Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




lunedì 30 giugno 2008

_Ne carne ne pesce

Non è più il momento di stare a guardare
La nave ormai parte
Bisogna salpare
sul molo da un lato gli osservatori
quassù sulla tolda pochi vecchi signori
il viaggio è iniziato
il tempo è scaduto
tra chi resta e chi va
il legame è finito

Malavidas ora sceglie e senza rimpianti
non possiamo esser sempre
terragnoli e naviganti

_Brugola



sono le 14 e 30 di domenica. ci sono 45mila gradi kelvin all'ombra, e io sono fermo in una stazione di servizio per dissetarmi un po' e togliermi qualche moscerino dai denti. si ferma una monster super-elaborata e scende uno smanettone che si avvicina con aria mesta e mi dice "scusa non avresti mica una chiave a brugola? mi si e' allentato lo specchietto..."
lo fisso negli occhi e poi faccio scivolare lo sguardo (con un'espressione da clint eastwood) verso la mia moto.
silenzio.
a questo punto in qualsiasi pellicola di hollywood il ducatista avrebbe detto "ah, gia'" fatto un dietro-front e via.
invece, nada.
visto che il mio sguardo non ha colto nel segno lo traduco in parole: "si, certo che ho la brugola. pero' ho tutte le chiavi in pollici...."
ancora silenzio.
le macchine passano con dei "vvvvuuuum" ovattati sulla strada lontana. fa caldo.
il ducatista mi fissa e domanda "scusa ma non ho capito"
"la mia moto e' americana, tutte le chiavi sono in pollici o frazione di pollici. la tua e' italiana, viti, dadi e bulloni sono tutte in millimetri. ti serve una chiave diversa".
"aaaahhhh!!!" arriva l'epifania. la rivelazione. ecco (mi dico) nella mia stramaledetta ignoranza adesso faccio pure la figura di quello che sa e che spiega.
ancora silenzio. in un film western ora ci sarebbe da qualche parte un rubinetto che perde. un "plic! plic!" a sottolineare la drammaticita' del momento. o un vecchio che suona l'armonica. e una donna impaurita trascinerebbe in casa un bimbetto ignaro che vuol vedere chi sono quei due tizi vestiti di pelle che si squadrano in cagnesco.
la tensione e' palpabile. poi tutta l'energia cristallizzata esplode in un secondo, quando il ducatista estrare il suo revolver (si fa per dire) e spara. solo che invece di un proiettile vero e' un po' come se uscisse la bandierina con scritto "bang" e l'effetto e' altrettanto comico. si perche' dalla sua bocca escono parole che mi fanno sorridere.
"allora me la presti la brugola?"
ci rinuncio e, sempre sorridendo tiro fuori gli attrezzi e glieli passo
il tizio armeggia un po' con le mie chiavi, ne prova una, poi un'altra.... mi avvicino con fare indifferente e domando "tutto ok?"
"no! non riesco a trovare la misura! sono tutte o troppo grandi o troppo piccole ma di pochissimo!"
"porco cane, ero proprio sicuro di avere tutte le chiavi che servono per tutte le moto del mondo".
"eh, invece no". vacca, con questo neache il sarcasmo funziona.

dopo aver chiesto un po' in giro rimonta in sella e riparte sconsolato, con lo specchietto destro che sembra una banderuola al vento.
e io resto li, con la mia bottiglietta d'acqua in mano, a guardarlo allontanarsi. e penso che forse c'e' anche chi e' piu' imbranato di me.
questo e' il bagaglio che porto a casa stavolta. dopo i 1.100km sotto il sole, i soliti sassi "sparati" dai soli tir, gli insetti da 3 etti (senza osso) che ti si fiondano addosso manco fossero dei kamikaze e tu una porta-aerei americana di stanza nel pacifico nel '44 e le frotte di scooteristi che vanno in autostrada a 180 con le infradito e il costume da bagno.
dopo tutto, c'e' anche chi e' piu' imbranato di me.
da non credere.

sabato 28 giugno 2008

_Il lago


Il lago di notte
atraverso gli occhi di un donna
le onde carezzano dolci la spiaggia
come le mani di amanti
moschini danzano intorno ai lampioni
come la folla che passa intorno e nulla vede
l'aria è ferma
come avesse paura di far rumore.
una moto sale borbottando
lungo il fianco nero della collina
la luce del suo faro firma la notte
con un graffio
che è un filo d'amore


_Beeep



-la moto non è pronta-
le parole del meccanico
risuonano stupide alle mie orecchie
che cazzo significa che non è pronta?
significa che il mondo va per i cazzi suoi
lui gira ,accellera, rallenta come vuole
tu pensi di guidarlo, di comandare la tua vita
hai deciso la moto
hai in una mano i soldini
e nell'altra il casco
sorridi beato della tua libertà.
Hai aspettato ,ci ha pensato
ed adesso che hai deciso
vuoi la tua soddisfazione
ma il mondo ti ride infaccia
e ti dice chiaro : comando io .
puoi disegnare, sognare, fare i castelli in aria
puoi dire "sono libero" "decido di me stesso"
ma è solo fuffa,il mondo deve mettere il timbro finale
ok ripasso la prossima settimana
se avrò abbastanza culo
altrimenti aspetterò ancora
fanculo mondo ,
non te la dò la soddisfazione di incazzarmi







venerdì 27 giugno 2008

_L’altro ieri sera


quattro amici ai quattro lati di un tavolo
quattro persone da quattro città
quattro chiacchiere
senza nessun altro fine
ed il quinto uomo a messaggiare da Varsavia
il suo voler essere lì con noi.

Eppure una leggera malinconia mi ha preso
prima durante e dopo,
un senso di tristezza per qualcosa che stava passando,
per un momento che difficilmente sarebbe tornato
e che probabilmente non durerà per molto.

l’amicizia non vive sulla carta
essere malhombres
non può essere solo
“birra e salsicce”
quando capita

le cose preziose come la vostra amicizia
sono rare
non posso permettermi d
perderle
suerte hermanos

giovedì 26 giugno 2008

_Da: www.Threepercenters.it


Mi è piaciuto quanto scritto e volevo condividerlo con voi:

19 giugno 2008

Il tipo

C'è un tipo che voleva comprare un'Electra Glide Ultra in Numero Uno, a Milano in via Niccolini anche detta "Niccolini Street, la via delle Belle Motociclette".Questo tipo è un tipo strano però simpatico. Si potrebbe dire che viene dalla provincia, anche se la provincia da cui viene lui è più grande del 95% delle città italiane, ma tant'è.Questo tipo è uno che ha i suoi principi.E dopo un mucchio di tempo con il culo su uno shovel-head, si è rotto le palle, l'ha venduto ed è rimasto un po' a pensarci su.Come spesso capita quando molli una bruna nervosa come una gazzella, dalla pelle nera e levigata e dai capelli lisci del colore della notte, ti viene una irrefrenabile voglia di scoparti la più burrosa delle bionde, con tette sconfinate, pelle candida e liscia, e dolci occhi azzurri.Così questo tipo - un po' stupito da questi strani e nuovi impulsi che il suo spirito di motociclista gli faceva provare - ha incominciato a cercare questa Valeria Marini delle Harley, che più confortevole e luccicante non si potesse.E l'ha trovata piuttosto facilmente, a Milano, nella "Concessionaria" storica.Ci è pure andato, con i suoi soldini in tasca e la migliore volontà di concludere l'affare.Ma le cose non sono mica andate così.Sopraffatto da tanta professionalità, da tanta tradizione, da tanto venditore/trice, da tanta bellaggente che girava attorno a lui, da tutti quei gilettini pieni di pezze e stemmoni, oppure probabilmente da tanta che era quella benedetta Electra Glide Ultra, con la sua iniezione, il tour pack, le casse per la musica, l'abs e sa-il-cazzo-cos'altro...Insomma, il nostro tipo si è fatto sballottare un po' da tutte queste cose.Dovete sapere che lui non è uno di quelli che quando entrano nei posti incominciano a dire a tutti chi è, quello che ha fatto, quello che sa. No. E' uno di quelli che stanno zitti.E ascoltano. Ascoltano tutto quello che gli viene detto; valanghe di parole, di avverbi, di aggettivi. Di Ride Free, di tradizioni-che-qui-se-ne-respira-il-profumo,-vero?Di solito non risponde a tutto quello che gli viene detto.Lo fa solo a quello che secondo lui, merita una risposta.E sono poche cose, se ci pensi.Beh, là in mezzo nessuno sapeva che aveva a che fare con uno che fino a ieri aveva girato su un ferro shovel tenuto insieme da bestemmie e fil di ferro.No.Così si è fatto trattare come uno qualsiasi, come uno della bellagggente.E tutto ciò gli è servito, come serve sempre ascoltare e riflettere in silenzio.Non ci crederete, ma non l'ha mica comprata quell'Electra Glide Ultra, in Niccolini Street, la Via delle Belle Motociclette.Credo che abbia comprato un'altra moto.In una concessionaria dalle sue parti, molto più piccola e con molto meno profumo di tradizioni.
Credo che abbia comprato una Night Train.
A carburatore, penso...

firmato :Roberto Parodi



la risposta è un qualcosa che si da solo a chi se la merita,
Robertoparodi mi sta simpatico ,
mai visti , mai inculati , nessun grande run a farci da sensale,
però parole che legano
valori in parte condivisi,
un'amicizia che una volta si sarebbe chiamata :epistolare.

Io sono il TIZIO di Via Nicolini,
pensavo di conoscere il mondo Harley,
so smontare un motore con la limetta delle unghie e cottonfioc,
conosco i "sistemi" del rispetto e della strada,
dei colori e backpatch,
sono duro e sputo e rutto,
ma non ero preparato a Nicolini Street lo confesso ,
mi sono squagliato come neve al sole

ho ascoltato
ho osservato
ed ho capito che lì vendevano altre moto,
non la mia.

Uscendo da quel bellissimo posto ,pieno di bellissime moto(non ricordo di quale marca) ,
di belledonne, di gente che sapeva tutto , con gilet e Cayenne d'ordinanza,
ho fatto subito due cose:
una scoreggia , che mi ero trattenuto enfiandomi mostruosamente per tutto il tempo della visita,
chè in quell'aria pura e senza altro rumore che lo struscio delle Amex Oro
sarebbe risuonata come la carica di Balaklava,
ed un messaggio ad una persona cui avevo
voglia di esprimere il mio stato d'animo
del momento :

Robertoparodi:ciucciami il calzino

cazzo
mi sta proprio simpatico quel Parodi lì

suerte
Il TIZIO

mercoledì 25 giugno 2008

_Stasera

se non ti aspetti nulla
tutto sarà un regalo
se non cerchi nulla
tutto sarà una scoperta

vivi da malhombres
rispetta te stesso e i tuoi valori

stasera
birra bistecche e sogni

martedì 24 giugno 2008

_Abulia..........


E’ una strana abulia che mi sta avvolgendo.
Voglia di tutto e voglia di niente.
Voglia di sconvolgere il mondo e voglia di mandare tutti affanculo.
Stanchezza. Stanchezza mentale .
Magari fossi stanco fisicamente. Una dormita e sarei come nuovo.
Voglia di cambiare tutto e non saper da dove cominciare.
E allora stai fermo e controlli che tutto ti sfiori , sperando che non sia troppo vicino.

Apatia .
Tutto mi è distante. Tutto mi gira intorno e non mi tange.
Fino a che , la realtà non ti prende a schiaffi e ti riporta sulla terra.
E allora vivi la vita reale. Fatta di compromessi , di ipocrisie , di falsità.
La vita reale che , se ci pensi bene , è proprio una merda.

Tornare indietro .Andare avanti . Ho il cambio in folle.
Mangi , ma potresti farne a meno.
Dormi , ma il sonno è strano . Mi risveglio più stanco di prima.

Vorrei
Pure il mio ferro non mi dà più tante emozioni.
Mi manca il tempo per andarci . Mi manca la voglia per andarci.

Lo vendo. Ma se viene qualcuno a vederlo , lo mando via.
E’ tutto così strano. E’ tutto così aleatorio.

Ma tiramm’innaz .
Adda passà a nuttata…………………..

_Class action



sono alto 1 metro e 80 centimetri. oggi come oggi non e' niente di eccezionale. ci sono parecchie persone piu' alte di me, non faccio fatica a trovare scarpe, vestiti, letti della mia misura o roba simile. insomma non mi sento certo fuori dal mondo.
mia moglie e' alta 1 e 82, e devo confessare che qualche problemino in piu' lo ha, soprattutto per i vestiti. pero' niente di particolare. ormai la statura media e' in aumento anche per "l'altra meta' del cielo".

quindi tutto bene?
no.

perche' noi abbiamo dei figli.
tre figli, per la precisione.
tre splendidi marmocchietti che ormai ridono,scherzano e soprattutto camminano da soli. ma che fino a non molto tempo fa avevano bisogno di essere scarrozzati in giro nel passeggino. comodamente sospinti da mamma e papa'.
oddio, "comodamente".... LORO sicuramente erano comodi, ma noi.....
i passeggini in italia sembrano essere realizzati sui dati di statura media che l'istat forniva nel '909. praticamente andrebbero bene se li si potesse spingere con le ginocchia.

pero' pazienza. mi sono sempre detto che e' un male comune a cui tutti i genitori devono sottostare. e mia moglie ha pazientemente sopportato, nonostante le sue due ernie, la fatica di stare perennemente piegata sui manici dell'arnese infernale.

pazienza.

pazienza...

fino a oggi.

si perche' stamattina, fuori dal bar dopo il caffe' quotidiano con mia moglie, ho visto passare una neo-mamma che spingeva un passeggino ultramoderno con manici alti oltre ogni immaginazione. me lo avessero chiesto, avrei risposto che era un prodotto disegnato specificatamente per qualche particolare gruppo etnico, tipo i watussi. e guardando questa placida e tranquilla signora che malgrado i 30 gradi all'ombra spingeva il figlio senza alcun fastidio, mi sono detto "eh no! adesso basta!" e ho deciso che, proprio come quelli che hanno fumato per una vita senza sapere quanto fosse pericoloso, avrei promosso la mia class action contro i produttori di passeggini.
minimo-minimo gli addebito tutti i costi del fisioterapista, del chirurgo e degli arnesi infernali con cui cerco invano ogni sera di recuperare una postura da post-neanderthaliano.

accetto sottoscrizioni. l'avvocato lo metto io. anyone?

_Chiarimento

La moto del Charro è sicuramente una moto ignorante ,pensavano tutti ,
una moto “vecchia” , una moto “integralista” ,
ecco quel genere di moto era diventata una etichetta
e non me la ritrovavo più addosso .

La moto deve correre ,
deve mettersi in moto facilmente, senza menate e pippe,
deve farti fare 1000 km senza problemi e senza patemi
e poi qualcosa da cambiare lo trovi sempre,

la mia”Esmeralda” non diventerà mai una special
non sarà mai esposta ad un bike show
sarà una moto normale,più o meno ,

va bhe qualcosa la posso svelare
drag bar (per ora)
carburatore (per la vita)
tanto nero (che il cromo mi caria i denti)
serbatoio fat bob (ho amici lontani)
motore 1450 (l’ultimo motore harley fino al prossimo)
carrozzeria verde petrolio (ma a me sembra smeraldo)
tutta stock (so già che tornerò in garage , e fanculo al mondo )
usata( perché c’ho il braccino)
da un privato (perché nei dealer ci sto come in culo ad una balena)

ho fatto una scelta,
per molti sarà “strana “ e distonica con quanto
appariva o dicevo
pazienza
qualcuno che mi ha “visto” meglio
non ne rimarrà sorpreso

suerte




lunedì 23 giugno 2008

_Totomoto



tutti i piu' grandi bookmakers del mondo si sono scatenati.
ormai degli europei di calcio non frega piu' un cacchio a nessuno. il tormentone degli scommettitori incalliti e' azzeccare quale sia la nuova moto del charro.
l'harley viene data come favorita (1,5:1) ma nel totalizzatore si piazzano anche bene ktm (2:1), husqvarna 50cc con la marmitta a pernacchietta (4:1) e vespino 50cc dell'89 taroccato a 150cc (3:1). tutti mezzi che si sposano bene con la filosofia di vita del nostro.
meno probabili, invece, i modelli del sol levante, mentre alcuni giurano su una ducati 1098 (data per 5:1).
ladbrokes, uno dei principali bookmakers, accetta anche scommesse sul modello di harley, a ulteriore testimonianza di come la casa di milwakee sia la grande favorita.
il posto d'onore va ovviamente all'ammiraglia (electra glide ultra classic con abs, cd-changer e frigo-bar data 2:1) perche' si sa che il nostro ormai c'ha un'eta' e le giunture iniziano a cigolare.

io personalmente ho puntato forte sul night train a carburatore. lo davano 12:1. se vinco becco 12 centesimi di euro (ho scommesso tutta la paghetta settimanale).
non mi deludere mario!

venerdì 20 giugno 2008

_Razzista


Sono razzista

Seduto davanti le placide acque del lago di Garda
Solo , le gambe coperte dal giornale
aperto sull’ennesima polemica tra
italiani ed extracomunitari,rifletto:
sono razzista.

Mi rifaccio all’etimologia stessa della parola
e non al significato patologico che la storia gli ha poi attribuito.
Razzista , colui che crede che il mondo sia fatto da razze differenti.

Non entro nel merito se quella cui appartengo sia meglio o peggio
delle altre, ma mi appello al diritto di considerarla
differente.

MLK recitava “I have a dream”,
Un sogno , il sogno di un mondo dove tutti fossero uguali,
ma sarebbe un sogno o un incubo?
Se uguali significa che tutti avranno le stesse opportunità
e gli stessi diritti , è assolutamente auspicabile,
ma se ciò significherà perdere l’identità storica che ci ha reso tali,
le tradizioni,la cultura,le radici,
bhe questa sarà allora una tragedia.

I nuovi intellettuali si affannano per difendere le biodiversità,
lottiamo per la salvaguardia del fagiolo dei Balcani,
affrontiamo i peggiori pericoli per tutelare
il cetriolo di Antiochia,piuttosto che il formaggio dell’anconetano inferiore,
poi però vogliamo che tutti noi
ci si trasformi in un melting-pot senza nessuna storia se non l’immanente
senza nessun valore se non quello legato all’istante che stiamo vivendo.

Razzista, sì lo sono ,
ma vado anche più in là declino e disegno razze
non solo legate a colori della pelle,
ma ad aperture mentali, alle idee espresse a valori condivisi.

Mi arrogo e reclamo il diritto di non amare chi non è come me,
mi arrogo il diritto di non farmi piacere il naso camuso di un africano,
gli occhi a mandorla di un orientale,
ma ancora di più chi usa la violenza su una donna iraniana,
chi taglia i genitali ad una bambina prebubere,
chi picchia un altro perché veste colori di una squadra di calcio che non è la sua
chi sputa su un uomo solo perché indossa una divisa
chi segue bovinamente uno solo perché amico di un altro
mi arrogo il diritto di non amare tutti nello stesso modo ,
perché solo imparando a dire NO
potremo dare valore alla parola
SI.

Chiudo il giornale e mi avvio sul lungo lago ,
chissà perché
la gente che incrocio
va tutta verso la parte opposta,

ho sempre amato fare il bastian contrario.

giovedì 19 giugno 2008

_Di nuovo Dia de Carne

Il prossimo mercoledì sarà
Dia de Carne,
non ho ancora nessuna moto sotto il culo
forse non avrò il piacere di vedere nessuno,
ma ho voglia di mangiare una bistecca,
magari solo ,
magari in compagnia dei miei sogni.

La mia salute vacilla un poco
vecchi fantasmi si sono riaffacciati negli ultimi giorni
e non è facile vedere gli amici e fare finta di nulla
hai paura a parlarne
paura di vedere nei loro occhi compassione
paura che ti trattino diversamente

Hai voglia di normalità

Ieri sera mi sono fatto il regalo per il mio (prossimo) genetliaco,
ho comprato la mia nuova moto
ci vorrà ancora qualche giorno per averla
non ne parlerò per ora.

Ma il regalo più grande è stato condividere la scelta
con la persona che amo
lei non lo sa e non glielo dirò
ma ne sono stato felice
e sono certo che mi porterà bene.

E allora bando alla malinconia:
mercoledì sarò al solito posto ,
chi c’è c’è
ecchissenefrega del mondo

_19 GIUGNO 2008

!YES!

_Esmeralda

Non avrei dovuto incontrarti

Ma in quei pochi istanti
ho capito quanti errori
quante pippe mentali
mi fossi fatto negli ultimi 2 anni

Eri bellissima senza nulla di vecchio o antico
eri fantastica senza nessun significato escatologico
eri lucida senza ombra di sporco o ruggine
eri stock senza nessun particolare “assassino”
eri la moto che avevo sognato
la mia moto e non quella di charro

Lo so è stupido
se non sarai tu sarà un’altra
ma ora che ti ho incontrata
non sarà più lo stesso

Ho preso coscienza di me stesso:

sono un fighetto impomatato
Aghhhhhhhhhhhhhhhh!

martedì 17 giugno 2008

_Dicotomia


Dicotomia

Leggo un giornale e vedo un mondo stravolto
vedo cumuli di immondizia ,che coprono la mia terra
vedo ragazzi in divisa,costretti a guardarsi da scugnizzi scalzi
vedo orde di disperati che sbarcano sulle mie spiagge
e governi inetti incapaci di dare risposte,
vedo istituzioni che parlano di cose che non capiscono
vedo potenti che si arrogano il diritto di decidere per il mio bene

vedo tutto ciò.

Poi leggo pagine di byte,a milioni ,
e sento egloghi dedicate a totem di ghisa e cromo,
odi rivolte allo spirito della vecchia puttana di Milwaukee,
fiumi di parole per spiegare pulsioni , valori , il significato di una scelta.
Un significato che spesso
vola basso , all’altezza del culo.

E tutte le mie emozioni
tutte le mie poesie
tutte le parole graffiate sullo schermo
si sporcano , si sbrodolano si lordano di ovvietà e dejavù

Non c’è nulla di magico in ciò che proviamo
viaggiando su questi ferri
la magia vera è dentro di noi ,
e chi non ha anima non può inventarsela,
peccato che non se ne renda conto .

Take it easy
goditela amico mio
e fanculo a tutto il mondo

lunedì 16 giugno 2008

_Fatiche di Ercole


la formica spinge
la grande briciola di pane,
la spinge su con le sue zampette,
si torce si piega sotto
il peso immane.
Se potesse sudare
suderebbe grosse gocce salate
giù dalle sue antenne.

La formica spinge ,
poi un refolo di vento invernale
turbina giù dai rami di un albero ,
solleva la briciola
la porta lontano.

Quello che a noi appare
un atto eroico
spesso per altri è solo fuffa.

Un refolo d’aria
turbina giù da una finestra
è porta via
sogni pesanti
come granito.

_No comment


-- preso dalla rete --
Milano, 21-24 Giugno 2008. Harley-Davidson Italia prende parte alla grande kermesse della moda e lo fa in occasione di Milano Moda Uomo, un momento importante per presentare la propria linea di abbigliamento agli addetti ai lavori. Il marchio motociclistico americano ha ampliato la propria linea di abbigliamento con capi per il tempo libero dal look accattivante, dall’animo grintoso e dalla forte personalità. Nello storico spazio di Via Lattuada 2 Harley-Davidson Italia ha deciso di aderire alla 4a edizione di Men’s Total Look, un evento collaterale a Milano Moda Uomo che riunisce alcuni marchi per vestire l'uomo dalla "testa ai piedi".


A curare l’allestimento del corner dedicato sarà il nuovissimo negozio Harley-Davidson di Milano interamente dedicato all’abbigliamento, Taddy’s Harley-Davidson Milano di Via Borgogna, che ha da poco aperto i battenti e che verrà inaugurato nel mese di luglio. L’apertura di questo negozio nel cuore pulsante della city, a pochi passi dal quadrilatero della moda, è un segnale importante del successo che questo marchio di abbigliamento sta registrando ed è frutto del progetto della nota MotorCompany di affermarsi sempre più come marchio di riferimento nel mercato dell’abbigliamento casual. Il negozio di Via Borgogna si aggiunge ad altri 5 shops interamente dedicati all’abbigliamento situati ad Alessandria, Catania, Civitanova Marche, Roma e Bardolino (VR) a cui a breve si aggiungerà Salò (BS).



Harley-Davidson Prêt-à-porter. It’s Time to wear!

giovedì 12 giugno 2008

_Problemino



la scorsa settimana ho consegnato la mia amata moto alle capaci ed esperte mani del magni e me ne sono andato con la tranquillita' di chi lascia la moglie dall'estetista, sicuro che il "dopo la cura", se possibile, sara' anche meglio del "prima".

le modifiche le avevamo gia' decise: un alleggerimento generale delle linee e due begli scarichi nuovi. via le due borse e i paraborse, sostituiti con un'enorme borsone lato sinistro. i due turn-down hanno lasciato il posto a dei paugcho con fishtail. upswept. e che, secondo il magni, fanno "sciupetùn, sciupetùn!!". le frecce sono state ridotte al minimo e a breve (tempo di farla arrivare) agigungeremo anche una bella sissy-bar.

le pedane del passeggero sono salite di un piano e adesso sono attaccate sotto la sella (nuova pure lei), giusto perche' senno' se si sta troppo comodi va a finire che tutti mi chiedono un passaggio.

e martedi sera arriva la chiamata: "filippo, la moto e' pronta, pero' abbiamo un problema...." e sento il magni che se la ride sotto i baffi.

gli scarichi, che tutti e due pensavamo fossero almeno un po' sileziati, si sono rivelati due vere e proprie drag pipes. due tubi di ferro e stop. che se vuoi li puoi pure usare come cerbottane.

risultato: casino infernale (che va bene) e fiamme che fuoriescono dagli scarichi, che fa molto outlaw ma va meno bene, sopratutto se non voglio che mio figlio finisca grigliato.

problema prontamente risolto da daniele. stamattina sono passato a controllare. lo "sciupetùn" e' decisamente rimasto ma di fiamme non c'e' piu' traccia.

domattina la passo a prendere e faccio il primo giretto fino in ufficio.

mi sento come un bambino in un negozio di giocattoli con in mano 50euro.

martedì 10 giugno 2008

_Sono un ragazzo fortunato



L’assoluto non esiste
L’amico estremo non esiste
L’amore assoluto non esiste

Ma non ne esiste nemmeno
La privazione totale

Ci sono delle persone
che è incontrarle è una gran fortuna

ne basta una
e ti mette a pari
con tutte le teste di cazzo
che ti battevano sulle spalle

io c’ho avuto un gran
culo

ci vediamo il 25
el dias de carne

_L'asino

C’era una volta un asino
Lavorava da mattina a sera,
sempre chino sotto il basto
senza una impuntatura
senza mai un lamento .
un giorno il suo padrone decise di premiarlo
e gli portò nella stalla
due grosse ceste una di profumata avena
ed una di soffice biada
-tiè saziati-gli fece- che te lo sei proprio meritato-
ed andò via.
L’asino non credeva ai propri occhi ,
muoveva le orecchie a destra e a sinistra
senza capirci nulla:
-ok , mangio prima la biada, no forse è meglio l’avena-
e così andò avanti tutta la notte
senza mai sapersi decidere
se mangiare prima una o prima l’altra
Al mattino , quando il padrone entrò in stalla
Per portarlo al lavoro
lo trovò morto stecchito a terra
la testa ancora tesa a metà tra le due ceste
Indeciso anche in punto di morte.

Ecco io sono come quell’asino
Non riesco a decidermi
Che moto prendere , ogni volta che sto per concludere
Qualcosa mi tira indietro
E passo via.

Gli uccelli non sanno a cosa servono le loro ali
ognuno vola e basta,
chi con i grandi battiti degli albatros
chi con il frenetico frinire dei colibrì.
Non si fanno problemi loro
l’uomo invece sì
cerca nello strumento quello che più gli si addice,
e allora :
beati pauperes spiritu
ché una mente semplice richiederà soluzioni semplici
ma una contorta come la mia
non si accontenterà facilmente.

Troppa fuffa avrei detto un tempo,
forse è vero

lunedì 9 giugno 2008

_La posta del cuore



leggo sotto (si veda: "il mondo e' bello perche' e' vario") gli interrogativi di un amico che evidentemente da poco si e' affacciato al mondo della moto.
rispondo volentieri ai tuoi interrogativi, caro El Charro, perche' mi auguro che questa passione appena sbocciata possa continuare negli anni.

tu ci chiedi:
"E se (la moto, ndr) si sporca? E come mi vesto? Dovrò usare il casco jet o il modulare? E se la benzina sgocciola sul serbatoio? E le manopole devono essere riscaldate? E se mi ferma la polizia e ho cambiato gli specchietti? Sostituire la lampadina dello stop può essere considerato customizzare?"

andiamo con ordine.

se la moto si sporca, soprattutto nel caso in cui sia un'Harley, non deve MAI essere lavata.
le Harley hanno uno dei mercati dell'usato piu' solidi e robusti e la tenuta del valore e' eccellente. il consiglio dei nostri esperti (e la prassi di quasi tutti i veri bikers, siano essi notai, avvocati, ereditieri o anche umili star dello spettacolo) e' quello di disfarsi della moto alla comparsa delle prime macchie. ovviamente, nel caso in cui il mercato al momento della vendita sia in ribasso, c'e' sempre l'extrema ratio di assoldare qualcuno per portare la tua moto a lavare. certo, non potrai piu' usarla, ma almeno potrai "rifilarla" a qualche incauto acquirente in attesa che arrivi il nuovo modello da te ordinato.

l'abbigliamento e' un problema di facile soluzione. E' sufficiente rivolgersi a qualsiasi concessionario ufficiale per avere una vasta scelta di prodotti Motorclothes(R) originali. ti raccomandiamo questi prodotti di cuore, poiche' l'uso di qualsiasi altro capo di abbigliamento potrebbe procurare antipatiche reazioni allerghiche e vistose eruzioni cutanee. Per agevolare la scelta tra tanti modelli di giacche, la Motor Company ha utilizzato il piu' semplice e sensato dei criteri: il prezzo. Ti sconsigliamo vivamente qualsiasi capo al di sotto dei 500 euro, poiche' solitamente si tratta di prodotti-civetta di scarsa qualita' fatti per attirare i meno abbienti.

noi ti consigliamo almeno 6 caschi. due jet, due modulari e due integrali. il jet e' ottimo per la citta', mentre l'integrale sara' indispensabile per i lunghi viaggi fino al ristorante. il modulare non serve a un cazzo, ma costa di piu' del jet quindi conviene farne sfoggio. 3 caschi dovranno essere lasciati "al naturale" mentre gli altri 3 potranno essere aerografati. in caso di raduni, infatti, e' importante avere nel tour pack un casco aerografato da tirare fuori a 5km dalla destinazione (non prima altrimenti si sporca e poi salta via la verniciatura) per tirarsela con gli altri bikers.

purtroppo, nonostante i grandi miglioramenti della collezione primavera-estate 2008, le HD funzionano ancora a benzina. si sa: la benzina puzza e, come se non bastasse, macchia. nel caso di gocce di benzina sul serbatoio ti consigliamo di procedere seguendo le indicazioni date al paragrafo "macchie". non te ne pentirai. e nel caso in cui tu sia avvocato, una bella citazione per danni al benzinaio o meccanico non guasta mai. molti di loro hanno ingenti risparmi che usano per mandare i figli a scuola: che imparino prima a lavorare, i tapini, e poi potranno concedersi il lusso di educare i figli!

le manopole riscaldate purtroppo non sono ancora obbligatorie e montarle sulle HD puo' presentare complicazioni all'impianto elettrico. noi consigliamo delle comode manopole tipo quelle della Tucano Urbano, foderate in comoda pelliccia di Yak. Sono estraibili, lavabili e disponibili in tinta carrozzeria! che c'e' di meglio?

il problema dei controlli sui mezzi customizzati e' una dura realta' con cui dobbiamo fare i conti. Il Giangi, un nostro collaboratore, ci racconta di essere stato fermato di ritorno da un Run con la Betty, il Giampi e Ildofredo. Erano esausti dopo gli oltre 12km che li separavano dal ristorante e una pattuglia ha pensato bene di controllare i mezzi, uno dei quali montava un modello di GPS non omologato. in questi casi la tattica del Giangi si e' rivelata vincente: ha simulato un guasto alla moto che gli impedisse di raggiungere la pattuglia ed ha rapidamente chiamato la Hot Line HOG Assistance. In quanto titolare di HOG Card Platinum, ha subito ottenuto un elicottero di appoggio per prelevare lui e gli altri malcapitati. ricorda: la legge della strada e' spietata, occorre essere preparati.

in conclusione, caro El Charro, ci auguriamo di poterti vedere presto sulle nostre strade e nei locali frequentati da noi bikers. La vita del vero biker e' dura e molto semplice. siamo certi che i consigli riportati sopra ti saranno utili per entrare in sintonia con questo mondo, e se avessi difficolta' a farti nuovi amici, ti consigliamo di cucirti qualche bel simbolo di fantasia sul giubbotto, che so', un bel teschio alato, o meglio ancora un paio di pistoni incrociati o un bel messicano col sombrero. diventerai subito molto, molto popolare.

buon viaggio.
la redazione

_Grandi cose bollono in...



ormai manca poco. se tutto va bene entro la fine di questa settimana rivedo la moto.
con qualche modifica.

nel frattempo vendo, per cessata attività, due scarichi kerker per softail 2005. un po' sporchini ma in ottimo stato.
se a qualcuno interessano....
filippo

giovedì 5 giugno 2008

_Pietà l'è morta


Il pazzo ,quello vero, non riconosce la sua pazzia
vive la normalità quotidiana
del proprio universo
Chi vuole a tutti i costi affermare
la sua follia
È solo una pallida ombra
che urla
di avere corpo e materia,

ma è fiato sprecato
la follia sfuma
e resta solo
fuffa

mercoledì 4 giugno 2008

_Il mondo è bello perchè vario


Cito testualmente da un noto mensile motociclistico :
- Caro direttore, sono molto preoccupato . Ho acquistato una BMW GS , ed ho potuto notare che dietro al motore è posizionato un cilindro orizzontale nero da cui escono due fili elettrici. Non vorrei che con la pioggia si potesse bagnare e creare delle possibili pannes, cosa posso fare?-

Appurato che il “cilindro nero” è il motorino di avviamento , c’è da considerare un paio di cose: prima che l’estensore della lettera è persona per lo meno apprensiva riguardo la meccanica della sua moto. La seconda è che oggi la moto è acquistata da persone che non hanno nulla a che vedere con essa.

Si compra la moto per tanti motivi , e quello che è peggio è che si è convinti che si compri perché fa parte di noi stessi .

Lo so ne ho parlato tante volte , tante da rischiare di essere ripetitivo e noioso, ma non posso farne a meno .

La moto , questo simbolo direi quasi “fallico” perché attraverso esso comunichiamo o desideriamo comunicare le nostre caratteristiche “maschili” , e chi la vuole grossa, enorme , chi potente, chi velocissima, ma in genere tutti la vogliono “desiderabile” , sì perché questo è un elemento forte. La nostra moto deve suscitare meraviglia, stupore, desiderio in chi la guarda ferma al bar o al semaforo , in chi la osserva dal finestrino di una station wagon che ci supera in autostrada.

Ma una volta che ci siamo dotati di tale orpello allora vengono a galla i problemi , le distonie.
E se si sporca? E come mi vesto? Dovrò usare il casco jet o il modulare? E se la benzina sgocciola sul serbatoio? E le manopole devono essere riscaldate? E se mi ferma la polizia e ho cambiato gli specchietti? Sostituire la lampadina dello stop può essere considerato customizzare?

Leggere le lettere ai vari direttori , o peggio volare basso sui vari forum in rete, è una esperienza che oscilla tra il ridicolo e il patetico .
Ti senti come un alieno precipitato sulla terra, sei assordato da rumori e suoni ma nessuno si trasforma in parole intellegibili.

Allora guardo ma mia moto , quella che c’era o quella che verrà, e debbo stare attento a non guardarla con gli occhi degli altri , perché sarebbe ben diversa.

La guardo , ci salgo sopra e le chiedo di portarmi lontano , dimenticandosi di ciò che gli altri pensano di lei .