Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




giovedì 26 novembre 2009

_Der_Cesskulture


mi è sempre piaciuto leggere
sono un onnivoro lessicale
mi piace leggere di tutto , da ragazzino leggevo le enciclopedie a facicoli
e poi il vocabolario di italiano
e Salgari e Verne
e la collana della Mursia
e i giornalini porno soft e i fotoromanzi
e i fumetti e la Divina Commedia
e i libretti di istruzione di qualunque cosa
ricordo che il mio gioco preferito era rifuggiarmi in un castello
con le mura costruite da grossi volumi marroni
erano le raccolte dei Corrierino, ereditati dalle mie sorelle
che mio papà faceva rilegare
come si usava allora
perchè non si buttava via nulla allora.
E ricordo che ,sempre mio padre , mi diceva
i soldi per la carta scritta ,sono soldi mai buttati,
povero vecchio
anche quando gli affari non andavano bene
non mi ha mai negato un libro , un giornale
una rivista,
legegre ti aprirà il futuro , mi diceva.
E la scimmia mi è rimasta,
amo legegre ancora oggi, e leggo tutto
dagli atti dei congressi più disparati
ai bilanci di aziende che non ho mai visto,
tutto
come un onnivoro.
ma oggi il tempo è sempre meno
e la tv sempre di più
e le richieste di chi mi è intorno sempre più
e i miei figli sempre più
e le responsabilità sempre più
e mi mancano i pomeriggi a leggere in poltrona
ma di necessità virtù
e mi ritaglio mezz'ora in bagno al mattino
verso le sei , appena dopo colazine,
solo sulla tazza leggo tutto quello che mi passa sotto mano
non è raro che tenga aperti in contemporanea
due o tre libri in lettura
un Pennac insieme a Eco
un trattato di brand marketing insieme a Coelho e Benni
Le vite di Plutarco insieme a Siddhartha
parole scritte che graffiano via il sonno della notte
e riecheggiano quelle che mi hanno fatto addormentare
la sena precedente.
E su tutto questo poggio sta specie di cultura
solo fuffa
e pan bagnato
una vera cultura del cesso .
Ed ora che ci penso è la mia cultura, è la mia vita fatta così,
pochi minuti di vera esistenza al giorno
consumati lì tra quattro mura porcellanate
poi su la maschera
e si va in scena.
fino a domani
fino alla prossima mezz'ora
fino alle prossime 20 pagine
per l'unico momento
tutto per me

martedì 24 novembre 2009

_shhhhhhhhhh



un mese,

un mese dal post precedente,

un mese di silenzi rumorosi come feste di paese.

Abbastanza per essere sicuro di essere da solo

no forse no,

forse qualcuno ancora insiste

qualcuno ancora passa a leggere

parole senza peso

senza storia.

allora niet

aspettiamo ancora un poco.

domenica 25 ottobre 2009

_Sogni

inseguiamo i sogni
e quando li raggiungiamo ci accorgiamo di avere bisogno
di sognarne di nuovi.

non riusciamo spesso a capire
che i sogni sono tali
perchè tali li rendiamo noi

i sogno sono spesso poco più che
il nostro prossimo domani
ma non abbiamo il coraggio di affrontarli
e di realizzarli

i sogni possono essere i nostri
peggiori incubi

venerdì 23 ottobre 2009

_Mani


Guardo le mie mani .
Piccole per essere quelle di un uomo .
Piccole , ma nervose .
Adatte , forse , ai lavori manuali per la loro flessibilità.
Mani che mi sarebbe piaciuto usare di più.
Di più per guidare un chopper .
Di più per girare il volante di un hot rod.
Di più per alzare boccali di birra in compagnia.

Ho appena terminato la collaborazione con i miei amici , per la manifestazione Rombo di Tuono 2009 , e mi sono concentrato sulle mani e su quello che possono fare e che sono in grado di creare .
Ho girato poco tra gli stands , perché ho avuto poco tempo per fare il visitatore .
Ma , al mattino presto , quando la fiera era ancora chiusa al pubblico , ho potuto fare un giro a vedere quello che , l’eccellenza del nostro universo custom , è in grado di offrire.
E ho capito l’importanza delle mani .
In tutto quello che ho visto le mani sono protagoniste . Non i computer , le macchine a controllo numerico ; ma le mani.
Mani che piegano e tagliano metallo .
Mani che modellano lastre di alluminio e tubi di acciaio .
Mani asservite alla fantasia e all’estro di idee , nate improvvisamente nel buio di un garage o sul tavolo di un pub.
Mani che disegnano su fogli sporchi di grasso usando mozziconi di matite spuntate.
Mani che schizzano linee e curve , seguendo un sogno , una idea , una intuizione.
Mani che saldano , spazzolano , pulimentano , limano e fresano.
Mani che tagliano pellami e cuoio anonimi e le fanno diventare borse e selle.
Mani che verniciano , disegnano , areografano , pinstrippano .
Incollano foglie doro e con un fissità incredibile , tirano righe diritte e precise , come se a guidarle ci fosse un pantografo.

Mi sono stupito , di ciò che possono fare le mani , davanti a marmitte , serbatoi , telai ,asserviti alla volontà di chi deve seguire un percorso stilistico nato per caso .
E tutto questo , opera delle nostre mani , che molto spesso dimentichiamo , come inutili appendici.
Noi , colletti bianchi che le mani le usano come strumento di comunicazione.
Guardo le mie mani e le vorrei più capaci .
Le vorrei forti . In grado di accarezzare il volto di una donna e in grado di stringere bulloni e dadi
Le vorrei vedere passare dal grasso di un officina al profumo di un bagnoschiuma durante la doccia.
Le vorrei in grado di fare qualcosa . Di creare qualcosa , Di riappropriarsi della loro vera essenza . Il fare .
Le vorrei mettere in condizione di vederle protagoniste giorno per giorno.
Le vorrei capaci di dare forma ai miei desideri.
Guardo le mie mani . Inutili mani.
In grado di pigiare un bottone “chiamata “ di un cellulare o di saltellare sui tasti di una keyborad collegata ad un pc con fili e cavi più simili a flebo che a contatti.
Guardo le mie mani e gli chiedo aiuto .
Gli chiedo la possibilità di essere forti , senza essere grandi.
Gli chiedo la capacità di stringere mani e di chiudere abbracci ogni giorno di più.
Gli chiedo la disponibilità a cambiare , come voglio cambiare io .
Le mie mani , forse domani , vivranno nuova vita se io avrò il coraggio di viverla insieme a loro.

mercoledì 21 ottobre 2009

_Frasi celebri



una frase che ho letto di recente nel bagno dell'ufficio mi ha riportato alla mia giovinezza.
una cara ragazza che conoscevo un tempo, l'aveva fatta stampare sulla su t-shirt preferita.
la frase?
"fai che gli altri mi trovino come tu vorresti trovarmi".
la ragazza aveva una vita amorosa MOLTO attiva.

venerdì 16 ottobre 2009

_Rimedi antichi

di recente, parlando con un collega che si e' beccato non-so-cosa-ma-spero-non-sia-contagioso, ho avuto occasione di riflettere su quelli che normalmente tutti chiamano "i rimedi della nonna", ossia le cure semplici e genuine (e quasi sempre drammaticamente inefficaci) con cui da bambini venivamo regolarmente funestati al primo starnuto o anche solo a scopo preventivo, con l'arrivo dei primi freddi.
le cure della nonna cambiano da regione a regione e seguono gli usi e i costumi delle comunita' locali. c'e' chi usa le purghe, chi i ricostituenti, chi gli impacchi, chi le schifezze da mangiare e chi quelle da bere.
a casa dei miei genitori, per qualche insondabile mistero di natura, i rimedi della nonna avevano subìto un salto generazionale, diventando quindi i rimedi della mamma. si perche' era mia madre a somministrarci la Somma Cura, la Panacea che Ogni Male Puo' Guarire. le mie evidentemente sono state nonne atipiche.
da piccolo, il rimedio sommo era l'olio di fegato di merluzzo, aromatizzato, pensate un po' voi, all'arancia.
sono passati piu' di trenta anni, ma ancora me lo ricordo quel sapore. e quella consistenza collosa. e l'odore d'arancia che riempiva la stanza appena stappavi la bottiglia.
me lo davano quando stavo male, quando non magiavo, quando mangiavo troppo, quando stavo bene ma c'era qualche mio amico che si era ammalato e non si poteva rischiare il contagio. e sommamente me lo davano perche' ero gracile di costituzione.
adesso peso 104kg.
dico, vogliamo metterci un dosaggio massimo su questa roba?
crescendo, la panacea ha assunto forme e sapori decisamente piu' accettabili. dai 12 anni in su, forse spinta anche dalle pressioni del wwf che si opponeva allo scempio di merluzzi che la sua ipocondria causava ogni anno, mia madre si e' risolta ad adottare il latte-e-cognac.
latte e cognac, e' in grado di risolvere qualsiasi diavolo di malanno vi tocchi in sorte. mal di testa, raffreddori, febbri improvvise, imbarazzi di stomaco e su fino alle malattie piu' serie e rare: deficienze cardiache o coronariche, rare malformazioni ossee, disfunzioni del sistema linfatico, aids... non c'e' limite. davvero. tutto stava, secondo mia madre, a saper dosare gli ingredienti (che come in ogni rimedio-della-nonna, anzi della mamma, sono pochi e semplici) nella giusta misura: latte, cognac, zucchero.
la gravita' della malattia generava un aumento proporzionale sia della quantita' di cognac che della temperatura a cui la mefitica pozione andava somministrata e bevuta.
non ho mai capito se il rimedio fosse davvero efficace, ma di sicuro una tazza di quella roba, bevuta calda e con tanto zucchero, mi faceva fare di quelle dormite...
quando era periodo di influenze e tutti giravano con i fazzoletti in tasca e il naso che sembrava un rubinetto rotto, io ero l'unico ad andare a scuola con gli occhiali da sole, il passo incerto ed i sintomi del dopo-sbornia.
credo che la mia grande popolarità sia cominciata allora.
credo....
non ne sono certo....
ho come un vuoto di memoria...

mercoledì 14 ottobre 2009

_2010

si, lo so, siamo a ottobre e manca un casino di tempo. ma questo posto inizia ad essere frequentato da persone molto molto anziane e mio nonno mi diceva sempre che più invecchi e più ti sembra che il tempo voli, quindi ho pensato di giocare d'anticipo per rispetto alla vetustà ed ai capelli bianchi (anche di chi se li rade a zero).
finita la premessa (oh! a proposito, ditemi se devo usare un font più grande... le bifocali sono ok?) veniamo al succo. il superrally 2010 si farà in grecia. l'avevo già detto tempo fa, ma siccome non vorrei che la cosa cadesse nel dimenticatoio e che voi pensaste che sono uno tutto chiacchiere e distintivo ve la ripropongo.
qualcuno ha voglia di farsi un giro? se volete passiamo da terra per allungarla un po'.
una settimana all'aria aperta, mare, sole, moto... dai che la cosa vi attira....

sabato 10 ottobre 2009

_Cinquant'anni


Cinquant’anni .
Tra una settimana compio cinquant’anni. E sono tanti . Mezzo secolo . Più di metà di una vita .
Quand’ero piccolo , uno di cinquant’anni era un “uomo fatto” . Affermato , solido , affidabile , anziano.
Mio padre a cinquant’anni , era sempre in giacca e cravatta . Con i capelli corti e la divisa a destra .
Io non so cosa sono o meglio sono tante cose insieme.
Di certo so quello sono e che non sono :
Non ho figli e non mi mancano.
Ho viaggiato poco e conosciuto poche donne . Importanti , divertenti , appassionate , ma poche per la mia età.
Non ho un vestito grigio e non ho cravatte.
Non ho la familiare o la monovolume e nemmeno un paio di mocassini.
Sono ancora con la testa tra le nuvole . Dovrei fare il manager , ma sogno di fare il meccanico .
Sono combattuto , nell’età delle certezze , tra quello che devo fare e quello che mi piacerebbe fare.
Non ho costanza . Sono irrequieto e incostante . Sono un romantico.
Faccio un lavoro complicato , in mezzo a delle jene che non aspettano altro che tu cada per coprire le loro debolezze .
Non ho pazienza .Non sopporto la maleducazione e l’arroganza . Non sopporto l’ignoranza . Non quella culturale , quella comportamentale.
Ho l’armadio pieno di Jeans e canice a quadri . Compro ancora stivali e anfibi Red Wing .
Lavoro nella moda ma la schifo , come una ambiente di incompetenti e di venditori di fumo.
Vorrei avere più coraggio.
Vorrei avere meno paura.
Ho quattro pistole , tutte cariche e vicino al comodino . Leggo il giornale e spero che qualcuno mi entri in casa per potergli sparare . Per potergli insegnare che nessuno ha il diritto di usare violenza per rubare , per violentare , per uccidere.
Guido e ho una mazza da baseball dietro al sedile . Paura e adrenalina
La paura è la mia compagna . Paura del domani , delle incertezze , di perdere questo schifo di lavoro. Paura di non trovare la forza di reagire ancora una volta .
Ho una moglie . L’unico punto fermo della mia vita . Un porto sicuro . Tra le sue braccio chiudo gli occhi e sto bene e mi addormenterei senza problemi.
Ho cinquant’anni e un futuro oscuro . Ancora non mi arrendo al fatto che il tempo passa . E vado in palestra 5 volte la settimana e non parlo con nessuno ma vivo la competizione con quelli di vent’anni come una necessità . Anche quando non ho la forza continuo . Più pesi , più round , più fatica anche quando non è il fisico ad arrendersi ma la tua testa .La tua capacità di concentrazione.
Scrivo. Scrivo e leggo . Scrivo e leggo per me . E sogno .
Sogno come uno stupido una vita diversa . Un risveglio diverso . Un sonno diverso .
Ancora mi sveglio di notte e rimango sveglio , con la paura che qualcosa mi sia sfuggito . Che abbia dimenticato qualcosa .
Ogni tanto mi fermo a guardare nel bosco . Ascolto il silenzio che ho a casa . Chiudo gli occhi e mi concentro sul rumore del silenzio e vorrei volare .
Ho cinquant’anni e li festeggerò in mezzo a 500 persone che non lo sanno . Ma starò bene . Nel mio mondo . In un mondo fatto di moto , di benzina .
Un mondo che , nei secondi miei cinquant’anni , dovrà divenire protagonista e io in esso .
A cinquant’anni voglio provare a far vivere i miei sogni . E se non mi riuscirà , mi resterà la consapevolezza di averci provato . Forse non mi resterà niente . ma forse non ho mai avuto niente.
Ho cinquant’nni e voglio provare a vivere ancora.

venerdì 9 ottobre 2009

_Dubbio

harley davidson capo.... tecnologia.... questa e' tecnologia.... americana.... io conosce.....
sono un paio d'anni che tutte le mattine quando esco per andare al lavoro il tizio che chiede l'elemosina al semaforo mi apostrofa cosi'.
avra' 60 anni e non so da dove venga. zoppica leggermente e per aiutare la questua gira con una stampella che in realta' non gli serve.
dorme in un rifugio improvvisato dentro un capannone abbandonato da anni. ha una compagna e qualche volta li ho visti mangiare seduti sul prato vicino al semaforo e godersi la loro pausa pranzo.
e ride.
ride sempre.
ride quando io esco incazzato come un termosifone perche' non ho dormito per lo stress.
ride quando io sono cosi' stanco che mi aggrappo al manubrio come fosse un salvagente.
ride quando io sono talmente nervoso da saltare sulla sella se lui mi si avvicina di soppiatto, o mentre io rimugino sulla riunione che mi aspetta, sulle rate del mutuo, sugli obiettivi trimestrali da raggiungere. ride continuamente. e ogni sorriso gli frutta almeno un euro.
non ha niente e ride.
non ha niente e non mi ha mai fatto capire di invidiare me che ho tutto. tutto tranne il tempo di mangiare seduto sull'erba con la mia famiglia.
tutto tranne la voglia di sorridere sempre. ché a casa me lo hanno anche chiesto: perche' non ridi mai?

un dubbio: che mi abbiano fregato?

lunedì 5 ottobre 2009

_Message in the bottle




oggi 5 ottobre
mantenere la parola con me stesso di un post almeno a settimana
è sempre più difficile.
Mi sento sempre più come una bottiglia in preda alle onde
ha un messaggio dentro di se
i pesci la toccano con il muso 
ma se ne fregano di quel biglietto
e passano veloci 

oggi 5 ottobre
qui c'è guerra 
e non si faranno prigionieri

oggi 5 ottobre
40 km di moto 
e sono tornato sereno

oggi 5 ottobre
tutto il resto è fuffa

giovedì 1 ottobre 2009

_Matrioska


è fatta ,
i primi km con FW sono ormai passati
un viaggio strano
l'autostrada tra brescia e verona
sembrava scorrere come su uno schermo di cinema
poca aria a premere sul petto
vibrazioni il minimo sindacale
braccia medio basse
e poi il culo sul morbido
nemmeno un dolorino di schiena

e poi tutto nei grandi vani
niente a tracolla
niente messo malamente sotto le chiappe
insomam un bel viaggiare

il motore mi ricordava un pòoco lo shovel
ruvido e rumoroso
poco potente ma con un buon allungo

bhe un buon giretto
pian piano ci prenderò la mano
non è certo Esmeralda
la posizione di guida del softail è fantastica
è come farsi un trip d'erba
sballi anche solo a sedertici

la passione per le moto è come una matrioska
una pelle tira via l'altra
un cuore ne contiene sempre un altro
è inutile cercare il "vero"
ognuno "puzza" un pò di quello prima
e inpuzzolentirà un poco quello dopo

mercoledì 30 settembre 2009

_E non e' tutto

ti compri una ultra e ti senti un fighetto-bauscia. vai in giro solo di notte perche' hai paura che ti scambino per un notaio in pensione con la crisi di mezza eta' o che ti chiedano una consulenza fiscale quando ti fermi al semaforo. finche' non scopri che ci sono delle ultra piu' ultra della tua. proprio come e' successo a charro. quelle ultra-ultrissime, superaccessoriate, ipercromate, estrogenate.
e poi quando hai un'ultra che piu' ultra non si puo' vieni superato da una goldwing con 75megawatt di lampadine tutte intorno, il sidecar di lato e il carrellino portabagagli attaccato dietro (visto in francia. vedi foto).
e allora? questo vuol dire che al peggio non c'e' mai fine?
no.
significa solo che la moto e' bella perche' e' varia e perche' ci sono tanti modi di interpretarla. ognuno ha esigenze diverse e le risolve come meglio puo'.
c'e' chi ha moglie e figli preferisce prendersi un sidecar a due posti piuttosto che rinunciare alla gioia di andare in moto e c'e' chi preferisce tenere duro ancora un po' e sentire l'aria in faccia e le buche che ti si ripercuotono dritte dritte sul coccige.
niente pippe.
zero seghe mentali.
andiamo in moto che e' meglio. un recente studio dell'organizzazione mondiale della sanità dimostra che due ore a settimana in sella a una moto migliorano le prestazioni sessuali.
lo studio e' attendibile al 100%, perche' me lo sono appena inventato.

martedì 29 settembre 2009

_Plof






La goccia tanslucida
sospesa sul vuoto
si dondola piano
si sente sicura,
si stira si allunga
resiste ,
non vuole cadere


poi arriva un uccello
un picchio o un rondone,
con rapido frullo
si posa sul ramo
e la piccola goccia
vien giù
qui
sulla mia mano


ti appendi
resisti
ti stiri e sospiri,
poi qualcuno lontano
si muove sgraziato
e tutto il tuo mondo
ecco, è già rovesciato

domenica 27 settembre 2009

_Salpare


cioò che dritto appare
a volte storto diviene
una bella partenza
non significa un buon arrivo

il titanic
salpa al tramonto
il mare piatto come una tavola
nulla spiega
di ciò che l'attende

solo un pò più avanti

sabato 26 settembre 2009

_Momenti di gloria

1983. una foto che mio padre ha ripescato da chissa' quale cassetto, ritrae una leggenda del motociclismo in un raro attimo di relax.
quello a sinistra invece e' giacomo agostini.

venerdì 25 settembre 2009

_Quanta carne al fuoco

bentornato charro.
mi sembra di capire che il tuo ritorno in questo angolo polveroso della rete sia dovuto ad una serie di circostanze, alcune delle quali forse non completamente positive.
egoisticamente dico che mi fa piacere che tu sia tornato e, a quanto vedo, con un sacco di voglia di recuperare gli arretrati.
per me e' un piacere leggerti di nuovo.
questo posto l'hai creato tu e per quanto io ed altri abbiamo tentato di tenerlo vivo in tua assenza, e' ovvio che non potevamo riuscire fino in fondo nell'intento.
chi viene qui ci viene per leggere le tue pensate, le tue riflessioni e le tue cavolate. non quelle di altri.
quindi bentornato.

e adesso veniamo alle cose serie.
il rombo di tuono (a cui non partecipero' nonostante sia praticamente dietro casa mia) dovrebbe essere il 17 e 18 ottobre.
quindi penso che la cosa migliore da fare sia concedere a gigi un po' di respiro e presentarsi uniti, affamati e compatti a casa sua sabato 24 ottobre.
va da se che se per caso ho cannato le date bisogna rivedere il tutto.
qualcuno c'e'?
mica vorremo fargliela passare liscia, all'incauto tapino che ha osato invitare a casa propria mezza popolazione di internet?
io mi auguro solo:
1. che non piova, e
2. di trovare qualcuno che conosca l'indirizzo

_In riva al fosso


la birra scioglie la lingua
i bretzel salati e caldi ,parlano di terre lontane

seduto al tavolo del pub
lascio che i pensieri scorrano semplici ,mentre parlo con un'amica

e come l'acqua di un fosso, vedo la vita scorrermi davanti
e come l'acqua di un fosso,a volte è limpida,altre volte opaca e limacciosa

ma scorre,
e le parole servono a far alzare la nebbia,
a spiegare paesaggi prima nascosti,
e vedi:

non serve correre di notte sul fianco della collina
non serve fermarsi all'osteria lassù al passo
non serve il pane e salame
non serve guardare l'orizzonte nel buio della sera
non serve ascoltare il tichitac del motore caldo
non serve,

per essere se stessi
non servono gli altri

giovedì 24 settembre 2009

_Faneè

l'educazione
che brutta parola oggi , sa di vecchio stantio , sa di inutile.
scivolo nel traffico e macchine e scooter sciamano da siniostra e da destra
ralenti al semaforo rosso e dietro il camion ti si incolla come una sanguetta
cammini sul marciapiede e vieni urtato come fossi invisibile
e tutto questo avviene ogni giorno
per sette giorni all asettimana
per 30 giorni al mese (mese standard)

eppure non costa nulla prendersela con calma
sorridere alla cassiera che incazzata con il mondo sbaglia adarti il resto
scherzare con l'impiegato che dietro il vetro dell'anagrafe
si sente il comandante della Potiomkin

essere educati
era la logica conseguenza di essere cittadini
essere "per bene"
era un dovere cui noi con i grembiulini neri
ci sentivamo impegnati

essere educati
oggi non è di moda
non fa figo

forse per questo giro solo

mercoledì 23 settembre 2009

_Suegno


i sogni come l'amore
non possono essere 
narrati
perdono l'anima
quando scendono gocciolando 
sulla punta della lingua

i sogni come l'amore
possono imprigionarti
e non farti vivere

i sogni come l'amore
sono qualcosa di solo tuo
ricordatelo
mentre li vivi


_Charro è morto ,que viva Charro


" I post sono sempre autobiografici, è giusto così altrimenti non servono a nulla. Scriviamo sulle pagine del web per dire cose che vogliamo gli altri sappiano. Oppure per non farlo sapere a nessuno. E' il mio caso , voler tirare fuori ciò che ti rode, sicuro però che nessuno lo potrà sapere , per questo lo faccio qua.
E' la non comunicazione, l'anitesi dei vari blog forum, facebook e community che insozzano ormai le nostre caselle elettroniche. Siamo così pieni di social network da non vivere spesso più una vera social reality.
Ok , come ho già scritto, qui c'è abbastanza silenzio e vuoto per dire ciò che voglio dire senza ce nessuno sappia.
Charro è morto ,
ecchissenefrega direte voi (ma voi non ci siete, per cui non potrete dirlo) , però è morto.
Non ho più giubbotti di pelle, via i muscoli e l'aria da truce, non scrivo più poesie con scansioni improponibili, non frequento più l'antro di J.,non ho più amici eterni in giro per l'Italia, non ho più la ghisa di uno shovel sotto il culo, non bacio più la calda bocca del mio Jack nel mio garage.
In pratica non esisto più.
Questo ho pensato per parecchio tempo, ho pensato che Charro era stato messo in soffitta, era stato chiuso via, cancellato , e che tutta la mia vita era stata resettata, via la parte ludica e avanti con le cose serie.
Fatti non pugnette, pensavo.
E' andata vanti parecchio, concentrato sul lavoro , sull'immanente piuttosto che sui sogni.
Donne zero , piatto e calmo lì davanti , come un vecchio Big Jim, avevo la mutanda blu incorporata. Lavoro , lavoro e ancora lavoro.
E tutto quello che era il vecchio Charro era perdita di tempo, gioco da fare quando hai il culo caldo , quando tutto è tranquillo, non ora che c'è la guerra.
E la vita va avanti , il calendario si sfoglia come una vecchia margherita, giorno dopo giorno, e poi decido di vendere Esmeralda. Sì lo so l'ho fatto molte volte, lei era troppo stock per me, e nello stesso tempo era troppo..........,non so troppo harley forse.
Bella da far spavento , e piena di ricordi non tutti della strada .
Ora sapete anche che è arrivata FW, non ci conosciamo ancora, non mi aspetto altro che sia una poltrona frau su due ruote, ha un 1340 evo , gira basso e non ha quello strano fruscio del 1450,
vedremo. So solo che ci sto sopra seduto come sul cesso , le braccia medio basse :non mi si asciugherà più il sudore dell ascelle.
Va bene menefrego e torno a camminare, da solo per cazzi miei,io e la moto
tutto il resto è fuffa."
questo post era parcheggiato qui da qualche tempo,
non avevo voglia di pubblicarlo
poi qualche timido ritorno di "vecchi" amici mi ha fatto decidere.
la mamma degli stupidi è sempre in cinta
ma ho vouto bene davvero a quei quattro cinque che erano i Malhombres,
e sono così stupido
da volergliene ancora.
Gigi prepara la ciccia
che arrivo

_A bhe ..!!!!

non ti puoi distrarre un'attimo che , puff , gente che cambia tutto di se e chi si compra pure un'altra moto.
Finalmente , sto prendendo un pò di fiato. Anch'io ho cambiato lavoro , sono tornato vicino casa , ma la vita non è cambiata .
Mi sono concentrato di più su me stesso , su mia moglie ( unica vero punto fermo della mia vita ) e sui libri . Sono tornato a leggere più che scrivere e la cosa mi ha fatto bene.
é stato un periodo duro . Niente ferie . Niente moto ( come sempre la mia fissazione per i vecchi ferri mi fa idealizzare le cose , ma non mi fa girare !!!!) Tuttavia il mio Ironhead 76 it's ready. Motore nuovo , allestimento stock .
Speso tanto , ma nessun problema .
Ora devo ritrovare la voglia di accenderla e di andare . MI fate compagnia ?????
Voi che avete moto comode , perchè prima che faccia freddo vero , non mi venite a trovare. Ho un sacco di bistecche che aspettano stomaci dove parcheggiare .
E ritrovare gli amici , nel mio territorio , mi fa sentire meno stronzo.

Sto bene . Ho perso tutte le ansie e tutte le voglie . Ma sto bene.
A presto vecchi farabutti.

P.s.
per me due taglia L ...per il logo Mario già sai , l'avevamo nel cassetto.
Un abbraccio a tutti

martedì 22 settembre 2009

_Oggi



oggi a un semaforo mi sono accorto di avere dietro un altro motociclista che studiava con incredibile attenzione la mia moto. all'inizio mi ha fatto piacere che qualcuno la degnasse di attenzioni. diciamolo: aquilante non è esattamente una show-bike con il suo patchwork di stili messi assieme alla rinfusa.
poi dopo qualche minuto è subentrato lo stesso fastidio che provi quando uno ti fissa la donna. della serie: cazzo guardi!
e allora ho pensato a quanto sia buffo essere gelosi di tre quintali di ferraccio.
ma ho anche pensato che per quanto possa essere buffo e strano e' innegabilmente vero.
ed ho capito quel tale che, pur avendo un culo soltanto, ha deciso di tenersi in garage due moto. e' un po' come farsi un harem. o se preferite come avere sotto lo stesso tetto la moglie e l'amante. il sogno di ogni uomo.

sono tempi duri e io mi sento come dentro un frullatore o, come ha detto mia moglie di recente, dentro una centrifuga. un vero casino.
in realtà non voglio mollare questo posto, perche' mi piace ed e' una valvola di sfogo. ma mi faceva troppo male vederlo abbandonato a se stesso.
adesso che charro ha ripreso a scrivere e che sono tornati i primi commenti, e' venuta voglia anche a me di dire due fesserie.

in questi mesi ho dovuto ripensare la mia vita: decidere di cambiare città, inventarmi un nuovo lavoro, rivedere completamente il mio stile di vita. non e' stato facile e non e' ancora finita. non posso dire di essere fuori dal tunnel e francamente non penso nemmeno di intravedere la luce. pero' sto cercando di tenere duro. faro' di tutto per non vendere la moto, anche se quasi sicuramente subirà uno stop forzato quando a gennaio non potrò pagare l'assicurazione.

per il resto chissà. so solo di poter fare affidamento sulle persone a cui voglio bene. ce ne sono tante.

ha senso questo post? no, forse no. ma visto il mio stato d'animo e il mio disorientamento direi che rispecchia molto il modo in cui sono in questo momento. o forse volevo solo trovare il modo di dire che mi piacerebbe continuare a scrivere qui e che spero di farcela.

ah, mario: quando faccio 6 al superenalotto le faccio veramente le magliette di malavidas. offro io!

domenica 20 settembre 2009

_crisis


crisi ,crisi ,crisi.
Mi hanno detto che c'è la crisi,
che l'Italia è piena di famiglie che non arrivano a fine mese.
Bhe c'è un posto in cui tutto ciò non si avverte
una specie di serra 
dove evidentemente non arrivano 
tutti i problemi di cui ci parlano 
quotidianamente 
giornali e tv:
i concessionari di Harley.
E ancora di più quelle estensioni virtuali che sono 
i mercatini on-line
sì quelle tagboard 
dove tutti accorrono a vendere o comprare gli epigoni
del sogno americano.

li ho frequentati abbastanza ultimamente
avevo deciso di cambiare la mia Esmeralda
con una touring

ho trovato cifre molto alte,gonfiate.

Le harley tengono il prezzo si dice, ma molti pensano 
di avere un tesoro in garage.

Ho girato parecchio, ed alla fine ho trovato ,
una vecchia ultra.
Non mi entusiasma ma è rassicurante,
simpatica e paciosa ,
arriverà a giorni nel mio garage,
ho dovuto fare spazio, Esmeralda è rimasta,
lei è sempre bellissima .
 Un ragazzo era venuto  a prenderla, ha voluto farci un giro, il prezzo già concordato,
l'ho visto arrivare dopo dieci minuti ,giù dal ponte della tangenziale verso il parcheggio dove  aspettavo, i piedi spinti in avanti , le braccia alzate appeso all'alto ape,un rombo di tuono 
alle spalle,
si è fermato felice, ha detto "perfetta, la prendo",
gli ho detto "scendi , lascia stare, preferisco tenerla".

Ora saranno due a tenersi compagnia nel garage,
Esmeralda e Free Willie,
per ora risolvo così.

 



sabato 19 settembre 2009

_Ombra

ognuno di noi proietta un ombra
oscura icona 
di ciò che appariamo

non è men reale di quello che sono
contorno ,
confine,
 tra il me ed il mondo.

se spengo la luce 
quel segno scompare
ma solo alla vista,
lei
è lì sono sicuro,
mi aspetta sorniona
al primo chiarore 

così io ed el Charro, 
ho spento la luce soltanto per poco
e lui è sembrato svanire 
sfumare, morire.

ma lui era là
ed ora che il sole 
sta di nuovo sorgendo
quel segno riappare

e se il sole è cambiato 
non cambierà l'ombra 
che lenta si allunga
fin laggiù
 dove
i sogni evaporano



venerdì 18 settembre 2009

_delusione


la delusione fa male
fa ancora più male se chi ti delude è colui che ami
ci sono molti tipi di delusione
quello di chi ti insulta
perchè non sei come lui/lei pensava
è la peggiore
perchè noi siamo ciò che siamo
ma tendiamo ad essere
ciò che l'altro ama
e se l'altro ti graffia il volto
se l'altro non ama ciò che sei o fai
se l'altro non comprende chi sei
allora la delusione è duplice
verso colui che delude
e verso te stesso
che ti hai deluso
pensieri complicati e contorti
perchè tornare a scrivere
è doloroso
anche quando ne senti
la necessità

giovedì 3 settembre 2009

_Mollo tutto

durante queste vacanze ho rinunciato a parecchie cose per capire, come detto nel mio post precedente, quanta zavorra avessi attorno.
alcune cose mi sono mancate. altre no.
e mi sono accorto che sto facendo tantissima fatica a ricominciare a scrivere, qui come su altri siti che ero solito frequentare. non ho piu' scritto una virgola su Strange Life, ne' sul mio blog personale.
penso che mi prendero' una pausa da malavidas. non per cattiveria, e' solo che mi rendo conto di non avere molto da dire in questo momento. e le poche cose che ho per la testa francamente non interesserebbero nessuno.
ho anche deciso di chiudere il mio blog, dopo quasi 3 anni. e per gli stessi motivi.
spero che prima o poi le cose tornino alla normalita', che ci si possa rivedere davanti ad una birra e ad una bisteccona da 3kg, a parlare di tutto e di niente, a dire scemenze e sognare viaggi o fare progetti.
ma realisticamente penso che mi ci vorra' un bel po' di tempo per tornare a tutto questo. spero che questo intervallo si possa misurare in mesi e non in anni, ma nel frattempo....
...passo e chiudo... forse... almeno finche' non sento di nuovo il bisogno di scrivere qualcosa.
baci baci

giovedì 30 luglio 2009

_Si va in vacanza

si va in vacanza gente. ci si rivede a settembre.
non sono stato molto presente a luglio. mi sono dedicato ad altro: cambiare casa, rivedere il mio stile di vita, cercarmi un lavoro...
ho capito che nella mia vita c'era un sacco di zavorra. ho buttato tutto alle ortiche e mi sono rimaste attaccate alle mani poche cose: la famiglia, gli amici, la moto e poco altro.
e mi sono reso conto che e' tutto quello che mi serve.

buone vacanze

domenica 5 luglio 2009

_Upcicling

UPcicling
e no recicling

stiamo scivolando inesorabilmente
verso la mania del riciclaggio
ce lo stanno inculcando in tutti i modi
tanto che abbiamo tutti l'idea che sia una cosa giusta
che sia un nostro dovere
riciclare
separiamo come forsennati plastica da legno
cartone da bucce di banana
e siamo convinti che sia una
battaglia santa

E a nessuno viene in mente che basterebbe
non produrre rifiuti
non gettare via un maglione dopo nemmeno una stagione
non pretendere macchine che hanno
la massa di un incrociatore della querra di indipendenza

basterebeb non farlo
per non rendere neccessaria la corsa al riciclo.

RIPARARE
questo è un modo sano di affrontare il futuro
dovremmo imparare a riparare
ma oggi non lo fa più nessuno

e guardate
non solo non lo fa più chi utilizza il prodotto
e appena cede
viene immediatamente sostitutio
ma non c'è più nememno chi
ripara le cose professioanlmente-

Ma come dirà qualcuno,
io porto la mia Harley dal meccanico per la riparazione
io porto il mio tv al plasma dall'elettrotecnico per riparararla

charro
maccheccazzodiciù'

no
nessuno di questi signori
ripara un beneamato cazzo
lui sostituisce
smonta blocchi di materia
e li sostituisce con altri nuovi
non c'è intelleigenza
non c'è arte
non c'è anima in tutto ciò

torniamo a riparare le cose
curiamole
perchè sulla loro superfice
si sedimentano strati di emozioni e ricordi
ed un oggetto è oggi
la sommatoria
di ciò che è stato per tutti coloro che l'hanno
usato
prima di noi

Siamo solo un pezzo della vita
di ricordi solidificati

sabato 4 luglio 2009

_Una nuova speranza


prendo in prestito il sottotitolo del primo episodio della trilogia di guerre stellari (quella originale) per segnare una probabile svolta epocale nei guai meccanici che mi hanno perseguitato da un mese a questa parte.
stamattina mi sono alzato di buon ora e sono andato da moto & moto in via gallarate, per chiedere un secondo parere e ottenendo come solo risultato di sentirmi dire come al solito che non ci capiva niente e che poteva essere questo, o forse era quello, ma che non mi poteva aiutare...
sono tornato a casa scoraggiato e un po' incavolato e più per noia che per altro ho deciso (dopo l'errore dell'olio del cambio) di cambiare davvero l'olio motore.
non so perché ma mi continuavano a ronzare nella testa le parole che il mio pediatra disse a mia madre: "si ricordi signora che il miglior medico di un bambino e' la madre, perché nessuno lo conosce come la madre".
e io un po' mamma della mia moto mi ci sento, perché ne abbiamo passate parecchie assieme e ci conosciamo piuttosto bene.. e, insomma, la storia dell'olio non mi andava giù.
per farla breve, mi metto all'opera con la mia bella bussola, svito il tappo (quello giusto stavolta), faccio spurgare e rimetto il castrol 20-50 che avevo comprato.
ripulisco tutto, sistemo e resto li a guardare la moto.
il castrol a vederlo ha una consistenza e un colore cosi' diversi dall'olio che avevo prima che ho quasi paura a mettere in moto.
un po' timoroso giro il selettore e premo lo start, ripetendomi che tanto peggio di cosi' non posso fare.
e succede.
la moto parte al primo colpo e la spia dell'olio manco ci pensa ad accendersi.
aspetto un po' facendo girare la moto al minimo e tenendo d'occhio la spia. niente.
corro in casa e raccatto casco e documenti e parto per un giro di prova.
sono le due e fa un caldo pazzesco e in giro ci sono solo io.
le provo tutte: tiro le marce, vado piano, vado forte, mi fermo, riparto... e continuo a girare per qualche altro chilometro... finché si accende la spia.
ma stavolta è quella della riserva.
torno a casa.
non so se sia davvero tutto risolto, ma stasera torno a fare un altro giro... chissà...

martedì 23 giugno 2009

_Help


Ognuno di noi affoga ogni giorno

in mille rivoli di dolore e schifo

in mille compromessi e poche vittorie

ognuno affoga in stanche ore quotidiane

ma qusto si può sopportare

ognuno di noi ne porta il carico senza accorgersene quasi

versando una rada lacrima solo al mattino

in quella striscia di vita che separa il sogno dall'alba

ognuno di noi

senza infamia e senza lode

solo in quanto uomini

ma quando ad affogare sono gli altri

l'orrore

tinge di notte le nostre iridi

la malincona ci prende

vorremmo salvare gli altri noi che salvezza non cerchiamo più

gli altri

gli amici , i compagni gli amori

e ci fa male saperli in difficoltà

l'u0omo non è nulla senza amici

solo carne sangue e budella

salvare gli amici non è facile

forse perchè loro non vogliono farsi salvare?

giovedì 18 giugno 2009

_Girogirotondo


girogirotondo
quanto è bello il mondo
quanto è bella la terra
tutti giù per terra.....
quante volte ho snocciolato queste parole
da bambino
erano il mantra con cui si entrava
in sintonia con altri ragazzini
lo ripetevi all'infinito tenendo per mano coetanei
che in quel momento erano il tuo mondo
lo riptevi fino a quando
tu eri loro e loro te
fino a che non iniziava il viaggio.
dopo più di 40 anni
di nuovo a fare girotondo
un sms a un vecchio amico ingiustamente abbandonato
un sms ad uno che hai amato a pelle e da cui sei fuggito
un sms ad uno che è la tua buona coscienza
un sms ad una che è stato il tuo più grande amore
un sms,
ed un altro ed un altro ancora
sms come mani che stringono altre mani
e il peso del tuo corpo che gira piano
girogirotondo.........
voglio giocare ancora
se lo volete voi

_Diagnosi

beh, finalmente abbiamo una diagnosi.
non e' detto che sia definitiva e corretta ma combacia tutto.
la cura dell'olio non ha funzionato, purtroppo, anche se e' servita a far fare quattro risate al magni.
mi spiego meglio...
ero molto frustrato perche' convinto di non avere le bussole necessarie a svitare il bullone di spurgo dell'olio, quando verso le 4 del mattino di ieri mi sono svegliato con la certezza assoluta di chi improvvisamente RICORDA di avere una bussola da 5/8 tra i propri attrezzi. Se non vi siete mai svegliati pensando "ma io una bussola da 5/8 ce l'ho" non potete capire.
al mattino quando mi sono messo al lavoro ero contento come un pupo.
metto una vaschetta sotto il punto di spurgo, prendo la mia bella bussolotta e.... mi accorgo che il cricchetto ha un attacco da 1/4 mentre la bussola ha la femmina da 3/8. 'azz.... vabbe' non ci perdiamo in dettagli: salto in macchina e in un secondo sono al brico a prendere un raccordo da 1/4 a 3/8.
torno, stappo il serbatoio dell'olio, svito il bullone, e subito capisco che c'e' qualcosa che non va.
l'olio che esce ha un colore strano... ma che roba mi ha messo il magni... e poi... porco cane quanto e' poco.... per forza la spia segnava poca pressione... ma come e' possibile che l'astina mi dicesse che il serbatoio era quasi pieno????
mentre penso tutte queste belle cose, l'olio finisce di spurgare e io mi accingo a rimettere a posto il bullone, con una certa difficolta' visto che e' unto.
chiudo tutto usando una brugola e con orrore mi accorgo che il livello dell'olio e' lo stesso di prima.
i piu' accorti di voi avranno forse capito che invece di togliere l'olio motore, ho tolto quello del cambio.
poco male. telefonatina al magni, che si fa la sua bella risata e mi spiega dove sia lo spurgo dell'olio motore. ops....
e gia' che ci siamo mi dice anche che si e' informato e forse ha capito di che cosa si tratta.
passo da lui per prendere un litro di olio motore per il rimpiazzo e mi spiega che molto probabilmente sono i pattini.
al che io faccio garbatamente notare che il mio modello monta delle normalissime ruote e non dei pattini e il danielun, dopo aver contato fino a venti ed aver faticosamente posato la chiave da 2 pollici che ha in mano mi spiega che i "pattini" sono gli arnesi su cui scorre la primaria. potrebbero essersi consumati e questo causerebbe il rumore e l'andatura leggermente saltellante e tutta l'altra sfilza di sintomi gia' ampiamente descritta.
ci lasciamo con una doppia promessa: lui mi promette di farmi sapere i costi dell'intervento e io gli prometto di non usare piu' una chiave inglese per i prossimi 22 anni.
ovviamente io mento.
torno a casa per rimettere l'olio nel cambio e mi accorgo che per svitare il tappino serve una brugola da 3/8, che non ho.
poco male: internet, google, e trovo subito un rivenditore che ha attrezzi in pollici. dieci minuti e sono di nuovo per strada, compro la mia brugola e gia' che ci sono anche una bussola da 1/2 pollice.
torno a casa, faccio il pieno d'olio al cambio e con la bussola da 1/2 do una bella stretta ai bulloni dei collettori degli scarichi che si erano allentati parecchio.
tutto sommato una giornata divertente.
ho imparato qualcosa di nuovo sulla mia moto, cose che probabilmente sa anche un bambino di 4 anni, ma che importa.
mi sono divertito a sistemare qualcosa che comunque andava sistemato e, cosa piu' importante, finalmente ho una diagnosi per il mio problema.
come dicevo all'inizio, non e' detto che sia definitiva e corretta, ma almeno possiamo iniziare a controllare qualcosa....

martedì 16 giugno 2009

_Quizzone/2

beh, in realtà non so ancora chi abbia vinto dando la risposta giusta, però ho deciso che procederò per piccoli passi e per tentativi.
per un motivo che non mi so spiegare in questi giorni il magni e' stranamente assente, distaccato e poco incline a cercare di capire che tipo di problema io possa avere, quindi devo arrangiarmi, almeno inizialmente.
comincerò seguendo il consiglio di ghost, perché tanto un cambio olio costa poco e alla fin-fine dopo 5mila km ci sta anche bene. quindi oggi ho comprato un olietto sintetico e in settimana mi attrezzo per fare il cambio.
poi se non dovesse migliorare (francamente non mi faccio molte illusioni ché in questo tempo la sfiga mi sta veramente martellando! più che una Malavida, esta es una Malasuerte hermanos!!) procederò con la cura charro, ovviamente contattando un apposito meccanico.
e se nemmeno questo dovesse andare, allora bisogna mettere proprio mano al motore, controllare il contralbero (il mio è il famigerato 88B), verificare la compressione (a occhio sembra ok ma....) smontare, e rimontare.
e siccome è una robina che costa soldi e io sono disoccupato e, come diceva totò "non sono mica fiaschi che si abbottano!", per lo step 3 dovrò necessariamente aspettare di aver trovato lavoro. e per come butta di questi tempi cari miei.... se ne riparla a natale! :(

concludo dicendo che anche se non so per certo dove sia il guasto, charro e ghost sono vincitori ex aequo.
vi devo una birra. spero di potermi sdebitare presto.
grazie per i consigli, ho DAVVERO apprezzato molto.
ciao
filippo

venerdì 12 giugno 2009

_Politichese

ultimamente leggendo i resoconti politici ho un poco la stessa sensazione
di quanddo guardo certi programmi tv:
mi faccio sempre la stessa odmanda
ma la gente è stupida o ci fa?

Non amo il qualunquismo , lo trovo più distrutivo della bomba atomica
e non credo che tutt al politica
sia merda
credo che ce l afacciano passare come tale.

visita del Colonnello Gheddafi a Roma
come al solito levate di scudi pro o contro
e nessuno afermarsi ad ascoltare
perchè tutti avrebebro il diritto di essere ascoltati.

l'analisi sarebbe troppo lunga,
e considerando che la faccio a me stesso ,probabilmente inutile.
però un paio di cose vanno dette
una contro il leader libico:
il colonialismo italo fascista se ha portato delle grandi violenze
e problemi in Libia
è stato anche fonte di investimenti importanti
investimenti che hanno modernizzato una grande area,
bonifiche
fattorie modello
strade e ponti
porti moderni
insomma
le basi di qualcosa che poi sarebe stato il futuro stato libico
la stessa impostazione degli uffici amministrativiè targata Italia.
non si può gettare tutto alle ortiche in nome di un nemico che nemico poi non lo è stato.

un colpo a favore del buon Gheddafi
il terrorismo può essere giustificato,
sì nel momento in cui si raggiunge il potere e si va a governare
allora diventa Resistenza e orgoglio nazionale,
la Libia ha combattuto con le armi che aveva così come tal Ciro Menotti durante il nostro risorgimento,
ma l'elenco sarebeb ancora lungo
Garibaldi era un guerrigliero
Mazzini un pericoloso terrorista alla stregua di Bil Laden

Ecco bisogna sempre contestualizzare gli eventi e le idee
perchè oggi siamo noi domani saremo i nostri avversari,

il pareggio è solo temporaneo
la partita del pro e contro potrebbe andare avanti all'infinito
ma non ci sarà mai un'egemonia certa
mettiamocelo bene in testa

impariamo ad ascoltare e il mondo vivrà meglio

martedì 9 giugno 2009

_Quizzone

allora. un tizio (diamogli un nome di fantasia.... che ne so... filippo, toh) accende la moto e parte.
dopo un po' si accende la spia dell'olio, ma l'olio c'e' e circola bene.
dopo un altro po' si inizia a sentire un rumore metallico (cla-clang, cla-clang, cla-clang...) dal lato sinistro della moto (zona primaria frizione).
la primaria e' tesa al punto giusto, quindi il rumore non e' della catena che sbatacchia.
la frizione e' ok, appena sostituita.
i pistoni lavorano a dovere.
non c'e' perdita di prestazioni, solo l'andatura risulta un po' meno fluida del solito e leggermente a scatti, ma e' appena percettibile e se ne accorge solo il nostro tizio-filippo che conosce bene la moto e sa come si comporta. un meccanico non si accorgerebbe di nulla.
sia il rumore che il problema alla spia dell'olio vanno e vengono, senza alcun collegamento con regime di giri o velocita'.
appena la moto si avvia, la spia resta accesa per un po', come se l'olio ci mettesse piu' del solito ad entrare in pressione.
in fase di rilascio la spia tende a lampeggiare, ma non sempre.
se si aspetta che la moto si scaldi, la si spegne e la si riaccende, la spia si spegne subito come da manuale.

ecco, avete tutti gli elementi. ah, dimenticavo: interrogato in merito il magni ha detto che una roba del genere non l'ha mai sentita in 35 anni di onorata carriera.

per il fantastico montepremi di una (1) birra mi sapete dire:

dove ca##o sta il problema? avete 1 settimana di tempo.

giovedì 4 giugno 2009

_Fin



anni di amore
sfumati nella luce
di un pomeriggio
di un tramonto calante
su montagne di lenzuola e coperte
sfatte

una carezza si adagia piano
su una pelle
che ho visto più giovane

quella panchina resterà vuota
fino alla prossima
vita

_Bilancio

sono cosi' tante le cose da dire che davvero non saprei da che parte cominciare.
credo che malavidas si meriti qualcosa un più di un banale resoconto, quindi cercherò di condividere con voi soprattutto le mie impressioni e riflessioni.

il viaggio
stupendo. lungo ma non faticoso. le strade sono bellissime e andando a nord hai tempo di renderti conto di come cambi il paesaggio. si passa dalla nostra italia, alle alpi svizzere e poi le pianure e le foreste in germania, con la strada che sembra un nastro bianco che segue docilmente il paesaggio invece di violentarlo e si inerpica per colline e valli facendo curve meravilgiose. poi c'e' la danimarca, con il vento che non smette mai di soffiare, i ponti terrificanti e belli al tempo stesso. la danimarca che passa in un istante e prima di rendertene conto sei in svezia. e li tutto cambia. cambiano le distanze e le proporzioni. tutto e' più grande, quasi dilatato. non ci sono stazioni di servizio lungo le autostrade e per fare benzina devi uscire. l'equivalente delle nostre stazioni di servizio sono dei piccoli "centri" in cui di solito trovi tutto: ristorante, benzina, hotel e un piccolo spaccio. tutto moderno e bello, ma capisci che e' diversa la cultura che ci sta dietro. capisci che sono posti fatti per chi magari si deve fermare in mezzo al niente e restarci un giorno o due. e li di niente ce ne e' parecchio.
poi stoccolma, grande città simile a tutte le grandi città. bella e pulita.
traghetto.
finlandia.
la prima cosa che ho fatto, appena mi sono reso conto del paesaggio, della zona, dell'aria e' stato accostare, spegnere il motore, tirare fuori il cellulare e scrivere a elena "ho trovato il posto dove voglio essere seppellito".
l'aria profuma di resina di pino e praticamente non ci sono autostrade, perche' il traffico non esiste. si spostano lungo arterie che somigliano alle nostre statali degli anni '60, sia per larghezza (una corsia per ogni senso di marcia) che per traffico (vuuum..... silenzio..... e poi dopo qualche minuto ri-vuuum...).
le distanze sono ancora più esasperate che non in svezia e ti rendi conto che il "niente" è ancora di più, ed e' bellissimo andarsene in moto sotto quel cielo azzurro intenso, da cui il sole non sparisce mai, con l'odore di legno e di sottobosco nel naso e quelle strade dritte e infinite che ti si allungano davanti.
e allora ti scordi tutto: la fatica, i guasti, il motore che fa i capricci, il lavoro, l'ufficio, i problemi. e senti che sei più vicino a te stesso, ai tuoi affetti, a quello in cui credi.

il raduno
indescrivibile. non ho vissuto woodstock ma penso non debba essere stato molto diverso. la cosa che mi ha colpito di più e' stato l'approccio "anything goes", tutto va bene. tra gente che faceva il bagno nuda nel fiume; gente che dormiva per terra, che si accasciava sulla prima sedia che trovava o si lasciava ciondolare sui divani della sala del dopo-sbronza; gente che passava la notte ad accendere la moto, dare gas e poi spegnerla di nuovo, come per dire "ci sono anche io e posso fare un sacco di casino", e chi invece alle 9 era già in branda con la ragazza e tutti li a sentire gemiti e ansimi, ma sensa risatine idiote o dar-di-gomito, solo cosi' come fosse una cosa normale. c'è chi arrivava a colazione distrutto di sonno, posava il piatto con la roba da mangiare e decideva di farsi un pisolo sul pavimento della tenda refettorio; chi mangiava ciambelle fritte ripiene di carne, uova, salsicce e polpette alle 8 di mattina e chi si presentava con i colori da MC cattivo-cattivissimo e poi mangiava a stento uno yoghurt magro per tenere la linea. alcuni facevano amicizia con tutti, altri se ne stavano per i fatti loro. c'erano i superorganizzati con moto accessoriatissime e tende dotate di ogni comfort e a fianco trovavi quelli che si accontentavano di un sacco a pelo e una coperta, legati alla meglio su un rigido anni '60. c'erano gli shovel, i pan, gli evo e via su fino a 96 c.i. a sei marce, e poi ancora rat bike, trikes, sidecar... tutti assieme in una babele di rombi e di lingue, in un miscuglio di stili, epoche e filosofie di vita.
la cosa che più mi ha colpito è questa: l'assoluta e totale rilassatezza. 
diciamolo, se vai ad un raduno HOG o a qualsiasi altro raduno semi-ufficiale qui da noi, difficilmente trovi la stessa atmosfera. noi italiani tendiamo ad essere sempre un po' infighettati.
qui ho capito perche' ci sia gente che ogni anno è disposta a sobbarcarsi migliaia di km per andare al super-rally.
e poi bella la musica, buono il cibo e stupendo il posto.
la gente è stata cordiale e tollerante e la polizia (molto presente e VI GARANTISCO con un forte potere deterrente perche' non ho visto un poliziotto più basso di 1 e 90 e che pesasse meno di 130kg) non ha rotto le scatole inutilmente, come spesso sanno fare gli agenti di casa nostra.

le sensazioni
da questo viaggio ho portato a casa tante cose. tra le più preziose ci sono forse il tempo passato con me stesso, a riflettere e rimuginare su tutto e (per strano che possa sembrare) a ritrovare un equilibrio col Padre Eterno; i guai che mi sono capitati e la scelta di non mollare, continuare e arrivare a scoprire questo posto fantastico; le chiacchiere fatte con perfetti sconosciuti, i consigli ricevuti e dati per il puro gusto di farlo e senza aspettarsi nulla in cambio; il piacere di fumarsi mezzo toscano dopo ogni pasto, seduto al tavolo e senza sentirsi un criminale di guerra.
e' stata un'esperienza talmente coinvolgente che ieri sera quando ho rivisto le strade della mia città mi sembrava tutto irreale, impossibile, tutto finto. non credevo quasi di poter essere a casa.
non voglio far finta che sia stata un'avventura, perche' sono sempre stato in mezzo alla civilta'.
e non voglio caricare questa esperienza di tinte epiche o drammatiche che decisamente non sono nelle mie corde.

e' stato bello. tutto qui.
e ripartirei domani

sabato 30 maggio 2009

_No foto

scusate ma non trovo immagini adeguate.
un primo resoconto del viaggio, per ora molto positivo.
ho avuto qualche guaio tecnico (sensore dell'olio bruciato che mi ha gettato nel panico e frizione che ha iniziato a farmi saltellare come un grillo perche' si e' deformato chissacosa chissadove e a stoccolma me la sono fatta registrare ma tornato in italia... se ce la faccio... devo farla vedere al danielun) ma a parte questo tutto ok.
le autostrade tedesche sono fantastiche e organizzatissime, proprio come ci si aspetta dai tedeschi. appena passato il confine con la danimarca invece capisci che sei in un altro mondo e la sensazione aumenta quanto piu' vai a nord.
in svezia mi sono trovato quasi in riserva alle dieci di sera con la frizione che mi faceva impazzire, stanco come un salmone che ha risalito la corrente e in mezzo al nulla. le autostrade in svezia sono prive di qualsiasi cosa e, cosa che ho scoperto solo dopo 300km, tutte le stazioni di servizio sono fuori dall'autostrada: comodo vero?
beh, mi fermo qui. questo non voleva essere un vero resoconto. cerchero' di scrivere qualcosa di meglio quando torno.
vi dico solo che la finlandia e' fantastica. ho gia' detto a mia moglie che voglio essere sepolto qui.
se non ci siete mai stati, vale davvero la pena. se e' in moto, meglio :)
ci si sente quando rientro

venerdì 29 maggio 2009

_ Pagine bianche

l'amicizia è come l'amore
anzi peggio
di questo non ha le ventate ormonali
che ne ravvivano le stanche bragia

ma come l'amore
arriva all'improvviso e poche volte nella vita
sei lì per caziz tuoi e "pac"
ti innamori
o ti "inamici"
in effetti esiste il verbo innammorarsi
ma nessun sillogismo per "diventare amico",
forse perchè la parola AMICO
ha sempre avuto un significato enorme per gli uomini .

Non credo di avere avuto molti amici
sicuramente pochissimi lo sono stati per me,
troppo costoso esserlo in termini emozionali.

Ho rifiutato alcuni "amici" perchè ho chiesto loro troppo
ho rifiutato alcuni "amici" perchè volevo
condividere con loro cose che loro non sapevano nemmeno di avere
ho rifiutato alcuni "amici" perchè ho visto più lontano di loro
o forse solo perchè sono stato
cieco
stolto
e frettoloso

I veri amici non si possono perdere
nel bene e nel male
restano così
sospesi nella nostra vita
non capita spesso sapete?
tre quattro volte al massimo se sei fortunato

i miei hanno già un nome
che mi ci arrabbi o no
resteranno tali per me
per tutta la vita

oltre i fifty non ho più voglia di pagine bianche

giovedì 28 maggio 2009

PANSHOVEL 69


Questo è il mio panshovel .
Contradditorio fra il passato e il presente.
Fine di uno sogno e inizio di un ‘altro.
Conserva particolari come voler a tutti costi non dimenticare il passato .
Un passato che se ne fregava delle moto allora come oggi.
Non erano le moto che interessavano , erano le persone che gravitavano intorno.
Erano quelle che davano un senso e un valore al significato CHOPPER.
E’ in vendita come le altre . Perché non c’è atmosfera e perché sono insoddisfatto .
Mi fa piacere che Mario si ricordi di Gigi e di Kermitt e mi piacerebbe strappare queste pagine vuote dove nessuno ha scritto più nulla e provare a riscriverne altre .
La solitudine è una compagna oramai , della mia vita , ma unita ad altre solitudini , diventerebbe anche piacevole…