i ricordi arrivano spesso senza essere chiamati
sei lì steso sul letto nell’ora che precede l’inizio del giorno
il sonno ormai andato scolorisce di sogni fumosi
e tu lo rihai all’improvviso ,presente,
un attimo ,un volto
o solo un semplice oggetto .
stamane spiaggiato nella prima calura
ricordavo un vecchio mangiadischi,
era vecchio quando io avevo dieci anni
arancione in plastica rigida tipo bachelite con un’ampia bocca ridente
due soli comandi: un tasto per sputar fuori i 45 giri
e una rotella per il volume,
l’avevo ricevuto in eredità dalle mie sorelle più grandi
insieme ad una pila di dischi tutti messi in una specie di borsetta
tutta a tasche trasparenti e con la copertina a fiori ,
me lo portavo la sera sul lungomare
pochi amici , una bottiglia di chinotto neri ,smerigliata a fiaschetto ,
e la musica di Paul Anka per limonare
oddio limonare era una parola grossa
più che altro erano manovre di avvicinamento
caute e furtive ,
sfioravi col braccio il fianco di una ragazza,
rigidamente coperto da una sana canotta,
e sentivi la pelle aggrinciarsi ,i peli venir dritti
come avesse soffiato la bora
disteso nel letto
mi sembra di risentire quelle note
risento sotto le dita la liscia superficie di quel mangiadischi
la morbida consistenza di quei fianchi di giovane donna
e il sapore agrodolce della nostalgia
mi sale dallo stomaco
erano tempi sereni
era tutto pulito
non conoscevamo il mondo
abbiamo corso tanto da allora
creato , costruito , distrutto e rifatto
abbiamo scalato montagne che non sapevamo nemmeno esistessero
arrivato alla cima ora sono sicuro
che quello che conta non è il traguardo
ma il tempo che occorre a raggiungerlo
a viverlo
il mio i-pod conterrà duemila canzoni
ma quel mangiadischi un milione di emozioni
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4 commenti:
il mio era un "Mupi" bianco-arancio. molto simile a quello della foto.
per chi ha voglia di sentirsi un po' vecchietto:
http://www.animamia.net/
ciao
filippo
Ho passato pomeriggi interi in camera mia con il magiadischi e pochi dischi di Adriano Celentano.
Uno in particolare era il mio preferito.
Era "Sono un simpatico " .
Un 45 giri tutto graffiato , che rumoreggiava nella stanza metre io , non mi vergogno , mi muovevo come Il molleggiato.Era il 1969 e avevo 10 anni.
Pantaloni corti anche d'inverno , ginocchie viola e perennemente sbucciate , una testa biondo platino.
Era secoli fa , quando ero vivo.
per filippo :
quando sono andato su quel sito mi ha detto: TROPPO GIOVANE !
gigi :
hai il raro dono di esprimere i sentimenti con le tue parole,l'ultima tua frase urla tanto dolore da assordarmi le orecchie,
non ti risponderò direttamente
credo che non sia possibile
nè giusto
ma quello che pubblicherò domani mattina
parlerà di me ma sarà dedicato a te.
Mah........ non so.
Dimentichiamo che forse allora, quando stavamo vivendo quei momenti e non ricordandoli come facciamo oggi, non la pensavamo allo stesso modo.
Magari ci sentivamo inadatti, o forse inquieti, o meno fortunati di altri o altro; Avremmo voluto essere altrove o diversi da come eravamo.
E così tra qualche anno rimpiangeremo attimi che oggi non sappiamo apprezzare.
Forse dovremmo solo provare a scegliere di vivere.
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