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ho sempre pensato che le grida di dolore di chi soffre
siano un linguaggio incomprensibile
per coloro che , non patendo invece dolore alcuno ,
stanno lì davanti
quali spettatori acerbi.
Noi percepiamo quei suoni ed attribuiamo loro
In modo arbitrario i significati
che riteniamo più legittimi.
Ed è lo stesso
quando a gridare è l’anima e non la gola
Le parole scritte , segni graffiati sulle gialle risme del tempo,
nascono con un significato che ai più è ignoto,
ma per non dichiarare la nostra ignoranza
preferiamo giurare di aver capito il loro senso.
Ora il tempo scorre
e la sorgente rende orfana la roccia
e la sua acqua
più non berremo
siano un linguaggio incomprensibile
per coloro che , non patendo invece dolore alcuno ,
stanno lì davanti
quali spettatori acerbi.
Noi percepiamo quei suoni ed attribuiamo loro
In modo arbitrario i significati
che riteniamo più legittimi.
Ed è lo stesso
quando a gridare è l’anima e non la gola
Le parole scritte , segni graffiati sulle gialle risme del tempo,
nascono con un significato che ai più è ignoto,
ma per non dichiarare la nostra ignoranza
preferiamo giurare di aver capito il loro senso.
Ora il tempo scorre
e la sorgente rende orfana la roccia
e la sua acqua
più non berremo
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