Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




mercoledì 1 giugno 2011

_VIAGGI



L’intensità dell'emozione che provo quando organizzo un viaggio è quasi superiore a quella del viaggio stesso.

Pensate ad una vacanza: E’ lo specchio di chi siamo veramente, al di là di quello che dichiariamo.

C’è chi la immagina come un numero “n” di giorni in club all inclusive, volo charter diretto dalla città di residenza, piscina, 7 ristoranti, 25 bar, discoteca e teatro, tutte le attività possibili ed impossibili compresa l'acquagym, che nei mari tropicali è parte fondamentale per la buona riuscita della vacanza…………………..
E spesso ciò che si trova all’esterno del villaggio rimane ignoto. A questo punto si potrebbe essere in qualunque luogo del mondo che solo il sole e la spiaggia di fronte al villaggio fanno intuire di non trovarsi nel delta del Po, ma per il resto…..

Io penso a qualche cosa di diverso: per me il viaggio è scoperta, è sempre un po’ avventura, è scegliere il luogo, studiarne la mappa e le abitudini, partire con poche certezze, un bagaglio minimo e tanta curiosità. E' pensare all'incontro con culture diverse. Che importa se per arrivarci devo cambiare 3 aerei, e stare in viaggio un giorno intero? …….. che importa se ho assicurato un posto per dormire per due sole notti e per le altre si troverà qualcosa?

L’idea di partire avendo già tutto programmato e pagato mi fa sentire prigioniera.
Amo la libertà, quella libertà che mi permette di fermarmi tutto il tempo che voglio dove mi sento bene, e andarmene se non mi piace.

In fondo, come giustamente mi farà notare qualche sapientone:
Vacanza deriva dal latino “vacantia” che significa letteralmente “mancanza”. A sua volta vacantia proviene da vacans, participio presente di "vacare" che significa "essere vacuo, sgombro, libero, senza occupazioni".
:)

10 commenti:

filippo ha detto...

bel post, perché è personale e trovo che scoprire la gente sia di gran lunga la cosa più divertente.

anche per quanto riguarda le vacanze, come in altri ambiti delle cose umane, non ho grandi pregiudizi e amo provare un po' di tutto. mi sono divertito sia durante viaggi avventurosi che in vacanze all-inclusive-panza-all'aria.

buon viaggio. porta a casa dei bei ricordi.

Vinicio ha detto...

Per me vancanza vuol dire viaggiare senza meta.
Partire senza sapere dove andare, decidendo la strada al prossimo incrocio.
Per ora solo utopia, un domani, magari, risucirò s trasformare la mia vacanza in questa utopia.
Nel frattempo mi accontento del semi-inclusive-panza-al-sole.

Africa ha detto...

Fil, anch'io amo provare un po' di tutto. E credo anche che non esista un ideale di vacanza, se non quello che ci fa stare meglio.....

Sono stata bene in vacanze all-inclusive-panza-all'aria pure io, solo che non sento questo tipo di vancanza come la "mia" vacanza.

Sono più vagabonda, non amo avere schemi pre-definiti e giornate programmate dai ritmi della settimana club dove tutti devono fare le stesse cose.
A volte penso di avere sangue nomade nelle vene......

charro ha detto...

Io sono il "sapientone" che ha detto che vacanza viene dal latino "vacatio" che significa appunto mancanza,vuoto.
Mancanza da impegni da obblighi.
La vexatia questio e' proprio questa, privarsi di obblighi ed impegni. Se questo avviene in uno splendido villaggio all inclusive oppure lungo una carovaniera del nord Africa e ' uguale.
Purtroppo spesso i viaggi in crociera o in villaggio diventano un susseguirsi di appuntamenti ed obblighi che mi fanno rimpiangere le mie giornate da manager .

Africa ha detto...

Questa è una cosa che davvero fatico a capire Charro:
" i viaggi diventano un susseguirsi di appuntamenti ed obblighi" quasi che si trasformassero per causa di qualche strano sortilegio...... scusa ma dove sei mentre le tue vacanze "si trasformano"?
Voglio dire che se questo accade è perché lo permetti, quindi in fondo forse ti va bene così, non credi?

charro ha detto...

Africa ,
allora ti spego meglio.

io "me" cui mi riferivo era ovviamente impersonale-
certo che colui che affronta la vacanza come una agenda densa di impegni vuol dire che lo desidera.

Io ho solo osservato questo iter e l'ho trovato talmente raccapricciante da farmi riempaingere la mia agenda "vera" .

le mie vacanze invece sono molto diverse,
sono vacanze di altri e con altri ,
il mio "vuoto" è quello di chi si lascia trasportare dagli eventi e dalla corrente,

diciamo che sono per la vacanza "passiva"

suerte

Africa ha detto...

"vacanza passiva"........ mah...

Però dì la verità,
una cosa cui non riesci a resistere è la tentazione di organizzare tornei di canasta....

:)

charro ha detto...

vacanza passiva,
in netta contrapposizione con quella attiva.
che , bada bene, può essere quella dei fanatici stakanovisti che zompettano da un torneo di bech volley ad uno slalom in canoa.
ma può essere anche quella degli zainari che si ciucciano marce di kilometri per vedere le culture e le bellezze dei luoghi.

la vacanza passiva parte dalla regola che viaggiando
non voglio conoscere le altre culture e le altre persone, ma voglio FARMI conoscere da loro.

suerte

Africa ha detto...

Charro, che tu voglia farti conoscere da loro, è già cosa sorprendente.

Comunque credo che la giusta vacanza sia quella che ci fa stare bene, indipendentemente dal tipo scelto

Africa

charro ha detto...

Sono il guru
Della vacanza passiva