ESONDAZIONE : il tracimare di un lago o fiume , quando le acque chete di uno spicchio di cielo chiuso tra i monti non vengono più trattenute dalle sponde e dilagano per le vallate ricoprendo villaggi e contrade, boschetti e caprifauni intenti a roncolar le ninfette graziose.
(purtroppo il mio vocabolario è per così dire desueto)
Ho sempre avuto il difetto di scrivere per frasi poco leggibili, ritmi sincopati che a volte non sono altro che ritmi di polpastrelli sulle tastiere , questo non aiuta certo a capire, e se rileggo molti dei miei scritti mi sembra di sentire uno he parla con la dentiera mobile in bocca, afferri pezzi di parole senza riuscire a capire la frase ed il senso.
Avevo scritto graffiti seguendo un pensiero morboso e torbido ( i miei sono sempre morbosi e torbidi) , poi qualche SMS di un’amica , una mail di un amico , ed ora il messaggio di Filippo, mi fanno capire che forse è meglio chiarire.
No mi sono mai dissociato da questo bar, non più del solito barista che smadonna perché la caffettiera non funziona e minaccia di chiudere tutto e andare alla Maldive dietro culetti abbronzati e giottescamente perfetti (tondi per voi incolti) ,ma no mi sono mai dissociato.
Mi è mancato il quotidiano, è vero e lo ripeto . Ma non significa certo che quello che ho avuto sia stato poco , anzi . Ma mi è mancato di incontrare Giovanni al bar per prendermi un caffè, mi è mancato il dopolavoro con Filippo, mi è mancato …. Va bhe mi sono mancate molte persone.
Certo ci sono stati i dias de carne, ma quello che mi è mancato è stato l’incontrare gli amici per caso, il dover programmare qualcosa per renderlo possibile.
Che poi sia grato a chi ha tenuto il bar aperto , è ovvio e mi sembrava di averlo già scritto.Ma lo ripeto ché rindondare non guasta certo.
Io non rinnego nulla di un certo periodo , non rinnego il mio amore per la moto , no rinnego nemmeno amicizie durate pochi attimi, certo per responsabilità mia, ma non importa.
Stamane nel letto tra la notte e il giorno mi sono venuti in mente un rosario di nomi e mi sono reso conto che solo ora dopo tanto tempo riesco a ricordare certi nomi, nomi di amici :Gigi , Claudio ,Jonathan, Frank ,Alberto , e poi Sandro , Ghost, oddio ce ne sono tanti da essere come un interminabile rosario.
Tutte persone ce in quel momento in quella bolla di ricordo hanno auto la mia amicizia ,ed è ancora tale e quale, chiusa in una boccia di vetro, di quelle che se le giri la neve cade giù.
Ero chiuso nel cesso , è vero e forse esco e forse no che ne so ? Dipende dall’esito dei rumori , la colite oltre i 50 è cosa drammatica.
Non rompete i coglioni dietro la porta,grazie.
J
(purtroppo il mio vocabolario è per così dire desueto)
Ho sempre avuto il difetto di scrivere per frasi poco leggibili, ritmi sincopati che a volte non sono altro che ritmi di polpastrelli sulle tastiere , questo non aiuta certo a capire, e se rileggo molti dei miei scritti mi sembra di sentire uno he parla con la dentiera mobile in bocca, afferri pezzi di parole senza riuscire a capire la frase ed il senso.
Avevo scritto graffiti seguendo un pensiero morboso e torbido ( i miei sono sempre morbosi e torbidi) , poi qualche SMS di un’amica , una mail di un amico , ed ora il messaggio di Filippo, mi fanno capire che forse è meglio chiarire.
No mi sono mai dissociato da questo bar, non più del solito barista che smadonna perché la caffettiera non funziona e minaccia di chiudere tutto e andare alla Maldive dietro culetti abbronzati e giottescamente perfetti (tondi per voi incolti) ,ma no mi sono mai dissociato.
Mi è mancato il quotidiano, è vero e lo ripeto . Ma non significa certo che quello che ho avuto sia stato poco , anzi . Ma mi è mancato di incontrare Giovanni al bar per prendermi un caffè, mi è mancato il dopolavoro con Filippo, mi è mancato …. Va bhe mi sono mancate molte persone.
Certo ci sono stati i dias de carne, ma quello che mi è mancato è stato l’incontrare gli amici per caso, il dover programmare qualcosa per renderlo possibile.
Che poi sia grato a chi ha tenuto il bar aperto , è ovvio e mi sembrava di averlo già scritto.Ma lo ripeto ché rindondare non guasta certo.
Io non rinnego nulla di un certo periodo , non rinnego il mio amore per la moto , no rinnego nemmeno amicizie durate pochi attimi, certo per responsabilità mia, ma non importa.
Stamane nel letto tra la notte e il giorno mi sono venuti in mente un rosario di nomi e mi sono reso conto che solo ora dopo tanto tempo riesco a ricordare certi nomi, nomi di amici :Gigi , Claudio ,Jonathan, Frank ,Alberto , e poi Sandro , Ghost, oddio ce ne sono tanti da essere come un interminabile rosario.
Tutte persone ce in quel momento in quella bolla di ricordo hanno auto la mia amicizia ,ed è ancora tale e quale, chiusa in una boccia di vetro, di quelle che se le giri la neve cade giù.
Ero chiuso nel cesso , è vero e forse esco e forse no che ne so ? Dipende dall’esito dei rumori , la colite oltre i 50 è cosa drammatica.
Non rompete i coglioni dietro la porta,grazie.
J
2 commenti:
noi dietro la porta si potrebbe pure stare buoni e tranquilli, ma almeno quando hai finito con la rivista falla scivolare sotto la porta... sai per ingannare l'attesa... :D
E' da tempo che busso a quella porta, ma nessuno l'ha mai aperta, senza nemmeno degnarsi di dare almeno un segno di presenza.
Ora i coglioni me li sono rotti io a stare ad aspettare il nulla per nulla.
Ci si vede, forse sulla strada, forse per caso.
Vinicio.
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