Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




martedì 23 giugno 2009

_Help


Ognuno di noi affoga ogni giorno

in mille rivoli di dolore e schifo

in mille compromessi e poche vittorie

ognuno affoga in stanche ore quotidiane

ma qusto si può sopportare

ognuno di noi ne porta il carico senza accorgersene quasi

versando una rada lacrima solo al mattino

in quella striscia di vita che separa il sogno dall'alba

ognuno di noi

senza infamia e senza lode

solo in quanto uomini

ma quando ad affogare sono gli altri

l'orrore

tinge di notte le nostre iridi

la malincona ci prende

vorremmo salvare gli altri noi che salvezza non cerchiamo più

gli altri

gli amici , i compagni gli amori

e ci fa male saperli in difficoltà

l'u0omo non è nulla senza amici

solo carne sangue e budella

salvare gli amici non è facile

forse perchè loro non vogliono farsi salvare?

giovedì 18 giugno 2009

_Girogirotondo


girogirotondo
quanto è bello il mondo
quanto è bella la terra
tutti giù per terra.....
quante volte ho snocciolato queste parole
da bambino
erano il mantra con cui si entrava
in sintonia con altri ragazzini
lo ripetevi all'infinito tenendo per mano coetanei
che in quel momento erano il tuo mondo
lo riptevi fino a quando
tu eri loro e loro te
fino a che non iniziava il viaggio.
dopo più di 40 anni
di nuovo a fare girotondo
un sms a un vecchio amico ingiustamente abbandonato
un sms ad uno che hai amato a pelle e da cui sei fuggito
un sms ad uno che è la tua buona coscienza
un sms ad una che è stato il tuo più grande amore
un sms,
ed un altro ed un altro ancora
sms come mani che stringono altre mani
e il peso del tuo corpo che gira piano
girogirotondo.........
voglio giocare ancora
se lo volete voi

_Diagnosi

beh, finalmente abbiamo una diagnosi.
non e' detto che sia definitiva e corretta ma combacia tutto.
la cura dell'olio non ha funzionato, purtroppo, anche se e' servita a far fare quattro risate al magni.
mi spiego meglio...
ero molto frustrato perche' convinto di non avere le bussole necessarie a svitare il bullone di spurgo dell'olio, quando verso le 4 del mattino di ieri mi sono svegliato con la certezza assoluta di chi improvvisamente RICORDA di avere una bussola da 5/8 tra i propri attrezzi. Se non vi siete mai svegliati pensando "ma io una bussola da 5/8 ce l'ho" non potete capire.
al mattino quando mi sono messo al lavoro ero contento come un pupo.
metto una vaschetta sotto il punto di spurgo, prendo la mia bella bussolotta e.... mi accorgo che il cricchetto ha un attacco da 1/4 mentre la bussola ha la femmina da 3/8. 'azz.... vabbe' non ci perdiamo in dettagli: salto in macchina e in un secondo sono al brico a prendere un raccordo da 1/4 a 3/8.
torno, stappo il serbatoio dell'olio, svito il bullone, e subito capisco che c'e' qualcosa che non va.
l'olio che esce ha un colore strano... ma che roba mi ha messo il magni... e poi... porco cane quanto e' poco.... per forza la spia segnava poca pressione... ma come e' possibile che l'astina mi dicesse che il serbatoio era quasi pieno????
mentre penso tutte queste belle cose, l'olio finisce di spurgare e io mi accingo a rimettere a posto il bullone, con una certa difficolta' visto che e' unto.
chiudo tutto usando una brugola e con orrore mi accorgo che il livello dell'olio e' lo stesso di prima.
i piu' accorti di voi avranno forse capito che invece di togliere l'olio motore, ho tolto quello del cambio.
poco male. telefonatina al magni, che si fa la sua bella risata e mi spiega dove sia lo spurgo dell'olio motore. ops....
e gia' che ci siamo mi dice anche che si e' informato e forse ha capito di che cosa si tratta.
passo da lui per prendere un litro di olio motore per il rimpiazzo e mi spiega che molto probabilmente sono i pattini.
al che io faccio garbatamente notare che il mio modello monta delle normalissime ruote e non dei pattini e il danielun, dopo aver contato fino a venti ed aver faticosamente posato la chiave da 2 pollici che ha in mano mi spiega che i "pattini" sono gli arnesi su cui scorre la primaria. potrebbero essersi consumati e questo causerebbe il rumore e l'andatura leggermente saltellante e tutta l'altra sfilza di sintomi gia' ampiamente descritta.
ci lasciamo con una doppia promessa: lui mi promette di farmi sapere i costi dell'intervento e io gli prometto di non usare piu' una chiave inglese per i prossimi 22 anni.
ovviamente io mento.
torno a casa per rimettere l'olio nel cambio e mi accorgo che per svitare il tappino serve una brugola da 3/8, che non ho.
poco male: internet, google, e trovo subito un rivenditore che ha attrezzi in pollici. dieci minuti e sono di nuovo per strada, compro la mia brugola e gia' che ci sono anche una bussola da 1/2 pollice.
torno a casa, faccio il pieno d'olio al cambio e con la bussola da 1/2 do una bella stretta ai bulloni dei collettori degli scarichi che si erano allentati parecchio.
tutto sommato una giornata divertente.
ho imparato qualcosa di nuovo sulla mia moto, cose che probabilmente sa anche un bambino di 4 anni, ma che importa.
mi sono divertito a sistemare qualcosa che comunque andava sistemato e, cosa piu' importante, finalmente ho una diagnosi per il mio problema.
come dicevo all'inizio, non e' detto che sia definitiva e corretta, ma almeno possiamo iniziare a controllare qualcosa....

martedì 16 giugno 2009

_Quizzone/2

beh, in realtà non so ancora chi abbia vinto dando la risposta giusta, però ho deciso che procederò per piccoli passi e per tentativi.
per un motivo che non mi so spiegare in questi giorni il magni e' stranamente assente, distaccato e poco incline a cercare di capire che tipo di problema io possa avere, quindi devo arrangiarmi, almeno inizialmente.
comincerò seguendo il consiglio di ghost, perché tanto un cambio olio costa poco e alla fin-fine dopo 5mila km ci sta anche bene. quindi oggi ho comprato un olietto sintetico e in settimana mi attrezzo per fare il cambio.
poi se non dovesse migliorare (francamente non mi faccio molte illusioni ché in questo tempo la sfiga mi sta veramente martellando! più che una Malavida, esta es una Malasuerte hermanos!!) procederò con la cura charro, ovviamente contattando un apposito meccanico.
e se nemmeno questo dovesse andare, allora bisogna mettere proprio mano al motore, controllare il contralbero (il mio è il famigerato 88B), verificare la compressione (a occhio sembra ok ma....) smontare, e rimontare.
e siccome è una robina che costa soldi e io sono disoccupato e, come diceva totò "non sono mica fiaschi che si abbottano!", per lo step 3 dovrò necessariamente aspettare di aver trovato lavoro. e per come butta di questi tempi cari miei.... se ne riparla a natale! :(

concludo dicendo che anche se non so per certo dove sia il guasto, charro e ghost sono vincitori ex aequo.
vi devo una birra. spero di potermi sdebitare presto.
grazie per i consigli, ho DAVVERO apprezzato molto.
ciao
filippo

venerdì 12 giugno 2009

_Politichese

ultimamente leggendo i resoconti politici ho un poco la stessa sensazione
di quanddo guardo certi programmi tv:
mi faccio sempre la stessa odmanda
ma la gente è stupida o ci fa?

Non amo il qualunquismo , lo trovo più distrutivo della bomba atomica
e non credo che tutt al politica
sia merda
credo che ce l afacciano passare come tale.

visita del Colonnello Gheddafi a Roma
come al solito levate di scudi pro o contro
e nessuno afermarsi ad ascoltare
perchè tutti avrebebro il diritto di essere ascoltati.

l'analisi sarebbe troppo lunga,
e considerando che la faccio a me stesso ,probabilmente inutile.
però un paio di cose vanno dette
una contro il leader libico:
il colonialismo italo fascista se ha portato delle grandi violenze
e problemi in Libia
è stato anche fonte di investimenti importanti
investimenti che hanno modernizzato una grande area,
bonifiche
fattorie modello
strade e ponti
porti moderni
insomma
le basi di qualcosa che poi sarebe stato il futuro stato libico
la stessa impostazione degli uffici amministrativiè targata Italia.
non si può gettare tutto alle ortiche in nome di un nemico che nemico poi non lo è stato.

un colpo a favore del buon Gheddafi
il terrorismo può essere giustificato,
sì nel momento in cui si raggiunge il potere e si va a governare
allora diventa Resistenza e orgoglio nazionale,
la Libia ha combattuto con le armi che aveva così come tal Ciro Menotti durante il nostro risorgimento,
ma l'elenco sarebeb ancora lungo
Garibaldi era un guerrigliero
Mazzini un pericoloso terrorista alla stregua di Bil Laden

Ecco bisogna sempre contestualizzare gli eventi e le idee
perchè oggi siamo noi domani saremo i nostri avversari,

il pareggio è solo temporaneo
la partita del pro e contro potrebbe andare avanti all'infinito
ma non ci sarà mai un'egemonia certa
mettiamocelo bene in testa

impariamo ad ascoltare e il mondo vivrà meglio

martedì 9 giugno 2009

_Quizzone

allora. un tizio (diamogli un nome di fantasia.... che ne so... filippo, toh) accende la moto e parte.
dopo un po' si accende la spia dell'olio, ma l'olio c'e' e circola bene.
dopo un altro po' si inizia a sentire un rumore metallico (cla-clang, cla-clang, cla-clang...) dal lato sinistro della moto (zona primaria frizione).
la primaria e' tesa al punto giusto, quindi il rumore non e' della catena che sbatacchia.
la frizione e' ok, appena sostituita.
i pistoni lavorano a dovere.
non c'e' perdita di prestazioni, solo l'andatura risulta un po' meno fluida del solito e leggermente a scatti, ma e' appena percettibile e se ne accorge solo il nostro tizio-filippo che conosce bene la moto e sa come si comporta. un meccanico non si accorgerebbe di nulla.
sia il rumore che il problema alla spia dell'olio vanno e vengono, senza alcun collegamento con regime di giri o velocita'.
appena la moto si avvia, la spia resta accesa per un po', come se l'olio ci mettesse piu' del solito ad entrare in pressione.
in fase di rilascio la spia tende a lampeggiare, ma non sempre.
se si aspetta che la moto si scaldi, la si spegne e la si riaccende, la spia si spegne subito come da manuale.

ecco, avete tutti gli elementi. ah, dimenticavo: interrogato in merito il magni ha detto che una roba del genere non l'ha mai sentita in 35 anni di onorata carriera.

per il fantastico montepremi di una (1) birra mi sapete dire:

dove ca##o sta il problema? avete 1 settimana di tempo.

giovedì 4 giugno 2009

_Fin



anni di amore
sfumati nella luce
di un pomeriggio
di un tramonto calante
su montagne di lenzuola e coperte
sfatte

una carezza si adagia piano
su una pelle
che ho visto più giovane

quella panchina resterà vuota
fino alla prossima
vita

_Bilancio

sono cosi' tante le cose da dire che davvero non saprei da che parte cominciare.
credo che malavidas si meriti qualcosa un più di un banale resoconto, quindi cercherò di condividere con voi soprattutto le mie impressioni e riflessioni.

il viaggio
stupendo. lungo ma non faticoso. le strade sono bellissime e andando a nord hai tempo di renderti conto di come cambi il paesaggio. si passa dalla nostra italia, alle alpi svizzere e poi le pianure e le foreste in germania, con la strada che sembra un nastro bianco che segue docilmente il paesaggio invece di violentarlo e si inerpica per colline e valli facendo curve meravilgiose. poi c'e' la danimarca, con il vento che non smette mai di soffiare, i ponti terrificanti e belli al tempo stesso. la danimarca che passa in un istante e prima di rendertene conto sei in svezia. e li tutto cambia. cambiano le distanze e le proporzioni. tutto e' più grande, quasi dilatato. non ci sono stazioni di servizio lungo le autostrade e per fare benzina devi uscire. l'equivalente delle nostre stazioni di servizio sono dei piccoli "centri" in cui di solito trovi tutto: ristorante, benzina, hotel e un piccolo spaccio. tutto moderno e bello, ma capisci che e' diversa la cultura che ci sta dietro. capisci che sono posti fatti per chi magari si deve fermare in mezzo al niente e restarci un giorno o due. e li di niente ce ne e' parecchio.
poi stoccolma, grande città simile a tutte le grandi città. bella e pulita.
traghetto.
finlandia.
la prima cosa che ho fatto, appena mi sono reso conto del paesaggio, della zona, dell'aria e' stato accostare, spegnere il motore, tirare fuori il cellulare e scrivere a elena "ho trovato il posto dove voglio essere seppellito".
l'aria profuma di resina di pino e praticamente non ci sono autostrade, perche' il traffico non esiste. si spostano lungo arterie che somigliano alle nostre statali degli anni '60, sia per larghezza (una corsia per ogni senso di marcia) che per traffico (vuuum..... silenzio..... e poi dopo qualche minuto ri-vuuum...).
le distanze sono ancora più esasperate che non in svezia e ti rendi conto che il "niente" è ancora di più, ed e' bellissimo andarsene in moto sotto quel cielo azzurro intenso, da cui il sole non sparisce mai, con l'odore di legno e di sottobosco nel naso e quelle strade dritte e infinite che ti si allungano davanti.
e allora ti scordi tutto: la fatica, i guasti, il motore che fa i capricci, il lavoro, l'ufficio, i problemi. e senti che sei più vicino a te stesso, ai tuoi affetti, a quello in cui credi.

il raduno
indescrivibile. non ho vissuto woodstock ma penso non debba essere stato molto diverso. la cosa che mi ha colpito di più e' stato l'approccio "anything goes", tutto va bene. tra gente che faceva il bagno nuda nel fiume; gente che dormiva per terra, che si accasciava sulla prima sedia che trovava o si lasciava ciondolare sui divani della sala del dopo-sbronza; gente che passava la notte ad accendere la moto, dare gas e poi spegnerla di nuovo, come per dire "ci sono anche io e posso fare un sacco di casino", e chi invece alle 9 era già in branda con la ragazza e tutti li a sentire gemiti e ansimi, ma sensa risatine idiote o dar-di-gomito, solo cosi' come fosse una cosa normale. c'è chi arrivava a colazione distrutto di sonno, posava il piatto con la roba da mangiare e decideva di farsi un pisolo sul pavimento della tenda refettorio; chi mangiava ciambelle fritte ripiene di carne, uova, salsicce e polpette alle 8 di mattina e chi si presentava con i colori da MC cattivo-cattivissimo e poi mangiava a stento uno yoghurt magro per tenere la linea. alcuni facevano amicizia con tutti, altri se ne stavano per i fatti loro. c'erano i superorganizzati con moto accessoriatissime e tende dotate di ogni comfort e a fianco trovavi quelli che si accontentavano di un sacco a pelo e una coperta, legati alla meglio su un rigido anni '60. c'erano gli shovel, i pan, gli evo e via su fino a 96 c.i. a sei marce, e poi ancora rat bike, trikes, sidecar... tutti assieme in una babele di rombi e di lingue, in un miscuglio di stili, epoche e filosofie di vita.
la cosa che più mi ha colpito è questa: l'assoluta e totale rilassatezza. 
diciamolo, se vai ad un raduno HOG o a qualsiasi altro raduno semi-ufficiale qui da noi, difficilmente trovi la stessa atmosfera. noi italiani tendiamo ad essere sempre un po' infighettati.
qui ho capito perche' ci sia gente che ogni anno è disposta a sobbarcarsi migliaia di km per andare al super-rally.
e poi bella la musica, buono il cibo e stupendo il posto.
la gente è stata cordiale e tollerante e la polizia (molto presente e VI GARANTISCO con un forte potere deterrente perche' non ho visto un poliziotto più basso di 1 e 90 e che pesasse meno di 130kg) non ha rotto le scatole inutilmente, come spesso sanno fare gli agenti di casa nostra.

le sensazioni
da questo viaggio ho portato a casa tante cose. tra le più preziose ci sono forse il tempo passato con me stesso, a riflettere e rimuginare su tutto e (per strano che possa sembrare) a ritrovare un equilibrio col Padre Eterno; i guai che mi sono capitati e la scelta di non mollare, continuare e arrivare a scoprire questo posto fantastico; le chiacchiere fatte con perfetti sconosciuti, i consigli ricevuti e dati per il puro gusto di farlo e senza aspettarsi nulla in cambio; il piacere di fumarsi mezzo toscano dopo ogni pasto, seduto al tavolo e senza sentirsi un criminale di guerra.
e' stata un'esperienza talmente coinvolgente che ieri sera quando ho rivisto le strade della mia città mi sembrava tutto irreale, impossibile, tutto finto. non credevo quasi di poter essere a casa.
non voglio far finta che sia stata un'avventura, perche' sono sempre stato in mezzo alla civilta'.
e non voglio caricare questa esperienza di tinte epiche o drammatiche che decisamente non sono nelle mie corde.

e' stato bello. tutto qui.
e ripartirei domani