Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




domenica 26 aprile 2009

_Gocciolando






lenta
gocciola la domenica
dietro i vetri
di casa mia


fuori sta piovendo
lacrime di quotidianetà
bagnano la mia anima


non ho abbastanza
coraggio
per avere paura






giovedì 23 aprile 2009

_Raggio di sole


di nuovo bambino
di nuovo il moccolo al naso
di nuovo sorpreso del mondo che accade

pensavo l'avessi passato
che il bianco del pelo
il cuore m'avesse strappato.

e poi basta
un dolce sorriso di donna
ti guarda
ti squarcia
ti lascia nudo sul culo del mondo

non chiede
non ringhia
non picchia coi piedi urlando l'offesa

sorride
allunga una mano
graffiando il mio volto
in lenta carezza
un raggio di sole
in tanta tristezza

_Giretto

roba che a guardare la cartina sembra una passeggiata....
al contatore ufficiale mancano 35 giorni, 18 ore, 35 minuti e 35 secondi all'apertura dei cancelli. e se ci penso già mi fa male il didietro per i km che ancora devo fare.
...34...33...32...31...
:)

mercoledì 22 aprile 2009

_Mondo mappamondo

corri in moto
e fissi lo sguardo
sulla linea bianca
che parte dalla tua ruota

il mondo è troppo grande
e fa più comodo
fare le formiche su
un mappamondo
che alzare lo sguardo oltre i riser del cuore
con l'apeangher
mi riesci più facile
però


suerte



venerdì 17 aprile 2009

_FTW



a volte nella vita si sceglie la via più semplice,
trombi con una donna qualsiasi
per non fare la fatica di aspettare l'unica
compri una moto comodosa
per non fare la fatica di fare un giro sull'unica
abbracci chiunque
per non fare la fatica di seguire un amico
è sempre questione di fatica

ma non quella bella sana di chi si rompe la schiena sui campi
o in miniera
non quella più modaiola
di chi muove le ciapet sugli step
no è una fatica becera
una fatica che sa di noia di paura
una fatica che non ti fa sudare
ma un poco morire
quello sì.

ci pensavo mentre ero deciso a cambiare la moto
ma sì l'avevo detto tante volte
che era giunto il momento
trovato chi la ritirava
scelta la sostituta,
una gran bestia
che almeno avrei potuto usare
andando in giacca e cravatta giù nel mantovano

ogni giorno 200 km
pensavo che una bella poltrona frau sarebbe stata accettata
dai miei dischi intervertebrali.
E poi trovato un bellissimo casco con il bluetooth integrato,
già mi vedevo a fare riunioni fiume telefoniche
mentre sfilavo via su due ruote
lungo rettilinei infiniti,
io il mio Blackberry e la moto ,
che figo.
cazzo era fatta

detto fatto
decido di prendere Esmeralda per portarla in concessionaria,
la tiro fuori dal box,è più sporca del solito
mi appendo al manubrio come una scimmia
con le ascelle infiammate
premo il pulsante (il kick sarebbe stato più cool, ma tant'è)
il rombo riempie il corridoio
e mi spinge fuori lungo la rampa
e poi avanti fino alla statale

qualche km fino al concessionario
le palle ben shakerate dal motore
i soliti moscerini a pattinare
sui mie denti
e la pressione del vento sui lardominali.

l'insegna della concessionaria riempie l'orizzonte
già mi vedo in sella al pulmino
il motore borbotta basso
tossendo e sputacchiando
metto fuori la mano per avvisare della svolta
chi mi segue

clik
ed è un attimo....

tiro fuori il medio
scalo una marcia
e tiro dritto

fanculo al pulmino
meglio fare l'amore una sola volta
che scopare tutta la vita
suerte

mercoledì 15 aprile 2009

_Libri di moto

di recente mi sono divertito a leggere due libri che parlano dello stesso argomento. esperienza interessante.
l'argomento trattato e' il tentativo (molto poco riuscito per la verita') dell'ATF (una roba tipo FBI pero' specializzata in reati che riguardano il traffico di armi, tabacco e alcolici o roba simile) di infiltrarsi tra gli Hells Angels. l'obiettivo era quello di dimostrare che gli HA sono un'organizzazione criminale, dedita a traffici che piu' loschi non si puo' e particolarmente appassionati di armi, droga e sfruttamento della prostituzione.
in realta' alla fine gli agenti coinvolti sono riusciti a far incriminare qualcuno degli indagati per reati minori (tipo possesso di droga ad uso personale) ma non e' saltato fuori niente di serio e nessuno si e' fatto nemmeno un giorno di galera.
visto che i soldi spesi (una volta tanto) sono quelli dei contribuenti americani, possiamo permetterci il lusso di infischiarcene e concentrarci sui libri.

il primo che ho letto si chiama "no angel" ed e' la storia, scritta in prima persona, di jay dobyns, l'agente a capo dell'operazione.
il secondo libro invece ("running with the devil") e' un resoconto scritto da kerrie droban, una scrittrice che dopo aver intervistato tutti gli agenti coinvolti ci ha lasciato questo bel capolavoro.

andiamo con ordine.
il primo libro si legge anche. e' divertente e movimentato e la sola cosa fastidiosa e' l'evidente egocentrismo dell'autore-poliziotto che non fa che parlare di quanto lui sia un superuomo che lavora 25 o anche 26 ore al giorno, non mangia, non dorme, ferma le pallottole con i denti e tutto il solito teatrino da americano esaltato che ha visto troppi film di john wayne. se togliamo questa parte, direi che e' interessante e tutto sommato mi sento di consigliarlo. e' scritto rispettando lo slang piu' stretto, quindi non e' che sia proprio una passeggiata per chi come me ha imparato l'inglese studiando shakespeare e byron, pero' vale la pena fare lo sforzo.

il secondo invece e' una delle peggiori schifezze che abbia mai avuto il (dis)piacere di leggere.
in teoria la storia e' la stessa ma a leggerla quasi non si direbbe. l'autrice dimostra chiaramente di non capire un'acca di tutto quello che ruota attorno al mondo delle due ruote, lasciamo stare poi gli MC e compagnia bella. nel secondo libro gli HA vengono dipinti rispettando tutti i peggiori e piu' scontati stereotipi che da sempre girano sui bikers: gente che non vede mai la luce del giorno, che non ha un lavoro, che pensa solo a chi ammazzare domani. alcuni episodi, riportati in entrambi i libri, sembrano realistici e verosimili nel primo e totalmente assurdi nel secondo.

un esempio su tutti. per "velocizzare" il proprio passaggio da prospect a full patch i poliziotti decidono di inscenare l'omicidio di uno dei mongols. mettono assieme foto, un gilet con patch coperta di sangue e un sacco di altre prove costruite. le presentano al club e questi gli fanno pat-pat sulla schiena, gli dicono grazie ma di full-patch manco a parlarne se non dopo aver fatto tutto l'iter da prospect a portare birre, svuotare posacenere, parcheggiare moto ecc.
nel primo libro l'episodio e' raccontato esattamente cosi'.
nel secondo invece l'omicidio e' presentato come un rituale assolutamente obbligatorio per diventare full patch non solo degli HA ma di qualsiasi MC. saro' pure ignorante ma mi sembra un tantino poco verosimile.

in sostanza: non comprate "running with the devil". 
se avete tempo da buttare, leggete "no angel". 
se avete tempo da buttare ma non volete buttarlo, chiudete il libro, mettetelo sul comodino, spegnete la luce e vedete se riuscite a quagliare qualcosa con il/la vostro/a compagno/a di letto.
che fa anche bene alla circolazione.

martedì 7 aprile 2009

_Abiti e monaci

stamattina la giornata si preannunciava calda, quindi ho deciso di archiviare definitivamente la giacca pesante, che anche se sfoderata mi faceva caldo solo a vederla, e di mettere in produzione il giubbino estivo.
parto bello come il sole e, manco a dirlo, dopo 3 cm sono già in mezzo al traffico, intento a schivare macchine ed evitare tir.
in fondo a via ornato mi accodo ad un trenino di moto, scooter e motorette varie che se ne vanno allegramente a cavallo della mezzeria, evitando specchietti e sporgenze con la perizia del tomba dei tempi d'oro.
manco a farlo a posta, una delle macchine che viene in senso contrario è una volante dei carabinieri.
saremo una ventina di centauri, tutti in evidente contravvenzione del codice.
io chiudo la fila.
davanti a me ci sono scooter che peseranno dalle 5 alle 7 tonnellate e che hanno l'ingombro di uno scania.
ma i carabinieri manco li vedono.
puntano dritti verso di me.
col mio apehanger
gli scarichi aperti
il giubbino di pelle
il jet
gli occhiali neri
jeans e stivali
e mi fanno no-no col ditino.
e mi dicono no-no con capoccione.
e capisco che attraverso i vetri mi stanno rimproverando. qualcosa tipo "perché non vieni un po' più in mezzo..."
sto zitto. del resto hanno ragione loro.
ma mi domando, gli altri davanti a me assieme al completo fresco lana, alle scarpe scamosciate, alle cravatte di hermes, ai caschi modulari con il bluetooth e agli occhiali ultima moda con il gps integrato nella lente destra, hanno anche indossato il mantello dell'invisibilità?
...e poi dicono che l'abito non fa il monaco...

mercoledì 1 aprile 2009

_Oggi

oggi un ex-collega che non sentivo da tanto mi ha riportato indietro nel tempo di qualche anno, che visti gli avvenimenti recenti pesano come 3 secoli.
mi ha fatto piombare in un periodo in cui in azienda si poteva lavorare divertendosi ed il clima era costruttivo, piacevole e rilassato.
si correva, c'era tanto da fare, ma le maniche erano ben rimboccate sulle braccia di tutti. tatuati e non.
grande fausto.

precisazione: io sono quello in piedi senza cappello

_Aggiornamento

traghetto prenotato. partenza da stoccolma il 28 maggio, notte tra le onde, arrivo la mattina seguente in finlandia.
rientro previsto per lunedi 1 giugno con arrivo in svezia la mattina del 2.
mi aspettano a milano per la sera del 3.
mi viene da ridere già adesso....