Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




domenica 28 luglio 2013

_Padre

Ciao Papa'
Ti vedo ormai ogni troppo tempo
Arrivo
Un bacio
Un caffè fatto da te
Con la moka vecchia quasi quanto te,
Poi via daccapo verso la mia vita
E dietro le mie spalle
I tuoi dolci occhi azzurri
Languidi di lacrime e di nostalgia

100 anni papa'
Hai tutto il diritto di smettere di essere
Il mio punto di riferimento
Hai tutto il diritto di pensare ai tuoi acciacchi
Pochi per fortuna,
Alle tue figlie che ,loro si ti stanno vicine,
Hai tutto il diritto
Di riposarti.

Seduto sul letto sei piccolo come un bambino
Le ossa ti segnano la pelle
Il tuo corpo vuoto di muscoli
Ha la trasparenza di un sogno.
Ti guardo i piedi sono gonfi
Idropici
Forse é normale
Forse no

Mi rendo conto che conosco così poco
La tua vecchiaia
Il tuo trascorrere il tempo,
Il tuo ricordare ciò che eri
Il tuo pensare
Al poco tempo che ti rimane

Allungo una mano per farti una carezza
E ti rivedo dietro il banco antico
Della tua vecchia bottega
Ti rivedo spogliarti di tutto per me
Senza dirmi nulla
Senza farmi pesare i miei errori

Ti rivedo quando seduto in poltrona
Ti caricavi del compito di essere
La mia coscienza e la mia enciclopedia
,
Ed io le orecchie chiuse
Come ogni figlio che si rispetti
Ed oggi che vorrei tanto ascoltare le tue parole
Quel libro é arrivato alla fine,
Ed io posso solo
Accarezzarne la rilegatura.

Un caffè Papa'
Ancora il tuo caffè, con la cremina di zucchero
E tutto il rituale di azioni
Che esegui ormai da decine di anni,
Il barattolo aperto in un certo modo
Il caffè messo nella moka con il cucchiaino,
Sempre lo stesso numero
Poi un paio di colpetti col dorso
Per assestare la montagnola
Poi il fuoco messo al minimo
il coperchio alzato
Per vedere il primo sbuffo del caffè
Mentre il profumo
Riempie la cucina.

Un ultimo caffè papa'
Ancora uno fino alla prossima volta
Chiudo il tuo volto in fondo alla mia anima
Li sei solo mio
Eterno
Leggero, dolce e ironico
Come solo tu sapevi essere.

Vorrei valere la metà di te come padre
Non ne ho la stoffa
Ma provo ogni giorno a seguire il tuo esempio

È l'unico mio che conosco per onorarti
Peccato non lo saprai mai.

Al prossimo caffè papa'




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