i pensieri nascono ad ogni istante
affiorano sulla superficie dell'anima
galleggiano come tappi di sughero
che si dirigono verso la riva
ma dal cervello alla punta delle dita
impiegano a volte secoli
sempre eternità
i pensieri hanno bisogno di tempo
per coagularsi
prendere forma e sgocciolare poi su una tastiera
ho notato che l'orario in cui più sovente
avviene questa epifania
è la notte,
forse favorito dal buio , dalla stanchezza
o dal silenzio che pervade
la casa.
spesso dopo un paio d'ore di lavoro in garage
oppure dopo un buon capitolo di qualche polpettone
insomma dopo che la mente si sia rilassata
allora le parole vanno giù piano piano
a volte in modo disordinato
a volte rapide oppure lente e mielose
sempre corticali
senza riflessione
chè così deve essere
il vomito dell'anima.
oggi ho provato a scrivere di mattina
tentando di fermare le figure e le emozioni
appena lasciate
in quel territorio fatato che sta tra il sogno e la veglia,
quando sai fi stare sognando
ma non sei ancora desto
ho sognato , volevo raccontare cosa,
ma non ci sono riuscito
peccato
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