Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 9 marzo 2012

_Già detto, già scritto

La depressione
Affonda le radice nel
Suo essere autoreferenziale
Ti guardi l'ombelico
E dici
Che sfiga.

La depressione
Si alimenta della mancanza di passioni

la depressione non so curarla
Solo ignorarla

Fino all'intervallo

domenica 4 marzo 2012

_La vera ignoranza



"papa' Teseo uccise i 50 figli di Pallante?"
Le parole mi colpiscono come una doccia gelata,
Mia figlia al secondo liceo classico e' in pieno combattimento
Con una versione dal greco
e mi sta chiedendo aiuto.

Ed io non so chi cazzo sia sto' Pallante
Nulla di male
Ma non so chi sia.
Glielo dico e lei scivola via leggera
A cercare l'informazione richiesta in altri siti.

E un senso di amaro mi disturba,
Sentirsi impossibilitati a dare risposte a un figlio
E' una sensazione strana
Difficile da accettare
Mi torna in mente mio padre
A cui facevo anche io tante domande
A cui lui, che aveva fatto si e no le medie
E che si era rotto la schiena a lavorare,
Lui non sapeva rispondere
E capisco ora che se ne vergognava anche un poco,
E quasi ammirava questo figlio
Tanto istruito ed intelligente.

Ed io, quel figlio, quasi mi vantavo della mia cultura
Che tale non era,
E mi enfiavo d'orgoglio di fronte a quell'omino
Piccolo e gentile.
Oggi mi dico che non avevo capito nulla,
Che la vera cultura l'aveva il mio papa',
Perché era la cultura della vita
Dell'esperienza
Del saper fare le cose
Dell'averle vissute.

Come vorrei oggi averglielo detto,
Come vorrei essermi fermato di piu' ad ascoltarlo,
Invece di liquidarlo con una alzata di spalle,
E' tardi,
Oggi se gliene parlo
Mi guarda con quegli occhi dolci e celesti,
Un poco acquosi
Come solo chi ha vissuto tanto ha ,
Mi guarda, sorride e scuotendo la testa mi dice:
Ma cosa dici, tu hai studiato
Tu sai tante cose
Io non mi sono mai mosso dal mio negozio
Dal mio paese.

Povero , dolce papa' ,
Vorrei avere un millesimo del tuo cuore
Del tuo coraggio
Del tuo sapere

Vorrei esserti vicino
Vorrei tornare a casa.

sabato 3 marzo 2012

_Bolle d'anima

Le emozioni della poesia
Sono come bolle che salgono dal profondo
Nel mare dell'anima

E come le bolle
Hanno forma e volume
Solo fin quando restano sotto la superficie

Blop
Blop

giovedì 1 marzo 2012

_Siccità




seduto sul ciglio del fosso
osservo lo scorrere arido della polvere
e sento sulle spalle
salire fresca l'ombra della sera.

quel fosso
era una volta un fiume
e gonfio di sogni e passioni
si aspettava di sfociare al mare.

ora secco ed asciutto
cerca nelle rosse pietre infocate
il significato
di se stesso

mi alzo stanco
mi bilancio su quel ciglio
e inizio a crasciare in silenzio su rovi e sassi,
e un rivo di piscio
anima quella solitudine

dove la passione si annichila
la fisicità
può essere il primo passo
per ritrovarla.