Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 26 settembre 2008

_Il cilicio



a volte credo che mi piaccia farmi male,
come l’integralista che sotto i vestiti
ferisce le sue carni con un tragico cilicio.
e nel punirsi trova la forza per andare avanti .
fin da quando ero ragazzo ho sempre pensato
che il dovere venisse prima del piacere
e questa brutta abitudine
l’ho portata avanti per tanti anni
forse troppi
poi alcune brutte esperienze
alcuni brutte scoperte
mi hanno fatto morire e rinascere
come una fenice sui generis,
e piano piano
mi è sembrato di ritrovare
il piacere di godere per me stesso
di godere per cose semplici
insomma il piacere di vivere serenamente.
ma la vita è spesso
un inseguirsi di corsi e ricorsi storici
e i fogli del calendario
alla lunga si assomigliano tutti
e così di nuovo preso nella morsa del dovere
nell’incapacità di lasciarmi andare
di nuovo a glissare il piacere
di nuovo a ingobbirmi
a fissare un punto là davanti
come fosse un pallone da rugby
e tu dovessi prenderlo prima
che i mediani o i piloni
ti spezzino le costole
e allora il tuo mondo si fonde in quell’unico puntino
microscopico
quasi insignificante
ma per te diventa tutto
perché sei convinto che ogni distrazione
ogni cazzeggio
ti farebbe perdere l’equilibrio
e perdendo l’equilibrio
perderesti te stesso
ciò che sei
tutto ciò che sei
stupido uomo
che voleva farsi pupazzo

la ricreazione è finita
la campanella suona il ritorno
in classe

giovedì 25 settembre 2008

_Back to basics



oggi e' una di quelle giornate.
quelle giornate in cui sembra (sembra?!?!) che non te ne possa andare una dritta e la merda ti piove addosso un po' da tutte le parti.
e allora ti accorgi che hai bisogno di semplificare la tua vita, tagliare il tagliabile, via tutto quello che non serve.
ho deciso di farlo simbolicamente con questa foto. e' un po' che non parliamo piu' di moto da queste parti e forse serve un ritorno alle origini.
qui c'e' tutto quello che serve.
una moto.
nera.
essenziale.
senza fronzoli.
non una show-bike, ma una moto fatta per macinare kilometri.
oggi non ho voglia d'altro. ne' di voli pindarici, ne' di sogni, ne' di progetti.
oggi sto coi piedi per terra a guardarmi questa moto che, combinazione, somiglia tanto alla mia e che mi fa pensare a viaggi interminabili, con quella borsa enorme piena del poco che serve quando non hai zavorra attorno. pochi vestiti, un sacco a pelo e una dose opportuna di tabacco, poi il resto lo trovi per strada.
mi piace il contrasto tra il nero del night-train e il cromo della forcella springer e del manubrio.
l'ape-hanger ha uno stile pulito e essenziale, con i cavi ben nascosti all'interno. non c'e' niente di piu' di quello che serve.
e' una moto che puoi usare per un run da 1 settimana o per andare a comprare le sigarette all'angolo.

questa foto e' il simbolo del mio stato d'animo. oggi non ho davvero voglia di niente di troppo complicato. ho solo bisogno che arrivi domani, perche' so che domani sara' meglio. perche' domani spero di poter parlare ad una persona che con gli anni ho imparato ad amare come un fratello e che adesso (forse) ha bisogno di me.

troppo complicato da spiegare.
oggi non ne ho voglia.
oggi sono senza fronzoli.
senza orpelli.
e nero.

_Libertà

un petalo per volta cade
un sogno
un amore
una vita
e orbato di colori e profumi
resti ,gambo legnoso
rifiuto per altri
libero per te stesso


sera, la luna vernicia di lamè d’argento i contorni del mio sguardo ,il suono del mondo sbiadisce piano e la vita intorno a me scorre veloce, persone, come formiche impazzite ,costruiscono il nulla dei loro cuori ,pallide maschere corrono in preda a sogni che io non vedo più,
mi concentro per scendere
ma forse non serve, basta alzare lo sguardo,c’è sempre una stella al nostro nord.

lunedì 22 settembre 2008

_Ars amandi



argomento insolito: non si parla di moto, di viaggi o di meccanica. si parla di sesso.
qualche giorno fa una collega mi dice di essere stata invitata ad un aperitivo da una nota casa produttrice di preservativi. devono "spingere" un temporary shop che hanno aperto da poco e fanno promozione tra i giovani, nulla di strano.
il giorno dopo la stessa collega, un po' per scherzo e un po' per cortesia, riempie l'ufficio di gadget: creme, cremine, unguenti per massaggi "particolari" e lubrificanti di ogni genere e tipo.
a me che quando mi dicono "lubrificante" penso subito all'olio motore, tutto questo incremarsi di qua e ungersi di la' ha fatto venire in mente che al giorno d'oggi nemmeno il sesso si salva piu' dalla logica del profitto.
siccome lo slogan "far bene l'amore fa bene all'amore" non basta piu', adesso si sono inventati che far bene l'amore fa bene e basta. a tutto. alla pressione, allo stress, al colesterolo, alla sciatica, e chi piu' ne ha piu' ne metta.
per carita', nulla da eccepire. solo che parrebbe che per far bene l'amore adesso non basti piu' incontrare una controparte degna delle nostre attenzioni, corteggiarla, invitarla a cena, recitare dei versi a memoria guardandola negli occhi e cercare di passare al "dopocena". no. adesso serve un armamentario degno del massaggiatore della squadra olimpica di atletica: luquidi di ogni genere, anellini di plastica dagli usi inimmaginabili (uno me lo sono dovuto far spiegare due volte e confesso che ancora adesso non mi e' molto chiaro), creme che danno sensazioni di calore, altre che servono a rinfrescare, vibratori di ogni tipo e chissa' che altro.

ormai per una ragazza e' facilissimo capire se il suo cavaliere ha intenzioni bellicose: se si presenta all'appuntamento con una valigia stile commesso viaggiatore, allora vuole andare oltre il bacio della buonanotte, altrimenti ciccia.
non credo di essere un bacchettone, ma certe mode preconfezionate mi danno un po' fastidio. adesso va di moda spiattellare tutto in faccia a tutti. ho letto in rete di donne (giuro!) che tengono il calco in lattice del pisello del proprio partner in bella vista, pronte ad esibirlo in caso di visite di ospiti. ora, va bene la liberazione sessuale, ma siamo sicuri che tutto questo faccia veramente bene alla coppia? l'atto amoroso non dovrebbe restare una cosa intima, segreta, che genera complicita'? oppure e' giusto spiattellare tutto in pubblico, compresi i dettagli piu' minuziosi?

a me viene in mente "brave new world" di huxley, con le sue orge interminabili. che cosa succedera' quando passera' l'ubriacatura data da questa grande liberta' di costumi? torneremo a un puritanesimo stile inghilterra vittoriana (altrettanto poco auspicabile)? perche' siamo sempre condannati a oscillare tra due estremi, senza mai trovare un punto di equilibrio, anche in cose cosi' semplici e belle come l'amore?

...mi sfugge....

_L'eccezionalità della solitudine


respiro
respiri
le anime si intrecciano
facendosi dolore

sparirai nel mondo
o sarò io
a non esserci più

amicizia
amore
passione

non cambia il mio destino di loner

tocca farmene una ragione

venerdì 19 settembre 2008

_Vintagemania

Ok , come al solito si parla tanto del proprio ombelico ,si discute in punta di fioretto , si dice e non dice, si parla per aforismi e sillogi, bene bene bene.
Allora siccome è inutile discutere su scettri di comando su ruote di timone e roba similare , ed è inutile perché finche si guarda il serbatoio la moto non cammina.
Cambio marcia e parlo d’altro , senza minimalismi poetici , senza giri di verbali e mezze verità nascoste nelle parole.
Pensavo qualche giorno fa al grande ritorno dello stile retrò, all’affermarsi del vintage in tutto ciò che ci interessa e circonda. Elettro domestici , vestiti , auto e last but not least moto .
Ho incrociato ieri una Guzzi V7 nuova, stesso serbatoio di quella che mi faceva impazzire a vent’anni, stessa architettura di motore, e tante piccole ruffianerie per convincere chi c’era sopra di stare guidando un pezzo di storia.
Ho pensato che in fondo è un poco quello che facciamo noi poggiando il culo sui “vecchi” V-Twin di Milwaukee. Cavalchiamo la storia no?
Credo che la moda del vintage porti dentro una motivazione più profonda che quella di soddisfare un semplice gusto estetico, è il tentativo di permettere a persone “qualunque” di fare propri valori e traguardi che non sono stati in grado di raggiungere nella realtà , perché nati troppo tardi oppure perché incapaci di meritarseli.
Ma quello che rendeva fantastiche e sognabili quelle Icone era proprio la difficoltà di poterle avere, la loro contestualizzazione in un determinato periodo storico e sociale . Estrapolati da tutto ciò quegli oggetti , le linee da loro suggerite non sono altro che segni banali , plastiche e lamiere che non dicono nulla di più di “nulla”.
L’elenco è lungo tanto quanto la fantasia dei designers, degli stilisti , dei D&G dei poveri , pensate alla vecchia Vespa e alla nuova , alla Mini e a quel coso a 4 ruote che gira in mano a fighetti e giovani rampanti e potrei continuare con appunto la vecchia V7 sport, oppure la Bonnie d’antan rispetto alla nuova ,e poi …., bhe la lista sarebbe troppo lunga , certo ci sono anche i nostri “ferri” in tutto ciò , anzi per qualcuno potrebbero essere la massima espressione di questo ammiccare ruffiano a ciò che altri erano e noi saremmo voluti essere, senza la fatica di avere il culo a 10 cm dall’asfalto come nella vecchia mini , oppure senza la difficoltà di guidare con il motore dissassato a destra come nella vespa, senza avere le rotture di coglioni di un vecchio shovel .
Penso invece che guidare un softail springer oppure uno street bob o un dyna non ha nulla di vintage, chi sceglie queste moto può sceglierle per il rumore per il “torque” che prende le budella e te le gira ogni volta che fai battere in testa i cilindri, per il piacere di stare seduto raso terra, per la linea , insomma per cose che non c’entrano nulla con il far vedere, con il dimostrare .
Il patologico viene fuori quando si tenta di trasformarle in statue di moto che non esistono più , selle con le molle su moto con iniezione, borse con le frange su moto raffreddate a liquido , accensioni a pedale su moto con compressioni da camion.
Oggi guardavo Esmeralda , bella è bella, mi piace la linea mi piace la forma il rumore, ma è solo una bellissima moto . Non vuole essere nient altro , non vuole essere una leggenda, non vuole diventare una duoglide, vuole portarmi in giro , vuole fare il suo semplice lavoro di farmi godere la strada. Io amo le vecchie moto , i vecchi giradischi, i vecchi motoscafi, le vecchie lampade, i vecchi divani in pelle,i vecchi giubbotti , le vecchie auto , adoro i vecchi libri , i vecchi elettrodomestici , le cucine economiche, adoro tutto ciò che ha una storia, tutto quello che mi riporta a un periodo in cui per aprire una scatola di fagioli non avevo bisogno di leggere le istruzioni o chiamare un ingegnere. Adoro queste cose, ma non amo camuffare quelle attuali per farcele assomigliare.
E quando vedo gente che con l’occhio languido parla di vintage su una Cross Bones my 2008, bhe penso che passerò ad una Ducati .

giovedì 18 settembre 2008

_Il timone


un atto di amore o di coraggio
non ha bisogno di testimoni
per esser tale

ma quanto male fa essere soli
dietro la ruota di un timone

l’onda avanza e oscura le stelle
e scrive di paura
sul pur vecchio marinaio

mercoledì 17 settembre 2008

_Simbiosi

una fonte mormorante
senza il ruscello
altro non è che una nuda pietra
ben presto opaca


lunedì 15 settembre 2008

_W.e

un brutto fine settimana
malumore e malessere a fare a pugni sul tuo letto
una bocca da fogna
su un corpo avariato

dentro dolore
e fuori pioggia
a condire di noia il gocciolio delle ore
tempo lento per pensare
ore per sognare cullato dai sedativi

i sogni sfioriscono all’alba
ma ne arrivano altri
forse più belli
sicuramente più soli

giovedì 11 settembre 2008

_Alba

Sei sempre convinto di stare vivendo l’attimo estremo
Il punto di non ritorno ,il crinale della tua vita
da cui nulla sarà più lo stesso
e invece la vita scorre
e vince

le emozioni dimenticate
vengono a galla
come bolle di gas

un filo di rumore lungo una statale
una striscia di fari che cuce il chiarore dell’alba
appeso al dragbar
le orecchie piene della voce di Cash

il giubbotto di pelle riempito di vento e di sogni
ti ritrovi a sorridere sotto un vecchio casco
su una moto rumorosa che pian piano si sta facendo amare

quello che è stato non sarà mai più
ma la vita è
meravigliosa


mercoledì 10 settembre 2008

_Glugluglu

fiocchi di tristezza
silenziosi imbiancano l’anima
nel freddo gelido del mare
è più semplice affondare
che nuotare


martedì 9 settembre 2008

_I believe.....


Non credo che ci sia più via d’uscita.
Non credo che politica , potere lobbystico , potere mediatico , siano disponibili a fare passi indietro.
Non credo che chi gestisce i destini di questa società , abbia a cuore questa società.
Non credo che chi cura gli interessi di pochi , decida di cambiare e di appoggiare i diritti dei tanti.
Non credo .

Ma nonostante tutto non mi arrendo .
Ma nonostante tutto bisogna trovare la forza di reagire.
Ma nonostante tutto bisogna credere….

E io credo …
Credo che , ogni tanto una pizza e una birra ti rimettono al mondo
Credo che , in fondo , la gente mi piace .
Credo che , una giornata di sole dopo un temporale , sia la cosa più bella
Credo che , abbracciare chi ami prima di dormire e al risveglio , sia meraviglioso.
Credo che , quattro amici , insieme , a parlar di niente , comunque serva.
Credo che , se smettiamo di sentirci inferiori agli altri , tutti , improvvisamente varranno di più.
Credo che , correre all’alba in solitudine , serva a lasciarsi dietro i problemi
Credo che , un bel film alla televisione , sia lo spettacolo migliore da vedere sul divano
Credo che , un buon cd in auto , accorcia le code in autostrada.
Credo che , solo se hai sofferto , comprendi la gioia
Credo che , siamo tutti necessari , buoni e cattivi
Credo però che , dovremmo essere più buoni.
Credo che l’ipocrisia sia il male peggiore.
Credo che , se guardo avanti , non vedo niente di buono , ma per questo non rinuncio a guardare
Credo che se finisci qualcosa ne puoi iniziare un’altra.
Credo che se fallisci , parti dai tuoi fallimenti.
Credo che i soldi siano importanti , ma non per esserne schiavi
Credo che a forza di farci comprare oggetti inutili , diventiamo schiavi di questi oggetti.
Credo che , la boxe di Cassius Clay , sia stato il massimo.
Credo che la doccia dopo l’allenamento , lavi la stanchezza ma anche le delusioni.
Credo che , in amicizia , non ci siano soldati o comandanti.
Credo che , donare se stessi agli altri , significhi non aspettarsi niente in cambio.
Credo che , delle persone , bisogna accettare i difetti , prima che apprezzarne i pregi.

Credo che , nonostante tutto , abbiamo diritto ad una alternativa.
Credo che tutto non è perduto.
Credo che , se facciamo uno sforzo le cose possono cambiare.
Credo che , abbiamo diritto a sperare.

venerdì 5 settembre 2008

_Cartelli stradali



è l'eta'. mia moglie me lo ripete in continuazione: piu' invecchio e piu' mi inacidisco. mi da fastidio un sacco di roba che una volta tolleravo tranquillamente e sto diventando sempre piu' brontolone.
l'ultimo esempio? la meravigliosa idea nata in casa de agostini di pubblicare, a fascicoli, la raccolta dei cartelli stradali di tutto il mondo.
il primo dubbio nasce proprio da li: dal fascicolo.
capisco tutto, ma qualcuno mi spiega come si fa a scrivere un fascicolo illustrativo su un cartello stradale? un cartello stradale e', per definizione, gia' qualcosa che si spiega da se. deve servire a segnalare un pericolo, una particolare condizione della strada, un indirizzo. se serve un fascicolo per spiegarlo, allora forse c'e' qualcosa che non va nel cartello. se invece il cartello e' ben fatto, allora a che cazzo serve il fascicolo?
va be', de agostini deve pur giustificare gli 8 euro che ti chiede. quindi sorvoliamo sul fascicolo e in fondo consoliamoci pensado che ci sara' qualche povero cristo che si guadagna il pane scrivendo fascicoli esplicativi per cartelli stradali.
passiamo invece alla raccolta in se.
ora, io mi figuro questa scena.

sono le 8 di una sera di fine agosto. ti sei fatto 10mila km in sella alla tua moto sulla route 66. hai conosciuto gente, visto posti, fatto esperienze. ti sei divertito come un pazzo. ha viaggiato in quello che tutti considerano come un Paese ma che in realta' e' un continente. ti sei reso conto di come possa cambiare la cultura, la cucina, l'aria, il clima e il paesaggio, attraversando questo crogiuolo di culture che sono gli stati uniti d'america. insomma hai fatto un viaggio indimenticabile, tutto in sella alla tua moto. e adesso stai tornando verso casa. mancano pochi km alla meta. aereo per te e nave per la tua bimba. e poi dalla prossima settimana, di nuovo giacca, cravatta e ufficio. gia' ti viene il groppo alla gola a pensare a quello che ti stai lasciando alle spalle. e no, cazzo, non puo' finire cosi'. ti aggrappi a qualunque speranza di far continuare il viaggio. forse finisco la benzina prima di arrivare e perdo il volo (cazzo, ho appena fatto il pieno), magari una foratura, un guasto, qualcosa.
e poi lo vedi, che emerge in lontananza da dietro un dosso. bianco e immobile. fermo nell'aria surriscaldata, con la sua forma a scudo che ricorda un po' lo stemma della tua moto. il cartello della route 66. bianco. invitante. non c'e' in giro un cane. allora ti fermi e con un ultimo gesto da ribelle lo stacchi dal palo e lo infili nella borsa della moto prima che arrivi qualcuno.
pensi gia' alla figura che fara' nel tuo garage. e gia' ti commuovi al pensiero di tutti i ricordi che ti assaliranno ogni volta che lo rivedrai.

adesso VI PREGO spiegatemi come fa uno ad avere un'esperienza simile andando a comprare il cartello in edicola.
spiegatemi perche' si debba andare in cerca di emozioni finte? se uno deve coprire le macchie di umidita' in garage non ha piu' senso un bel poster del suo gruppo preferito? almeno magari ti ricordi dell'ultimo concerto a cui sei stato.
quando siamo diventati cosi' finti?
sara' l'eta.... ma sto diventando davvero un gran rompipalle....

_Zucchero amaro


se mangi troppo zucchero
ti prende la nausea
così
se parli troppo di ciò che sei
quello che apparirà
sarà ben diverso dal tuo pensiero

essere la conseguenza di un comportamento
non la causa
ecco cosa vorrei

giovedì 4 settembre 2008

_Shhhhhhhh

debole
dovessi descrivere la mia anima ora
direi debole

ho lasciato a terra
i miei sogni
quelli belli da ragazzino

mi sono catafratto
in un sorriso tiepido
che inganna chi vuole esserlo

non c’è tristezza sulle mie spalle
solo una solitudine
grande come un deserto

stasera fa freddo
qualcuno è passato sulla mia tomba

mercoledì 3 settembre 2008

_Falene

dove resta il confine
dell’anima?

due tavoli più in là
occhi dolci dispersi nel tempo
parole sommesse in punta di labbra
come falene intorno ai lampioni

del bel racconto
ora ho solo i sogni.

martedì 2 settembre 2008

_Calmo, devo restare calmo


grrrrrrrrrrrrrr!
sento che potrei diventare cattivo
ma di molto cattivo
ohibò io sono un biker
ergo
IO SONO GIA' CATTIVO

ok
razza di smidollati
el dia de carne
non si sposta nenache per
el chefe

per cui
la doverosa prebenda
la doviziosa cornucopia alcolica
la dovuta e (sigh) costosa
bevuta
ai miei fifty
avverrà domani
solito posto
solita ora ( ma stavolta andiamo al bowling)
e chi c'è c'è
chi non c'è
........
avrò risparmiato


_Il genetliaco

mi sono sul cazzo le persone che si autocelebrano
come quelli che scrivono le dediche a morti e nascituri

i r.i.p.,i “ci manchi fratello”i benvenuto
così come gli “eccomi”
mi danno l’orticaria
non servono a nulla
ne a chi arriva ne a chi parte

però stavolta faccio un’eccezione
mezzosecolo di vita la merita sicuro.
oggi passo la boa dei cinquanta
da ieri non è cambiato molto
per domani spero lo stesso

chi dice che l’età non conta dice una gran cagata
gli anni si vedono dalla cinta in su
e si sentono dalla cinta in giù

macchissenefrega ho ancora tanti sogni in testa
tanti amori nel cuore ,bolle di sapone che qualcun altro farà scoppiare

ho pochi amici ,non ne merito tanti
ho avuto donne non ne ricordo quante
un solo amore per mezzosecolo d’anima

sono alla deriva in questo oceano di merda.
ma da qui è tutta discesa
ne sono convinto

suerte hermanos

_Relazioni interpersonali



visto il gran parlare che si fa su queste pagine delle relazioni interpersonali, ho pensato di pubblicare alcuni brani tratti dal saggio "classificazione delle relazioni interpersonali: dalla stretta di mano al genocidio" del prof. Rolf von Rolf (in alto la copertina).
Von Rolf fu per anni una delle figure di spicco della psichiatria mondiale, fino ad ottenere nel 1977, la cattedra di Psicopatologia Comparata ad Oxford. Quello fu l'inizio del suo declino poiché a distanza di pochi anni dall'importante riconoscimento la comunità scientifica si rese conto che ad Oxford non era mai esistito un corso di laurea in Psicopatologia Comparata. Von Rolf tentò di difendersi dalle accuse di truffa sostenendo una tesi molto ardita: affermando di aver ricevuto la cattedra, lui intendeva dire che gli era stata donata una sorta di grande scrivania. Perse la causa e di lì a poco emerse anche il fatto che i suoi scritti più famosi (tra cui il testo oggetto di questo mio articolo) fossero stati scritti in realtà da un suo lontano nipote di dodici anni. All'accusa di truffa si aggiunse quindi anche il plagio.
Von Rolf, distrutto da questo rovescio di fortuna, si ritirò nella sua tenuta di famiglia in Transilvania. Mi sembrano interessanti le sue osservazioni sul mondo delle due ruote.

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[...] E quindi possiamo sostenere che una misura valida della forza relativa di ogni relazione interpersonale e di ogni umano sentire possa essere dato dal suo grado di umidità. L'umidità non va intesa in sè, essa è da prendersi come la somma di tutti i liquidi ed i fluidi che vengono scambiati e versati nel corso di detta relazione. Prendiamo ad esempio l'amore, tanto cantato da poeti ed osannato dalla moderna gioventù. Ebbene, appare innegabile che esso sia uno dei sentimenti più forti [...] che all'uomo sia concesso di sperimentare. Ed è altrettanto innegabile come l'amore comporti un grande dispendio di fluidi corporei. L'atto amoroso obbliga ad abbondanti essudazioni, soprattutto se non avete l'aria condizionata; io ce l'ho e infatti sudo molto poco, ma se non l'avessi suderei anche io copiosamente, in particolare da quando mia moglie ha comprato quel libro illustrato... come si chiama [a questo punto parte una interessante divagazione sulla stampa di genere erotico, soprattutto quella settimanale e mensile, con illustrazioni a colori, ma ritengo non sia opportuno trascriverla] [...] ed oltre al sudore l'amplesso porta a scambi di liquido seminale, saliva ed altre disgustose eiezioni che i più depravati (come Inge, cara amica d'infanzia a cui va la mia sempiterna gratitudine) ben conosceranno. L'amore è quindi senza ombra di dubbio un sentimento forte.
[...] I sentimenti e le relazioni definiti "secchi" o "asciutti" sono invece all'estremo opposto. Nessuno scambio di fluidi avviene tra colleghi di lavoro o tra semplici conoscenti o tra persone che si disprezzano. Queste relazioni saranno pertanto poco coinvolgenti, e l'eventuale perdita di contatto con uno di questi soggetti non avrà impatto sulla nostra stabilità emotiva. E' significativo come la secchezza vada sottobraccio all'indifferenza anche nel linguaggio di tutto giorni: penso ad espressioni come "ti venisse un colpo secco" o all'uso di "seccare" per intendere "annoiare, scocciare, frantumare gli zebedei". Un seccatore e' una persona che ci toglieremmo volentieri da torno e in alcune culture come quella Inuit o tra gli Uomini Rossi della foresta amazzonica, la parola "seccatore" e' usata indifferentemente anche con il significato di "consulente fiscale", "assicuratore" o "operatore di call center che fa il turno dalle 20 alle 22 quando uno e' in svacco".
[...] Ancora su un piano diverso dobbiamo misurare l'odio. Si intenda con odio non la normale antipatia che possono provare tutti, ma la cieca ed assoluta idiosincrasia che può nascere solo in pochi casi nella vita, come tra i miei genitori o tra un Nazista ed un Rabbino ultra-ortodosso. Un sentimento di questa fatta non è certo debole, ed infatti esso porta spesso ad episodi di ingiuria e di aggressione verbale, con conseguente forte sudorazione; ad inseguimenti (di solito e' il Nazista che insegue il Rabbino ma durante un esperimento condotto a TelAviv e' stato dimostrato che cinque Rabbini ben allenati possono raggiungere facilmente un Naziskin, con conseguenze poco piacevoli per il Naziskin) che portanto ache essi a sudore; a sputazzamenti vari (nel caso in cui l'inseguimento abbia successo); e, nei casi più estremi, a grandi o piccoli spargimenti di sangue (come nell'esperimento di TelAviv, rimasto famoso perché fu necessario l'intervento dei pompieri per estrarre due dei cinque Rabbini dal Naziskin).
[...]
Alcune studi fatti sul mondo motociclistico, hanno dimostrato come esso sia interamente fondanto sulle relazioni "umide" e quindi forti. I lunghi viaggi in moto comportano grandi sudate in estate e poiché il saluto più diffuso appare essere l'abbraccio (peraltro spesso accompagnato dal bacio, con relativo scambio di saliva) si può immaginare la quantità di flussi corporei in gioco. Piccole rivalità sfociano spesso in sanguinose faide e, anche tra semplici conoscenti non è infrequente il prestito di benzina od olio motore verso altri bikers in difficoltà (per meglio comprendere il significato di questo gesto consiglio l'ottimo saggio "la benzina come simbolo sessuale: studio comparato dell'amplesso nelle stazioni di servizio" di H. Dittfeld, secondo cui il prestito di benzina od olio motore equivale ad una affermazione della propria superiorità in campo sessuale). Le bevute di gruppo (evidente sublimazione dell'atto orgiastico omosessuale) sono molto frequenti ed il gergo utilizzato è infarcito di riferimenti di natura "umida". Da ciò si evince come gran parte dei frequentatori di questo ambiente siano, secondo la scala psicosessuale di Mendell, dei frocioni incalliti.

lunedì 1 settembre 2008

_Rinascita


E' bello vedere Malavidas riprendere anima dopo il letargo estivo.

Mi fa piacere ritrovare nick (e facce) familiari. Fino a oggi ero un po' preoccupato. Mi sentivo come quando arrivi ad una festa troppo presto e sei il primo invitato. Ti guardi attorno, ti dai un contegno, prendi da bere ma continui a guardare l'orologio.

Bentrovati.

Filippo

_Pioggia sbagliata


Amore
Amicizia

guardi fisso un fiore
per cercarne il profumo

gli occhi ti lacrimano
e pensi sia pioggia

stai solo usando
i sensi sbagliati