Caro babbo
È tanto tempo che non ti scrivo,
Un secolo, una vita.
Stasera sono solo e sento forte la tua mancanza
Potrei chiamarti
Ma al telefono hai sempre fretta
Quasi a temere di disturbarmi.
Non c'è' un momento in cui si può fare a meno del proprio padre
Anche per chi come me
É abituato a fingersi autonomo fin da piccolo.
Stasera sono ancora più solo del solito
Solo con i miei pensieri
Con i miei problemi
Con i fantasmi dei miei errori
E del mio passato.
Domani compro casa
È importante per me ,
É la prima casa tutta mia,
La prima che ho cercato, voluto
La prima per cui sono stato solo a scegliere.
Non la vedrai mai babbo
Non vedrai mai i paesaggi che io vedrò
Dalle sue finestre
Non potrai darmi un consiglio
Un parere
Non potrai sorridere vedendo quello che ho fatto.
Vorrei fossi fiero di me babbo
Vorrei sentirti dire che non ti ho deluso
Non sono stato un figlio facile
Per renderti fiero di me
Ti ho causato dolori e delusioni.
Sei stato il mio riferimento
Per una vita
Ti ho copiato tutto
Lo stile il modo di essere
Il modo di porti
Ma non sono mai stato capace di dirtelo.
Oggi sei piccolo e stanco
Lontano da me mezz Italia
Ho dovuto imparare a fare a meno di te
A rompere un rapporto che era stato a lungo quotidiano
Ma mi manchi babbo
Ed oggi correrei tra le tue braccia
Per sentirmi sicuro e protetto dal mondo
Vorrei dirti del mio lavoro
Di dove sono arrivato e delle paure che ogni giorno
Mi attanagliano lo stomaco
Vorrei parlarsi dei soldi
Di quanto sia duro anche per me fare fronte alle spese
Della nuova scelta di prendere questa casa
Di cosa cercavo
Delle paure per mutui e debiti
Dei miei figli
Di quanto ne sia orgoglioso
È di quanto mi rendano felice.
Vorrei dirti tante cose
Ma non lo farò
Non ne ho il coraggio
O forse non ne sono capace,
Non sono capace di disturbare la tua sera,
Scusami babbo
Ti voglio bene
Mario
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