Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 23 ottobre 2009

_Mani


Guardo le mie mani .
Piccole per essere quelle di un uomo .
Piccole , ma nervose .
Adatte , forse , ai lavori manuali per la loro flessibilità.
Mani che mi sarebbe piaciuto usare di più.
Di più per guidare un chopper .
Di più per girare il volante di un hot rod.
Di più per alzare boccali di birra in compagnia.

Ho appena terminato la collaborazione con i miei amici , per la manifestazione Rombo di Tuono 2009 , e mi sono concentrato sulle mani e su quello che possono fare e che sono in grado di creare .
Ho girato poco tra gli stands , perché ho avuto poco tempo per fare il visitatore .
Ma , al mattino presto , quando la fiera era ancora chiusa al pubblico , ho potuto fare un giro a vedere quello che , l’eccellenza del nostro universo custom , è in grado di offrire.
E ho capito l’importanza delle mani .
In tutto quello che ho visto le mani sono protagoniste . Non i computer , le macchine a controllo numerico ; ma le mani.
Mani che piegano e tagliano metallo .
Mani che modellano lastre di alluminio e tubi di acciaio .
Mani asservite alla fantasia e all’estro di idee , nate improvvisamente nel buio di un garage o sul tavolo di un pub.
Mani che disegnano su fogli sporchi di grasso usando mozziconi di matite spuntate.
Mani che schizzano linee e curve , seguendo un sogno , una idea , una intuizione.
Mani che saldano , spazzolano , pulimentano , limano e fresano.
Mani che tagliano pellami e cuoio anonimi e le fanno diventare borse e selle.
Mani che verniciano , disegnano , areografano , pinstrippano .
Incollano foglie doro e con un fissità incredibile , tirano righe diritte e precise , come se a guidarle ci fosse un pantografo.

Mi sono stupito , di ciò che possono fare le mani , davanti a marmitte , serbatoi , telai ,asserviti alla volontà di chi deve seguire un percorso stilistico nato per caso .
E tutto questo , opera delle nostre mani , che molto spesso dimentichiamo , come inutili appendici.
Noi , colletti bianchi che le mani le usano come strumento di comunicazione.
Guardo le mie mani e le vorrei più capaci .
Le vorrei forti . In grado di accarezzare il volto di una donna e in grado di stringere bulloni e dadi
Le vorrei vedere passare dal grasso di un officina al profumo di un bagnoschiuma durante la doccia.
Le vorrei in grado di fare qualcosa . Di creare qualcosa , Di riappropriarsi della loro vera essenza . Il fare .
Le vorrei mettere in condizione di vederle protagoniste giorno per giorno.
Le vorrei capaci di dare forma ai miei desideri.
Guardo le mie mani . Inutili mani.
In grado di pigiare un bottone “chiamata “ di un cellulare o di saltellare sui tasti di una keyborad collegata ad un pc con fili e cavi più simili a flebo che a contatti.
Guardo le mie mani e gli chiedo aiuto .
Gli chiedo la possibilità di essere forti , senza essere grandi.
Gli chiedo la capacità di stringere mani e di chiudere abbracci ogni giorno di più.
Gli chiedo la disponibilità a cambiare , come voglio cambiare io .
Le mie mani , forse domani , vivranno nuova vita se io avrò il coraggio di viverla insieme a loro.

1 commento:

Ghost ha detto...

Sono fiero e contento di aver stretto forte le tue mani, Luigi.
Ma ricorda, le mani nulla possono senza l'illuminazione della mente che le controlla e le indirizza.
Vinicio.