Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




lunedì 16 giugno 2008

_No comment


-- preso dalla rete --
Milano, 21-24 Giugno 2008. Harley-Davidson Italia prende parte alla grande kermesse della moda e lo fa in occasione di Milano Moda Uomo, un momento importante per presentare la propria linea di abbigliamento agli addetti ai lavori. Il marchio motociclistico americano ha ampliato la propria linea di abbigliamento con capi per il tempo libero dal look accattivante, dall’animo grintoso e dalla forte personalità. Nello storico spazio di Via Lattuada 2 Harley-Davidson Italia ha deciso di aderire alla 4a edizione di Men’s Total Look, un evento collaterale a Milano Moda Uomo che riunisce alcuni marchi per vestire l'uomo dalla "testa ai piedi".


A curare l’allestimento del corner dedicato sarà il nuovissimo negozio Harley-Davidson di Milano interamente dedicato all’abbigliamento, Taddy’s Harley-Davidson Milano di Via Borgogna, che ha da poco aperto i battenti e che verrà inaugurato nel mese di luglio. L’apertura di questo negozio nel cuore pulsante della city, a pochi passi dal quadrilatero della moda, è un segnale importante del successo che questo marchio di abbigliamento sta registrando ed è frutto del progetto della nota MotorCompany di affermarsi sempre più come marchio di riferimento nel mercato dell’abbigliamento casual. Il negozio di Via Borgogna si aggiunge ad altri 5 shops interamente dedicati all’abbigliamento situati ad Alessandria, Catania, Civitanova Marche, Roma e Bardolino (VR) a cui a breve si aggiungerà Salò (BS).



Harley-Davidson Prêt-à-porter. It’s Time to wear!

4 commenti:

filippo ha detto...

la cosa (forse) piu' triste e' che si parla di harley-davidson come di un "NOTO MARCHIO DI ABBIGLIAMENTO".

con buona pace delle moto prodotte negli ultimi 105 anni.

Requiescat In Pacem.

charro ha detto...

in effetti
mi è capitato tante volte di pensare
come nessun proprietario di mercedes
porti le mutande con la stella a tre punte
così come nessun possessore di BMW usa scarpe con l'elica,
forse solo la Ferrari ha un così nutrito nugolo di amanti del total trade look , gente che si incolla cavllini rampanti dappertutto .
Ma in genere NON sono proprietari delle macchine , sono solo persone che amando un marchio che non possono possedere, si circondano di palliativi , dal frulaltore al modellino , dalla maglietta al cappellino.
Per l'HD è ancora diverso: qui sono i proprietari delle moto che desiderano abbigliarsi come alberi di natale, fiormando con il logo amato tutto il firmabile.
Cinte, camice, giubbotti, cappelli bandane e poi soprammobili, orologi e tutto ciò che la mente perversa dei designer del marketing si fa venire in testa.

Ed allora è ovvio che il vero core business di Harley Italia non è più la vendita di moto , che a guardare le graduatorie delle vendite ilmarchio di Milwaukee non è certo uno dei top ten.
Come diceva un vecchio dealer tedesco (mi pare) noi non vendiamo moto , vendiamo sogni ,le moto possiamo anche regalarle.

Bene passato questa filosofia
allora è giusto che si vendano sempre più magliette e calzini,
perchè il popolo dei "bikers on HD" ha bisogno di esternare la loro appartenenza,
perchè non si compra un'harley per se stessi
ma per farla vedere agli altri .
Ma se per far questo devo andare in moto ,prendere il freddo (quello che passa oltre il bat wing) rompermi il culo (nonostante le selle al gel), bhe insomma ho già sacrificato il mio c/c , non potete chiedermi ancor di più,
per cui per far vedere che ho una harley me lo scrivo , me lo marchio me lo tatuo me lo indosso,
e fa nulla se poi la moto sta in garage,
intanto comunico la mia appartenenza.

povera piccola genia,
e pensare che sulla mia avevo tolto anche la scritta

shovel pazzo ha detto...

APPARIRE , DIMOSTRARE , METTERE IN MOSTRA.
Quello che è l'impoveriemnto interiore deve essere supplito dalla opulenza esteriore.

Paradossalmente si rifiutano etichette e inquadramenti in nome di esili individualità e poi.....ci intruppiamo tutti marchiati per sentirsi parte di qualcosa .

Anonimo ha detto...

Altro nuovo esempio di come la cultura dell'essere sia stata soppiantata dalla cultura dell'apparire.
Un tempo avere tatuato il bar & shield voleva dire essere biker, ora vuol solo dire apparire biker.
E intanto la società continua ad impoverirsi.
L'uomo continua nella sua impresa di mettere a rischio di estinzione innumerevoli specie culturali.