Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




giovedì 26 gennaio 2012

_si sta come la sera sullo stendino, le mollette.

La vita,l'amore,
Con gli anni prendono strani ritmi
Strade che sembravano intrecciate
Come radici di mangrovia
Scorrono, scivolano in direzioni diverse.
Non c'e rottura,
Non c'e un big bang
Tutto avviene lento lento
Una garrotta sentimentale
E ti trovi a vegliare quando l'altro dorme,
Tu guardi un film
L'altro un talk show
Tu ozi in poltrona
L'altro cammina lungo un campo
Tu ami la carne
L'altro e' vegano
Ma non c'e morte
Solo soffocamento
E trattieni il fiato perché
Sei innamorato dell'amore
Di un sogno
Di un isola
Che speri sia ancora li'.

domenica 22 gennaio 2012

_Fa freddo

Puoi stringere le palpebre fino a farle sanguinare
Ma i sogni finiti
Non riprendono a comando,e restano tali.

Certi pomeriggi guardo fuori dalla finestra
E c'e freddo anche con il sole.

Forse ho ancora qualche sogno in un angolo buio del cuore,
Ma sono troppo stanco per mettermi a cercarli,
Tanto
se ci sono ci resteranno fino alla prossima volta,
E se non ci sono,
E' meglio non saperlo.

Poche ore ancora e si riparte
Per l'ennesima settimana
Uguale a mille altre
Ma unica perché non tornerà mai piu'

giovedì 19 gennaio 2012

_Una storia italiana, che italiana non è più .



Vi racconto una storia di tanto tempo fa,
L'ho letta quando ero bambino su una raccolta di giornalini, Corriere dei Piccoli, che erano già vecchi allora.
Ricordo ancora la carta ingiallita e le immagini rigidamente in inchiostro nero e con uno stile tipico degli anni 30.
Allora la storia:
Porto di Algeri, alla fonda tanti bei velieri,lucidi e allineati.
All'improvviso nel porto risuonano delle grida, una piccola barca fugge inseguita da una scialuppa piena di soldati armati.
A bordo un uomo lacero e stanco arranca sui remi , ormai allo stremo arriva sotto bordo ad un bellissimo veliero battente bandiera Italiana.
Con le ultime forze si aggrappa alla biscaglina e sale a bordo immediatamente inseguito dai soldati che ormai lo hanno raggiunto.
Sul ponte l'uomomsi accascia sfinito ai piedi del capitano.
Un colosso dalla barba nera e gli occhi verdi. Prima che questi possa parlare o chiedere spiegazioni, la soldataglia guidata da un ufficiale armato di pistola irrompe sul tavolato,urlando e minacciando.
L'ufficiale punta la pistola sull'uomo e lo apostrofa:" cane, sei in arresto".
L'uomo solleva il volto verso il comandante e con un soffio di voce dice:" aiutatemi , per favore sono Italiano ".
Sono attimi di tensione, il comandante allora , prende la bandiera italiana che pendeva dall'asta e la stende a terra tra lui e lo sgherro algerino. Poi fissandolo dritto negli occhi: " questo e' suolo italiano , altola'". L'ufficiale sbavando di rabbia fa un passo avanti per afferrare il prigioniero, e con un piede calpesta l'orlo del tricolore. E' un attimo, il colosso barbuto si avventa su di lui lo afferra saldo, lo solleva sulle spalle e lo getta giu' dal bordo nell'acqua del porto.
I soldati algerini , vista la mala parata scappano giu' per la scaletta ritornando sulla scialuppa e remando verso il molo.
Il Comandante si gira , si china , prende il tricolore lo carezza con cura, poi lo piega e lo ripone con attenIone al suo posto.

Fine.

Stupida vero? Ma questa favoletta ha segnato la mia infanzia, l'idea del Comandante come figura quasi eroica, della bandiera come simbolo patrio, mi ha affascinato fino da allora.
Ecco forse è la grande tristezza che sto provando in questi giorni a vedere cun comandante ridursi a poco più che un guidatore di autobus, niente più eroi, niente più professione vista come una missione, ma solo un banale lavoro da travet di lusso.
Non tifo Schettino ne lo demonizzo, mi rattristo per una nazione che a furia di voler negare i valori nazionalistici e in odor di "ventennio" ha sdoganato un modo di vivere fine a se stesso, non piu' valori ed ideali, ma solo interessi e denaro.

Ho nostalgia di quei Corriere dei Piccoli ,
Ho nostalgia di quell'Italia
Forse sono solo invecchiato.

martedì 17 gennaio 2012

_Meno ipocrisia ,please

Che strano mondo quello in cui stiamo abituandoci a vivere,
Ieri Corona Fabrizio e' stato condannato per la milionesima volta,
Ieri si e' trattato dell'accusa di aver estorto a Trezeguet
25000 euro.
La storia:
Trezeguet si apparta con una ragazza
Imfotografi di Corona lo seguono
Lo riprendono mentre entra e mentre esce
Poi Corona gli dice:
Dammi i soldi che io ti do le foto e non le vendo ai giornali
Ed ora sara' un coro di voci contro questo sciacallo
Contro il ricatto
Contro la mercificazione della privacy.

Ma checazzostiamodicendo?
Ci stiamo dimenticando della colpa e preoccupando di chi l'ha sfruttata?

Riteniamo legittimo vendere foto imbarazzanti ad un giornale di gossip e non al diretto interessato?
Se il buon Trezeguet non avesse avuto nulla da rimproverassi
Avrebbe detto al Cprona
Un bel vaffanculo .

Invece no
Ed allora
Un poco meno di buonismo
Un poco meno di ipocrisia
Epperbacco.

domenica 15 gennaio 2012

_Nel parco

Seduto su una vecchia panchina
Guardo gli alberi del parco
Un vento freddo ne agita le foglie
Una solitaria su un ramo
Resiste caparbia

E penso ad un amore
Piccolo e forte
A mani disegnate dal tempo
Ad un corpo morbido
Sopra di me,sotto di me.

L'amore
E' un isola senza confini
Dove naufraghi quando meno te lo aspetti

martedì 10 gennaio 2012

_Io non mi sento Italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono.



Tassista : la liberalizzazione delle licenze di taxi non e' una priorità , c'e tanto altro da fare
notaio: la liberalizzazione dei notai non e' una priorità , c'e tanto altro da fare prima.
Avvocato: l'abolizione dell'ordine degli avvocati non e' una priorità , c'e tanto altro da fare.
Farmacista: la liberalizzazione delle farmacie non e' una priorità , c'e tanto altro da fare prime.
Politico : la riduzione dei costi della politica non e' una priorità , c'e tanto altro da fare prima.
Imprenditore : la lotta all'evasione non e' una priorità ,c'e tanto da fare prima.

MA MI STATE PRENDENDO PER IL CULO?

possibile che in questa Italia nessuno si metta in discussione e che ci sia sempre qualcun altro che ha la colpa di tutto?

domenica 8 gennaio 2012

_Saldi , saldi , saldi ,beati siano i saldi i beneamati saldi .



saldi e soldi differiscono di una sola lettera
forse per questo sono così intimamente collegati
e non solo per l'ovvia considerazione
che i saldi fanno spendere soldi,
ma per il desiderio sfrenato ed illogico
che prende alcune persone nei confronti
di queste due parole.

file di stakanovisti del discount shopping
affollano i negozi del centro
strappandosi a morsi e spintoni tanto una mutanda in finto acrilico da 2 euro al 50%
così come il cardigan griffato da 1000 euro a 800,

in entrambi i casi non capisco:
nel primo : che bisogno ho di avere 6 mutande al prezzo di 3? vale la pena imbestialirsi( farsi bestie) per pochi euro?
nel secondo : volete dirmi che ad uno che può spendere 1000 euro per un maglioncino cambia qualcosa risparmiarne 200?

spreco è e spreco resterà
con l'aggravante che spesso si compreranno cose assolutamente siperflue,
con la scusa e l'alibi morale
che siccome sono in saldo
allora è un affare.

cazzate.

intanto spesso affare non è ,
perchè pur di cogliere l'attimo fuggente,
si acquista una taglia non proprio giusta
o un colore di una nuance legegrmente differente da quella sognata.
insomma spesso non appagheremo il desiderio
più o meno legittimo che sia
ma qualcosa che gli si avvicinerà magari , ma non sarà esso.
Per cui quel desiderio
legittimo o meno che sia,
ci resterà insoddisfatto
e prima o poi tornerà a galla.

Già questo basterebbe a farmi stare sui maroni i saldi,
ma visto che per il 2012 ho deciso di mandare a farsi fottere
il mio buonismo storico
segnalo un altro motivo di avversione per tale pratica commerciale,
il fatto che le persone si possano permettere cose
che altrimenti
sarebbero a loro vietate.

Io sono un classista,
convinto che ognuno debba poter accedere solo a quello che può
avere "normalmente"
senza acquisti "dopati" da credito al consumo
o da sconti selvaggi
o da outlet compiacenti.

sono uno di quelli che considera che il valore di un oggetto
comprende anche l'accesso all'evento "acquisto" ,
comprare una "mont blanc" maierstuck in una concessionaria ufficiale,
seduto davanti ad un gentile commesso
che in guanti di seta te ne illustra i vari modelli e caratteristiche,
non è la stessa cosa che farlo per corrispondenza
o peggio dal contabbandiere all'angolo del carrugio.

non c'è magia,
è solo tecnicismo.

Ed allora ,torno all'assunto del post,
provo una gran tristezza ed anche un poco di rabbia
a vedere
signore e signori
in lunga processione per portarsi a casa
qualcosa che non gli apparterrà mai
se non agli occhi degli altri
chè non sapranno mai l'origine di quell'oggetto,
ma loro, i processanti,
loro lo sapranno
che quel bene
quell'icona
non gli appartiene, non li rappresenterà mai
è finta
e finti sono loro nell'indossarla o usarla.

ok
sono più integralista di un ayatollah
ma questa società in cui indossano giacconi da 1000 euro gente che li guadagna in un mese così come gente che li guadagna in un giorno ,
questa società in cui il primo a comprare un telefono da 800 euro è un disoccupato ,
questa società in cui ci si compra una Mini invece di una banale Panda facendo tante rate quante una volta era legittimo pensare solo per un mutuo.
questa società in cui non si mangia ma si appare
in cui non si comprano libri ma ci si abbona alla pay tv
in cui non si paga la corrente ma si va in vacanza
questa società
mi sta sempre più sul cazzo-.

sabato 7 gennaio 2012

_Penzolando da una seggiovia

Seduto sulla seggiovia
Le gambe penzolanti nel vuoto come quando ero sul seggiolone da bambino
Fa freddo anche se c'e il sole
Il tempo scorre lento
Lo sguardo vaga sulle piste pochi metri sotto me
e vedo un bambino che arranca dietro il papa'
Lui davanti disegna grandi curve perfette come le O di Giotto
E il piccolo ci prova tra lo scoordinato ed il temerario
Cullato dalla voce del padre
Che gli anticipa quello che deve fare:
Gira, piegati, ora a destra, punta il bastoncino.....

Rivedo me che lo facevo con i miei figli
Con Ugo non ne ho avuto modo,
Contestatore nato , aveva scelto lo snowboard schifando i miei classici sci
Per cui abbiamo sciato poco insieme.
Per Alice invece l'ho seguita tanto , gli ho messo i primi scarponi, l'ho aiutata con quegli sci troppo lunghi per lei.
Ero li' quando e' svenuta per la fatica a fine discesa
Ero vicino a lei sul muro della nera con lei bloccata per la paura
Ed ero li' quando si e' lanciata urlando e piangendo
Ma arrivando poi alla fine
Piu' forte e sicura di se.

Ora Alice scia da sola,
E' diventata piu' brava e temeraria di me,
Adesso sono io ad avere bisogno che lei mi aspetti,
E sono le mie gambe che non Gli stanno dietro.

Il tempo passa
I figli crescono
Avrò momenti magici con loro,
Ma e' sempre malinconico pensare che
Quelli passati non torneranno piu' .
E averli nella mia memoria
E' magra consolazione

Il ragazzino e' scomparso dietro il papa',
Ed io sono arrivato al capolinea
Mi aspetta una tranquilla discesa da solo
Grandi curve belle tonde
Ma dietro piu' nessuno
Solo la mia ombra sulla neve .
Si parte:
Bangarang!

venerdì 6 gennaio 2012

_Ho avuto una epifania

Ok, sono un razzista.
C'e un piacere perverso nell'abbandonare
Ogni buonismo ed ogni politically correct.
Sono un razzista
Me ne sono accorto oggi passeggiando per il centro
Di San. Martino di Castrozza
Sentivo intorno a me mille dialetti diversi
Nessuno autoctono del luogo ovviamente
Perché i dialetti estarnei ad un posto sisentono subito
Sono urlati,
Sparati a 1000 decibel quasi ad affermare la loro esistenza.
Mentre i linguaggi del posto
Sono come parte del paesaggio
Non li avverti quasi
Fanno da sottofondo sonoro alle immagini
Che scorrono davanti a te.
Ecco che sono razzista
Ma non c'e l'ho con quelli del sud che riempiono le strade di questo presepe alpino
( d'altronde di nascita lo sono anche io)
C'e l'ho con l'incapacità di adattarsi,
Mimetizzarsi con il territorio che ci ospita.
Forse è un pregio saper restare sempre uguali a a se stessi,
E allora oltre che razzista
Sono sfigato
Perchè invece io tendo a scomparire all'interno
Del paesaggio che vivo sul momento.
Scolorisco del mio
E tendo a prendere i colori che mi circondano
Ed ovviamente i suoni.

Ma il buonismo ci impone di dover capire
Le culture che ci invadono
O che invadono il mondo dove siamo
Poverini, loro hanno diritto ad essere se stessi.
Ma allora perché non restare dove sarebbero coerenti?

Pensiamo sempre a tutelare il diritto delle persone,
Ma chi tutela quello dei luoghi?
Chi difende il mondo da questa lebbra
Che spesso e' la società ?

Sono razzista,
Ed anche un poco classista
Forse perche' fa rima con
Utopista.

Ma guardando il fiume di gente che colora
La piccola stradina di montagna sotto le Pale
Ho speranza che la fine della
Civilta' dell'uomo
Anticiperà di molto quella del pianeta Terra.

giovedì 5 gennaio 2012

_Pensiero montano




possedere un oggetto
non significa saperlo usare
ne tantomeno
esserne degno

questa è la peggior colpa del sistema economico attuale.
Un tempo le cose si conquistavano con la forza ed il coraggio
e questo in qualche maniera
fungeva da filtro.

oggi non è così
stacchi l'assegno o passi il bancomat
e tutto il mondo è tuo
e te ne fotti se te lo meriti o meno
l'oggetto
la cosa
è tua e tu ne fai quello che cazzo vuoi.

pensavo a questo
mentre guardavo oggi le splendide Pale di S.Martino
lordate da migliaia di sciatori della domenica
tutti impegnati a mangiare panini unti
o a sfoggiare completini ipertecnici
tutti a vociare ed urlare
riempiendo di volgarità
questo tempio della natura che dovrebbe avere solo il silenzio
come scenario, e la fatica come obbligo per permettersene
la vista.

ma tant'è
mille stronzi
trasformano anche un Paradiso in un cesso

fanculo

mercoledì 4 gennaio 2012

_Neve

Neve
Neve
Neve
Anche il piacere puo' diventare dolore
Guardarsi dentro
Dovrebbe venire prima del guardare fuori
Nessun panorama montano
Di Alpi e pale
E' profondo come i dirupi dell'anima.

domenica 1 gennaio 2012

_il tempo mi ha detto....



E il tempo ti dirà
Di starmi vicino
Di continuare a cercare
Finche' non ci sara' piu' niente da nascondere........
E allora lascia le strade che ti fanno diventare
Quel che non vuoi veramente essere
Lascia le strade che ti fanno amare
Chi non vuoi veramente amare.
Il tempo mi ha detto
Che e' difficile trovare una come te
Una cura tormentata
Per una mente piena di problemi.
E il tempo mi ha detto
Di non chiedere di piu'
Perché un giorno il nostro oceano
Troverà la sua riva


NON E'FARINA DEL MIO SACCO, MACCHISSENEFREGA.