Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 28 settembre 2007

_La modamoto


E’ tutto differente ,
è come vedere il mondo attraverso una lente deformante.
Ti aspetti persone magre e invece sono tutti ciccia e brufoli
ti aspetti strade dritte come strisce di coca
e invece hai vie contorte come
l’intestino di un colitico .

E’ solo questo che mi rende malinconico.

Giri per il mondo su un vecchio ferraccio rumoroso e puzzolente ,
O chiuso in pik-up simile aduna scatola di latta disegnata da un bambino
e parli con la tua anima,
ci parli ad altavoce perché vorresti che anche altri ti sentissero
perché anche se sei un “solo”
avresti voglia di condividere il tuo amore
la tua passione,i tuoi kilometri di vita .

E tanti si appoggiano al tuo parlare
e dicono e fanno e pucci pucci bang bang ,
e tu ,pian piano ti convinci che siano come te
speri che siano come te
perché sei un animale sociale
nonostante le cagate che racconti a te stesso
di atteggiamenti “loners”
e di eremitaggi on the road.

Cerchi tra i suoni di questi motori l’antitesi allo schifo di tutti i giorni ,
ad una società che non funziona contrapponi tutta gente “giusta”
alla mancanza di valori rispondi con un TIR carico di “amore” “rispetto” “amicizia”,
cazzo se cerchi quei valori,qui te ne vomitano addosso quanti ne vuoi.

Poi ti accorgi che tutto è deformato dal tuo desiderio
Tutto è viziato dal tuo cuore,
Ed hai un bel dire che te ne frega un cazzo se è così
Non è vero ,ci resti di merda, quando ti fanno vedere
Che la tua Isolachenonc’è è solo un altro padiglione di Gardaland,

Tu stupido romantico
stupido ultimo cavaliere errante,
stupido ultimo nano convinto di essere un gigante,

stupido e convinto che esista il “tuo” posto magico ,
il paradiso descritto dal gabbiano Jonathan ,
dove altri gabbiani volano come te, le grandi ali aperte sopra il vento
con nessun altro piacere che il piacere di volare
e come Jonathan pian piano ti accorgi
che quel posto esiste solo nel tuo cervello , nel fondo della tua anima ,
che in quel posto sei solo come solo sei nato e solo morirai
e allora la moto il pick up diventano
giocattoli che non vuoi più condividere con nessuno
perché li userebbero male,
distorcendone il senso e l’amore che tu hai per loro ,

allora abbassi la voce e parli alla tua moto pian pianino
in punta di labbra,
chè nessuno abbia da sentire quello che dici
e fai salire la tua anima dietro di te,
ti stringe i fianchi,
come fosse la tua donna,

la tua anima , il tuo cuore stretti dietro di te
arrampicati sul parafango di quel vecchio rigido ,
e calci sull’avviamento ,metti in moto e corri veloce
che sia sulla tuo ferrovecchio o sul pick-up smarcio
corri ,corri veloce perché non vuoi
farli afferrare
da questa società del cazzo .

moda o marketing
passione o finzione che sia
è qualcosa che vuoi fuori
da te

suerte

giovedì 27 settembre 2007

_Punti di vista


Perche’ l’Harley? Ultimamente me lo ha chiesto un sacco di gente e dopo aver letto le riflessioni di Charro ho iniziato a chiedermelo anche io. Io sono uno di quelli che i duri e puri non toccherebbero nemmeno col forcone. Ho una vita normale, una famiglia normale e un lavoro normale. E mi piacciono.
Mi piace la mia vita, adoro la mia famiglia e mi diverte il mio lavoro, anche se a volte mi tiene sveglio la notte.
E mi piace andare in moto. Non impazzisco per la velocita’. Mi piace godermi il paesaggio, la gente, la strada. Anche quando guido in mezzo al traffico e mi sposto solo da casa all’ufficio e viceversa.
La mia moto la vivo piu’ intensamente che posso. Cerco di usarla ogni giorno, non perche’ fa figo, ma perche’ mi piace e basta. Come mi piace passare a salutare il mio meccanico anche quando la moto non ha problemi. Perche’ per me il meccanico non e’ uno qualsiasi. E’ la persona a cui affido la mia moto, quindi lo voglio conoscere, voglio sapere come lavora, come la pensa, che cosa puo’ insegnarmi.
Tempo fa sono dovuto andare da un concessionario ufficiale. Ho visto arrivare una Ultra Classic super-accessoriata da cui e' sceso un tizio che si e tolto il casco, e’ andato dal responsabile dell’officina, ha estratto un foglietto e ha cominciato: “allora, questa e’ la moto del Dott. XY, il Dottore chiede come mai...” e via con tutta una serie di domane e richieste di modifiche.
Che tristezza.
Certo non mi fa impazzire essere messo sullo stesso piano di gente cosi’. Gente che manda il proprio tirapiedi a farsi sistemare la moto. Gente che se la compra solo perche’, dopo la Mercedes, il Rolex e la villa al mare, sente che deve avere anche questo status symbol. Gente che dei viaggi fatti in moto si ricorda solo il menu’ e la lista dei vini.
Pero’ me ne frego.
Io l’Harley ce l’ho perche’ mi piace. Perche’ e’ la mia moto. Sicuramente c'e' chi la compra perche' e' di moda. Buon per loro. Tra due anni la rivendono. Sicuro. Garantito.
E io la dovrei abbandonare solo per questo? Nah! Non se lo merita.
E allora ho capito che l’Harley mi piace perche’ e' piena di contraddizioni, come me, e perche' mi fa pensare a un animale grosso, goffo e un po’ coglione che ti segue fedelmente ovunque tu vada.
Per me non e’ simbolo di niente. E’ una moto.
Non e’ un simbolo di liberta’, perche’ la liberta se non ce l’hai dentro hai voglia a cercare di simboleggiarla...
Non e’ simbolo di ribellione, perche’ non sento di dovermi ribellare contro niente o di dover odiare nessuno.
E’ un pezzo importante della mia vita.
E ho appena deciso che il resto sono solo seghe mentali.
Filippo

mercoledì 26 settembre 2007

_Overdose


ieri sera ho parcheggiato il mio shovel
davanti alle vetrine di una concessioanria bmw
non mi ci ero mai fermato, ho guardato a lungo le moto in esposizione
E c’era anche una cortissima e lucidissimaBrutale MV,
e poi tanti bicilindrici ma a divaricazioni moltodiverse da quelle cui sono abituato io.
devo dire che un poco mi sono vergognatolì era tutto lucido e pulito
ed io invece sono abituato a scantinati polverosi
e la mia moto suda olio come un operaio alla pressa di mirafiori ad agosto ,
però una certa prouderiemi ha preso perchè guardando il mio chop harley
così “fuori dagli schemi”così vecchia ed old style,così cancello
mi sono reso conto che quando l'ho sognata ,disegnata desiderata ed alla fine comprata
volevo combattere le mode come fossero mulini a vento
ed ora lei stessa ne sta diventando simbolo per eccellenza.
Ho amamto la HD in tempi nonn sospetti , quando la associavo
a Fonda e Brando , ed amavo quelle forme
così come amavo un certo stile di essere
e vivere.
Oggi mi sta succedendo il contrario ,
a furia di vedere chi guida e mette il culo sulle harley
e tutto quanto ci è stato costruito intorno ,
a vedere quanto differente sia rispetto ai miei sogni di ragazzo
bhe mi viene voglia
di comprarmi una MV .
Perlomeno avrebbe le mie stesse iniziali
suerte

martedì 25 settembre 2007

_Una strana sensazione..

Ci sono quelle giornate che ti senti pesante come un blocco di granito.
Quella strana sensazione di essere fuori posto , di essere un estraneo.
Estraneo a tutto quello che ti circonda.
Senti la gente parlare o piuttosto muover le labbra e tu non senti quello che dicono , non ti interessa quello che dicono.
Sono parole di plastica dette da facce di plastica .
Tutte uguali , tutte appartenenti alle stesse persone .
Persone in caccia frenetica , come animali notturni . In caccia di qualcosa che li faccia emergere . Che li faccia notare , che , per un attimo , offuschi la loro mediocrità.

Persone che hanno fatto della società , una foresta .
Una foresta nella quale si caccia , nella quale vivono le prede.
Una foresta cove c’è sempre un debole di cui approfittare...

E il valore non ha più valore.
L’onore non ha più onore .
Il senso non ha più senso.

Tutti troppo concentrati a prevalere .
Impossibilitati ad emergere per le proprie qualità , indaffarati e meschini nell’abbassare le qualità del prossimo.
Non vale più emergere perché si è i meglio , vale affondare chi è più debole .
In questo si diventa i migliori.

E per raggiungere questo tutto è lecito.
Tutto è concesso.Tutto è sacrificabile sull ‘altare dell’egocentrismo.

E per raggiungere questo si abusa dei sogni del prossimo.
Si abusa delle fragilità degli altri.
Ci si nasconde dietro la facciata dell’amicizia e dell’amore.

Ci sono quelle giornate che ti senti pesante come un blocco di granito.
Quella strana sensazione di essere un mezzo , una pedina , un tramite…

_Apprezzate i colori


Tre parole in fila indiana
È morto Ciro
E il mondo cambia aspetto
Appoggi piano la cornetta del telefono
come a voler non rompere il silenzio

E la tua vita non sarà più la stessa
Tu e lui ,solo un’amica in comune
Ma un’amica vera di piombo e ghisa
Una amica “pesante”.
Tu e lui vite annodate per pochi istanti in un bar,
e un messaggio ti scarnisce l’anima per sempre
non gettare via la vita ,cogline ogni istante
ogni sfumatura di colore
ché basta un attimo
e la scheda
finisce.

Tututututututu
Mario

lunedì 24 settembre 2007

_P come porcaputtana


Stanco
Scocciato
Deluso

Non so quante cazzate potrei aggiungere
Per descrivere il mio stato d’animo
Ma tutte sarebbero sulla stesso ritmo ,

sono stufo del mondo della moto,
sono stufo di qualcosa che non è come me lo aspettavo
troppa fatica conviverci .

amo la moto ma non quelli che ci stanno sopra
mi accontenterò di ciò che sono
mi accontenterò di meno

non cercherò più appartenenze
maleassortite perché di scorza
non cercherò anime per esserne amico ,

camminerò piano per fatti miei
pian piano svanirò
svanirà charro

ma io ci sarò sempre
e magari tornerà a marcare di nero
le mie unghie

solo nel box
con una birra a farmi compagnia
come è giusto che sia

martedì 18 settembre 2007

_Malinconia......

Ho lasciato l’anima
Su di un bikini turchese
Sono morto nelle orme
Di piedi nudi su una spiaggia lontana
Ho tatuate sul cuore poche lettere d’amore

Chiudo gli occhi :
il suo sudore sulla mia pelle
I suoi capelli ancora sul mio volto
Il suo corpo incastrato nel mio
Come pezzi di un puzzle folle.

Che gusto c’è a rinunciare a ciò che non si ama
Si tiene ciò che si deve
Si abbandona ciò che si desidera

L’ amore è un lusso che non mi posso permettere
Ed una colpa che non ho chiesto o cercato.

Forse non c’entrava un cazzo qui
Ma se la mia è una Malavida
Lo è anche per Lei

Suerte

giovedì 13 settembre 2007

_Un"badile"



Shovel significa badile,
si dice sia per la forma delle teste di questo motore
che forse è il più bello mai fatto a Milwaukee
Ho guardato a lungo i coperchi del Puro Amor,
non ci ho visto nessuna somiglianza, e penso sia una sciocchezza,
la mia idea è ben differente:

quel "Badile" è per scavare nella solitudine dell'anima
per portare in superfice
quel lato di noi che troppo spesso sacrifichiamo all'altare
del ruolo sociale.


Gli shovels sono fatti per i “loners”
me ne sono convinto negli ultimi mesi .
Quando salgo sul mio ferro vecchio mi assale una sensazione strana
Parto e non so se e come ritornerò a casa base,
Parto ed ogni volta c’è un poco di batticuore.

Ma questo rende il viaggio più emozionante
Chè anche arrivare al bar
Si ammanta di rischio ed avventura, quasi fosse
una panamericana.

E allora mi rendoconto che se cavalchi uno shovel
non puoi girare in gruppo con nessuno che non abbia anche lui
una ghisa sotto il culo

Chè leggeresti sicuro negli occhi dei tuoi compagni
L’insofferenza per chi come te corre con il ritmo del tempo passato ,
Per chi misura la velocità contando le pietre miliari al ciglio strada,
per chi si ferma ad ogni autogril perché non sa mai quanta ne ha nel serba,
per chi si ferma a tante piazzole quanti sono i bulloni o i dadi
del suo motore,

E allora giri solo
e solo stai alla fine dei tuoi runs
che anche andare in una clubhouse
o ad un raduno o ad una festa
ti sembra resti opaco
rispetto al piacere del vagare lento .

Giri solo , che se corri con un Club non puoi far perdere tempo
non puoi e non devi
si corre in formazione stretta uno di fianco l’altro e la strada conta un cazzo
contano i fratelli e il punto di arrivo .

Invece con un cancello in ghisa e ferro tra te e l'asfalto
il mondo assume altri colori
resti da solo a correre perché devi trovare il giusto ritmo
perché devi avere i giusti tempi
getti via l'orologio
che gli appuntamenti sono spesso destinati
ad essere "bucati".

correre su uno shovel ,
ma uno di quelli smarci di quelli che nessuno si gira a guardare,
di quelli che sono “vecchi” e non “antichi”
che fanno fumo , rumore e sporcano sempre un poco il pavimento del box,
ansimano, borbottano ,scaldano da paura
ed il calore sale su dal serbatoio dell’olio
e ti impregna ben bene i jeans
chè quando li togli la sera ti sembra di essere ancora in garage.

correre su uno shovel di quelli lì,
non figo , non bello non potente

significa correre intorno al mondo
a scossoni e singhiozzi
facendo amicizia con ogni buca
sasso o crepa della tua strada

Uno shovel è per chi ama stare solo
A correre lungo il fianco della collina
Quando la sera cade lenta
E gli automobilisti nelle loro scatole di latta
Sono già filati verso casa

Uno shovel è per chi vuol stare solo,
fine della storia.

Ma a volte nel giroingiro del mondo trovi altri shovels
Con altri uomini poggiati sopra a giringirare anche loro .

Allora a volte
Ma solo a volte
Ti accorgi che chi gira su un vecchio shovel arrugginito e marcio,
non è mai veramente solo
anche quando il sole scende alle sue spalle
e le strade sono deserte,
il “motore “ è riempie tutto, e parla con altri come lui

a volte li vedi a volte li immagini solamente
ma sai che ci sono
oltre una pizza ,oltre una birra, oltre una festa.

e nella solitudine sei in grande compagnia
e il resto, è solo fuffa.

Suerte
Charro





domenica 9 settembre 2007

_Poca spesa,tanta resa


I soldi , per molti di noi , sono sempre scarsi e quando ci sono , servono , inevitabilmente , per qualcosa di più importante.

Il mutuo , l’assicurazione dell’auto , l’apparecchio per i denti al più piccolo , i libri di scuola al più grande , il frigorifero nuovo o il bagno da rifare.

Dovendo convivere con queste realtà e con stipendi non proprio sempre da top manager , riuscire a trovare i fondi da dedicare alle nostre belle di metallo , diventa compito sempre più arduo.

Noi di questo magazine virtuale amiamo le moto datate. Su questo non ci sono dubbi . Siano esse originali come il pan 48 che mi ha inviato Filippo ( che ringrazio e a tale proposito prometto che al più presto farò una recensione sulle vecchie glorie) siano essi chopper ridotti all’osso.

Ma come noi , ce ne sono altri e di fronte a una sempre maggiore richiesta di moto old , si è innescato automaticamente , un mercato di offerte sempre di difficile interpretazione . Il mercato , come sappiamo , è guidato dalla richiesta e dalla conseguente offerta. Maggiore richiesta , maggiori prezzi specialmente quando l’offerta è inferiore alla richiesta.

Nel panorama harley italiano , tutti desiderano , chi più e chi meno , possedere un chopper o una hydra glide da selvaggio. Poco importa se chi possiede un chopper , molte volte possiede anche una ultra o un v- road , importa il fatto che , la capacità di poter spendere fa lievitare le quotazioni a livelli proibitivi per molti di noi. Ecco allora , offerte di vendita di chopper o Hydra da 25.000 euro che complicano il mercato.

Lungi da questa redazione darsi un tono da grillo parlante ma , nel commentare la foto in appendice , non potevamo fare un cappello su un universo che , bene o male , ci coinvolge.

Per chi desidera , un chopper a spesa contenuta i consigli sono pochi. Affidarsi a persone di fiducia che affrontano questo business anche con l’anima oltre che con i conti. La scelta del partner diventa fondamentale ( e noi potremmo darvi qualche dritta ) . Dopodichè le scelte diventano quasi obbligatorie.

Orientarsi su motori shovel . Di più facile reperimento e di maggiore affidabilità unita a minore necessità di manutenzione. Optare per telai originali per dribblare omologazioni e lungaggini burocratiche .

Una moto come questa. Selvaggia da fare venire i brividi . Ignorante e maleducata da lasciare senza fiato. Con personalità senza essere eccessiva.

Ricorrono in questo chop elementi comuni a quella di prima ed ancora una volta a farla da padrona è la scuola giapponese.

Ritroviamo il telaio FX originale ,abbinato sempre in maniera cool alle forche strette con ruota da 21 pollici che conferisce all’avantreno una leggerezza impressionante. Il retrotreno invece , conserva il suo 16 pollici gommato firestone.

Rimane costante anche l’adozione di un serbatoio penauts arretrato sul trave. Soluzione che allunga l’attacco dello sterzo senza intervenire sul rake o sullo stretch del telaio. Allo stesso modo , però , allunga la moto senza alterare la guidabilità.

Anche il parafango posteriore minimalista e gli ammortizzatori bassi coperti , sono una scelta obbligata per una linea fluida che , in questo caso non viene danneggiata da una solo seat imbottita e dalla forma originale.

In questo chop è stato montato un manubrio low apeanger che mi fa immaginare un driver ben omogeneizzato con la moto grazie anche alle pedane centrali . Altro life motive di poco costo e soprattutto di serie. L’adozione dei freni a disco ,anch’essi di serie , permette spazi di frenata contenuti ed affidabilità ni momenti di emrgenza.

La verniciatura sobria e senza fronzoli donano ,nel complesso , alla moto un aspetto complessivo più che accettabile e sicuramente al costo altrettanto accettabile.

Sono infatti di serie ; il telaio , il motore , e ruote , le forche e le uniche modifiche , non dovendo attingere alla gioielleria billet dei conosciuti orafi dell’alluminio , sono accessibili sia come spesa che come reperibilità nei vari swap meat.

Per chi desidera un chop con un budget di poco superiore ad uno sporster 2008 , questi modesti suggerimenti potrebbero dare spunti di riflessione e di considerazione. Noi tutti ci auguriamo che questo virus del chop freestyle contamini più gente possibile e che questi infettati conservino però , l’iniziale filosofia del vivere on the road.

venerdì 7 settembre 2007

_Il Basso







Mi piacerebbe raccontarvi un po’ di una vecchia passione che da circa 6 mesi sto riscoprendo, anzi, credo che dentro di me non se ne sia mai andata anche perché ogni qualvolta ascolto bella musica, mi ritrovo sempre ad ascoltare quei suoni all’interno della canzone che sembrano unire come per magia i vari strumenti creandone l’essenza ritmica.
Sto parlando del Basso elettrico.
Bello strumento il basso, a dire il vero è lo strumento che sento esprimere piu’ mascolinità rispetto a quelli che di solito si trovano sul palco. Non me ne abbiano i batteristi o i chitarristi ma stiamo parlando di sensazioni personali.
Manico lungo (non è un riferimento fallico sia inteso), corde grosse e frequenza dei suoni bassa lo rendono uno strumento maschio. Beh, adesso non vorrei scatenare un’ondata femminista, conosco delle bravissime Bassiste ma il discorso è riferito allo strumento in se stesso.
Torniamo al mio amico che ho trascurato per troppo tempo, come dicevo ho ricominciato a suonarlo da solo.
Quando alla sera, tornato dal lavoro stanco e stressato (come non si fa ad essere stressato nel mondo di oggi?? Boh?!? ) mi metto le cuffie, accendo il basso e premo play sul lettore cd con le basi musicali, d’incanto vengo catapultato in un posto a dir poco affascinante.
Chiudo gli occhi e già vedo quelle luci soffuse giallastre, il fumo denso nel locale e quel brusio quasi impercettibile che si sente in una chiesa prima della messa. Mi sembra già di riconoscere una sagoma nell’angolo in fondo, sta riempiendo un bicchiere, non riesco a leggere la marca ma dall’inconfondibile sagoma della bottiglia posso dire che è Jack. Quello è Mario.
Mi sembra di sentire anche un rumore basso e cupo arrivare da fuori, piu’ o meno fa così “potato-potato-potato) sembra un vecchio Shovel, un altro compagno di poker sta per arrivare.
Sicuramente altri ne verranno ma la magia comincia.
Quattro accordi di chitarra mi danno l’inizio ed io subito mi attacco per legare quelle note alla batteria che timidamente fa sentire il suo charleston, faccio vibrare le corde ed il suono me lo sento passare da una parte all’altra del cuore fino a raggiungere ogni persona presente.
5 minuti ma come fossero una vita, tutto si ferma in quel momento, a guardar bene anche il fumo che sale dalle sigarette sembra disegnato in una vecchia cartolina.
Che emozione, d’altri tempi.
Non verrei che finisse mai ma…… CLACK il cd si ferma, è finito un momento magico.
Guardo l’orologio, c’è ancora tempo per la magia, prendo un altro cd e PLAY!

Alberto

martedì 4 settembre 2007

_Finisterre





Strano mondo il nostro
Strana società,
abbiamo bisogno di idoli
di icone cui piegare la nostra schiena
Santi o laici che siano
Abbiamo bisogno di personaggi che ci facciano sognare,
ed abbiamo bisogno di ucciderlidi distruggerli
godendo poi della loro caduta,
abbiamo iniziato 2000 anni fa sul Calvario
e non abbiamo ancora smesso .

Le ultime settimane giornali e televisioni
Hanno già sentenziato la “fine” del buon Valentino Rossi .
E su tutti i forum
Centinaia di pseudotecnici giù
A sputar veleno e sentenze.

Il pluriosannato ragazzo di Tavullia a sentir loro
ormai è poco più che un pensionato ,
ed anche un poco mariuolo,
e giù a spiegare a sindacare a elaborare teorie le più astruse,
per dire il perché e il percome.
E per di più sembra quasi che gli articolisti ed i lettori ,
ci godano da matti ,
e forse è proprio così
perché vedere cadere un gigante fa molto più rumore
e ci fa dimenticare quanto siamo invece piccoli
ed insignificanti noi che
tanto biaschiamo contro di lui.

Rossi è in crisi , la Yamaha è in crisi,
mi spiace per l’uomo ovviamente, meno per lo sportivo ,
chè è la dura legge delle competizioni:
c’è un ciclo per ogni campione
e non può certo durare in eterno .
Arriva il nuovo e il vecchio appende le scarpe al chiodo.

Ma questa società malata gode del mostro sbattuto in prima pagina
E ama mordere vorace chiunque si accasci un attimo
lungo la strada della vita.
E quando questo accade ci si schiera come
Squadre di ultras,ognuno ad urlare tanto forte
che perde il senso di ciò che sta dicendo,

si urla l’un contro l’altro
e nello sforzo si perde la capacità di ragionare
di valutare criticamente
l’azione in quanto tale.
Si perde la qualità di Uomini
Si diventa irrazionali come bestie in preda al parossismo.

Rimettere ogni cosa al giusto posto
Pesare uomini e parole
Per quello che valgono
E non per quello che appaiono

Io provo a fare così
E fermo qui a Finisterre,sulla punta estrema della terra ,
laddove termina la conoscenza umana ,
là dove l’animo di Ulisse si può fermare a riposare davanti all’oceano .
guardo il mondo ,
osservo gli uomini che come lemmings
corrono vedendo solo il culo di chi hanno davanti
portando sulle spalle il fiato di altri stupidi
veloci veloci
corrono verso la scogliera
giù verso il mare della barbarie.

Suerte
Charro