Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




lunedì 3 marzo 2008

_Alt


spiegazioni ci vogliono

o almeno ne sento io l'esigenza.


scrivere in forma anomina su un blog può significare due cose:


A) nessuno mi conosce quindi scrivere il mio nome non servirebbe a nulla. Un nome per chi non lo collega ad un viso e ad una storia altro non è che un rosario di letetre, nonn vale ad un cazzo se non per chi lo indossa.

B) tutti mi conoscono e quindi ho dato per assodato che potessero capire chi fossi ,magari dal mio modo di scrivere o dal mio intercalare.


Qualche tempo fa avevo detto che non avrei più pubblicato post di anonimi, ne arrivano ogni tanto e sono in genere cancelalti, sì anche in questo postaccio frequantato da quattro gatti c'è una "censura" è mia , e me ne prendo la responsabilità. Non ne ho parlato con altri non per presunzione o per senso di divinità,ma solo per noncuranza, il mondo è pieno di gente che usa malòe gli strumenti disponibili.

Never Mind


Avevo fatto ececzione in quato ultimo post , perchè mi sembrava palese chi fosse a scrivere, e poi non c'era nulla di offensivo . D'altronde la persona è intelligente e il suo giudizio può solo che far piacere.


Quello che non ho capito è il perchè del suo anonimato "temporaneo" ma ho imaprato che le "belle " menti hanno sempre dei passaggi oscuri che non a tutti è dato di capire.

Ma anche in questo caso

Never Mind.


Ma siccome è una persona che stimo molto vorrei andare oltre e dare qualche risposta, a lei , ma forse anche a qualcun altro .


Hai ragione ,cara amica, solo con l'entusiasmo non si va da nessuna parte. Ma quella sera c'era qualcosa più che entusiasmo , c'era calma e serenità, o almeno così mi è sembrato . Io odio l'entusiasmo , è come un orgasmo , breve e urgente, ti lascia addosso lo sporco e ti fa sentire vuoto appena passato. Non cerco l'entusiasmo , anche se ne apprezzo la presenza, l'entusiasmo dovrebbe essere la conseguenza di un buon ragionamento , di una sana piattaforma di lavoro .


Non so se Malavidas andrà o meno da qualche parte , a volte penso che non abbia nemmeno importanza, è stato bello parlarne , è stato "interessante" , è stato molto diverso dai soliti discorsi di biker intorno a ciccia e birra, o forse è stato uguale, bho non lo so .


So che mio padre mi diceva sempre" nessuno è nato imparato" per dire che le cose bisogna anche studiarle, senza avere troppa paura di sbagliare, e se errori ci saranno li affronteremo correggendoli mano mano .


Riguardo alle risposte, non è facile rispondere a chi non si conosce e non c'entra l'essere o meno Malhombres, e la valutazione di una serie di parole scritte da qualcuno sul web deve giocoforza

farsi forte del "valore" che la persona reale ha , o che gli viene attribuito.


Non c'è mai vis polemica, ma il pensiero sussunto da poche parole o poche frasi lapidarie, deve per forza espandersi ed ampliarsi in aree di conoscenza reale.


Ognuno deve trovare le motivazioni per intraprendere un viaggio nel profondo del suo cuore.


scusate tutti oggi sono stanco ,

molto

forse troppo






9 commenti:

Anonimo ha detto...

bella l immagine del gargoyle

in quell immagine grottesca o visto chi inutilmente siè opposto
a qualsiasi movimento che non coinvolgeva il pensiero libero

per un attimo o visto veramente come la maggior parte delle persone vede chi pensa fuori dalle righe

ti chiedo solo questo
sei sicuro di voler scendere dalla vetta del palazzo
sei sicuro che chi ti sta di fronte non ti veda come un gargoyle

non so delle volte mi sembri ingenuo

ciao
cavalier errante

Anonimo ha detto...

Sai Mario,
ci sono alcune persone, "almeno" alcune persone, alcuni di noi che tu hai fatto sognare.
Per un minuto, un momento che non si scorda, una serata intorno ad un progetto ancor più che intorno ad un tavolo.

E di questo io ti ringrazio, parlo per me non per gli altri, ma sono presuntuosamente convinta di non essere l'unica.
Quel sogno, quel progetto, dovunque vada e comunque vada, c'è grazie a te, perché tu l'hai ideato e ne hai disegnato i contorni, e intorno a quel disegno sta nascendo una possibilità.
Se tu non l'avessi fatto sarebbe ancora da inventare.

Sarebbe bello se tu ci pensassi, nei momenti in cui ti prende la smania di dichiarare che sei un loner.


Flavia

Morgy ha detto...

Essere come un Gargoyle? e perchè?

perchè osservare il mondo sottostante dall'alto e non scendere dalla vetta e vivere?

perchè costruirsi una prigione quando si ha molto da dare e da fare?

perchè vivere sempre da rifugiati quando il gong dell'ultimo round non è ancora suonato?

è giusto recuperare le forze tra un round e l'altro..... o tra un incontro e l'altro..... ma il tempo per recuperare le forze è per definizione limitato....

prima o poi si deve salire sul ring

poi sta a noi decidere se scendere di nuovo in campo, se alzarsi in piedi ovvero se gettare la spugna......

perchè non trovare un confronto con la realtà delle cose ed inseguire dunque un sogno?

Inseguire un sogno non vuol dire realizzarsi solo nel caso di conseguimento dello stesso.....

è lo sforzo che si fa giorno dopo giorno, passo dopo passo lungo un sentiero di cui conosco il tratto già attraversato ma di cui ignoro ciò che mi aspetta,

il mio immaginare la metà sarà qualcosa di dinamico, il cui valore o il cui significato potrebbe anche mutare nel tempo, troncando o allungando dunque il viaggio in funzione di esso... ed in funzione di cose ed eventi la cui esistenza oggi ignoro....

never mind.... come una formica che risale il tronco di un albero... alla ricerca della cima più alta.... molte saranno però le strade che potrà percorrere, molti i rami biforcati.... ma la meta alla fine potrebbe non essere la più alta.... ma il percorso fatto per raggiungerla potrebbe appagare o rappresentare, alla fine, la vera meta ricercata in principio

who knows? but let's try!

so chi sono e dove sono, ma posso solo immaginare chi sarò e dove sarò, perchè anche se noi siam fermi, tutto attorno a noi muterà


P.S. Flavia, condivido in pieno quello che hai scritto

Anonimo ha detto...

perchè gargoyle?
per un semplice motivo solamente trasformandomi in gargoyle potro veramente vedere la parte piu brutta di me

perche stare in vetta per il semplice motivo di sacrificio che o fatto per arrivarci
e solo allora potro tornare giu e combattere per le mie idee

come potrei capire i veri problemi
se prima non scopro il mio gargoyle
come posso sapere dove andare se prima non salgo in vetta del mio essere

questi possono esseri dei validi motivi
per poter tracciare una strada da me scelta

se dovessi rimanera sul basso del mio essere non uscirei dalle frasi fatte

un saluto

Morgy ha detto...

Questo ragionamento si basa su un presupposto che non condivido e cioè sul fatto che una persona riesca a riconoscere la vetta quando ci arriva e possa quindi decidere solo allora di tornare giù e combattare per le sue idee.

Per me la vetta invece non esiste o meglio la vedo come qualcosa che più mi ci avvicino più si allontana.... quindi devo essere pronto a mettermi in gioco in qualunque momento senza attendere il raggiungimento di uno "stato perfetto" che non potrò riconoscere e che forse mai raggiungerò

in sostanza.....

ritengo che quando si pensa di avere tutte le risposte è perchè si è smesso di porsi delle domande


Hasta la vista

Anonimo ha detto...

Enzo, tu sai quanto io ami la poesia "Itaca". E' la metafora di cosa dovrebbe essere un viaggio, di come può essere vissuta la vita. Non per forza la mèta ma il percorso. Ma non per tutti è così.


Costantino Kavafis

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi;
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Anonimo ha detto...

come sempre si mescola il sacro al profano
il tuo discorso mi puo stare bene
se vissuto sulla tua pelle

ma nel momento che vuoi parlare con gli altri devi crearti una vetta dove puoi ragionare con te stesso per poi poter dire la tua

altrimenti sara solamente chiacchera e basta
non si potra mai creare socialmente un principio se non si crea delle vette per poter combattere i nostri diritti

il famoso discorso che mai si potra raggiungere il sapere assuluto va bene personalmente ma socialmente è arma che si ritorce comtro a da piu possibilita di vittoria a chi socialmente comanda
e sa benissimo come funziona

un saluto

Morgy ha detto...

eh si Flavia.....

"Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso."

Cunan ha detto...

Metafore per raccontare la vita...?

Einstein diceva: la vita è come andare i bici: se vuoi restare in equilibrio, devi muoverti.

Esitono tante realtà.

Molte anche migliori dei sogni.

....se non estessero i pesci: riusciresti ad immaginarli ?....

Saluti

Cunan