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una danette al cioccolato
e un uomo da solo su un divano
solo fino ai piedi
la moglie è andata a dormire , quel film l'annoiava
la figlia gli ha fatto un poco compagnia, ma domani per lei è scuola,
e deve riposare.
il figlio percorre la sua vita , legato ormai a lui solo da un sottile
filamento etico.
solo
solo
con i suoi pensieri , e non è una bella compagnia,
e si ritrova a leggere con attenzione
quelle immagini da filmetto.
e ci prende gusto .
si appassiona a quella strada così oiena di vita , c
osì disegnata da rapporti umani,
gli ricorda la via dove è nato e cresciuto per 30 anni,
così popolata di gente che si conosce tutta
senza essere amica
un aria cos' diversa da quella che ora lui respira nella città dove vive.
e poi gli amici di lui,
la sgangherata combriccola ,che con la sua normalità straordinaria,fa innammorare la grande attrice , e la fa convinta di restare lì con lui.
così simile agli amici che lui non ha.
e su tutto questo la magnifica panchina,
una rigida ed antiquata panchina di legno.
ferma in un prato
accoglie come un isola in un mare verde, la coppia protagonista.
Su questa panchina si rintanano , escludono il resto del mondo.
L'uomo , sul divano, osserva fisso quella panchina,
lui l'ha vista dal vero ,tanti anni prima :
era sotto una veranda
davanti ad un capanno di caccia , perso sulle colline
intorno Stellenbosch.
ci si era seduto a lungo ,
al suo fianco un calice pieno di cabernet
là dove avrebbe voluto una donna.
L'uomo guarda le immagini dei due attori sulla panchina
là sullo schermo,
e ritorna indietro piano con la memoria
ed un sorriso lento ,spacca il guscio del suo volto.
la sigla sfuma le immagini ed i ricordi
l'uomo spegne la tv
domani è un altro giorno
passerà da Blockbaster per comprare il dvd del film
o forse giocherà a canasta
10 commenti:
non conoscendo la canasta, voto per il film.
sicuramente nella top ten dei film davanti ai quali ho pianto di più. fossi in te proverei anche mary poppins, miracolo sulla 34ma strada (il remake) e moulin rouge.
penso che se li vedessi uno dietro l'altro mi servirebbe una scatola formato famiglia di fazzoletti di carta :)
L'ultimo film che mi ha strappato una lacrima è stato l'albero dalle foglie rosa.
I film romantici venuti dopo hanno trovato un cuore di pietra, insensibile per auto difesa.
Ma ultimamante il mio cuore a riscoperto l'emozione dei sentimenti, tornado a versare lacrime.
Non per i film ma per vita vera.
Ora posso ancora guardare un film e piangere, non più da solo.
Miracolo a Sant'Anna è il film che mi ha lasciato il segno più di ogni altro.
Inutile dirvi che per me è "La mia Africa", vero?
Recentemente ho visto un bel documentario sul sudafrica.
Il film Invictus mi ha dato ulteriore forte stimolo.
Ed i racconti di un amico d'infanzia fuggito con la famiglia da Johannesburg ai tempi della imminente fine dell'Apartheid, hanno risvegliato la voglia di scroprire quel bellissimo paese.
E sto volutamente tralasciando i racconti delle mie cugine di colore Keniote....
Bel fil Invictus.
Vinicio hai ragione ad aver voglia di scoprire quel Paese, solo che poi te ne innamori .....
non conosco il film ma sono prevenuto nei confronti di questi sport violenti dove tanti omaccioni nerboruti se le danno di santa ragione...
:)
BUGIARDO!
:)
il rugby è il modo migliore per tenere trenta energumeni lontani dal centro della città.
-- O. Wilde
Questo post è fantastico!
E' passato dal melanconico racconto di un film romantico a cura del gestore del blog in vena di solitudine, ricordi, sogni e vino, ai fazzoletti consumati da Filippo, alla commozione di Vinicio, per arrivare in Africa, emozionarsi al racconto del Sudafrica e finire con omaccioni violenti ed Oscar Wilde.... wow!
:)
E' il bello dei blog...
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