Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




giovedì 6 gennaio 2011

_6 gennaio 2011


6 gennaio 2011
sono iniziati i saldi
lo so non fa molto biker parlarne
o forse lo fa troppo.

i saldi mi sono sempre stati sulle palle
snaturano l'essenza stessa dell'acquisto
comprare una cosa
qualunque cosa
deve seguire un ben definito rituale
è come guadagnarsela

se escludiamo i beni di prima necessità
( ma qualcuno sa ancora di cosa stiamo parlando?)
tutti gli altri acquisti suscitano una emozione
per l'evento dell'acquisto stesso.

comprare una borsa di Vouitton da un vucumprà o in un negozio monomarca
non differisce solo per l'abnorme differenza economica
ma per il significato semantico
che diamo noi alle immagini ed agli eventi
che accompagnano quell'acquisto.

oggi invece si acquista per mettersi addosso una etichetta
non conta quindi la difficoltà per averla
nè la Santa Messa che accompagna il passaggio del bene
dal precedente proprietario a noi
conta etichettarsi,
che sia vera o finta
che sia comprata o regalata
che sia presa di fretta in mezzo ad una calca uzzolente
o scelta con cura e soppesata con attenzione
non conta un cazzo

una etichetta
cerchiamo tutti solo una etichetta
ed i saldi
ci danno una mano ad ottenerla

la preistoria è davanti a noi

4 commenti:

filippo ha detto...

hai ragione, ma che ti aspetti da una società che non parla più di individui ma solo di consumatori?
imbarbarimento dei costumi (e dei consumi).
impoverimento culturale.
gente che compra per il gusto di comprare e che appena riposti gli acquisti nei cassetti si dimentica persino di averli in casa.
a fare questi discorsi ormai ci si sente come dei vecchi brontoloni, burberi e misantropi a cui non va bene nulla.
tutti spendono, spesso più di quanto guadagnano e per cose di una futilità raggelante.
io risuolo le stesse scarpe da non so più quanti anni. non per sentirmi dire bravo, ma perché ormai sono delle compagne di vita.

OTTAVIO VINCIGUERRA ha detto...

ciao charro, un abbraccio! L'ottavio emigra ma ogni tanto torna e si ricorda (nonostante la vecchiaia) dei compagni d'avventura di un tempo, che non è nemmeno tanto remoto. eppure sembra. ti seguo sempre quando posso, e tiro boccate di aria pulita, respirando tra le tue parole. ciao, amico mio!

charro ha detto...

Ciao Ottavio ti leggo con enorme piacere,
Con te abbiamo percorso una favola che sembrava vita vera,
Ora ,da solo, percorro una vita che sembra una favola
Suerte

Ps: fati sentire

charro ha detto...

Filippo
Il nodo sta proprio qui
Tutti spendono più' di quanto si possano permettere
Ma non si ferma l'orologio del progresso.
Ho solo il dubbi che non abbiamo fatto un grande affare a diventare moderni