Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




martedì 11 dicembre 2007

_Dust in the wind


Un mulinello di vento all’angolo di quell muro .
Un mulinello di pezzi di carta , foglie secche e polvere in balia del vento.

Osservo quel mulinello . Impotenti foglie secche , particelle di vita , arrese alla forza che le sovrasta.
Osservo la rassegnazione con la quale affrontano il loro destino.

Il vento è tagliente in questa mattina d’inverno . Il sole non riesce a scalfire la patina di freddo gelato che copre ogni cosa. Copre tutto e tutti.
La limpidezza del cielo è quasi imbarazzante in questo viaggiare a testa bassa.
Il cielo di un azzurro vivace è spettacolo ignorato . Spettacolo di luce sprecato verso spettatori che camminano a testa bassa , la testa nelle spalle , le mani in tasca .

Una domenica d’inverno . Come tante . Come ce ne sono state molte. Una di quelle domeniche che precedono il Natale. Una di quelle domenica dove devi , per forza fare qualcosa.

Cammino . Lento . Rivolto verso il sole . Anacronistici occhiali da sole a scrutare in alto . Sfidando il vento.
Cammino e osservo questo agitarsi di folla e di mezzi.
Auto , persone tutti in turbinio frenetico.
Provo a levare l’audio . Provo a tapparmi le orecchi per non sentire il rumore di sottofondo , Sottofondo di voci , di grida , di clacson , di motori che sbuffano fumo bianco , di suoni.

Provo a levare l’audio e tutto assume una dimensione diversa. Ovattato nella mia oasi di silenzio tutto appare ridicolo , anomalo.
Le persone che incrocio muovono le labbra , ma non parlano , non dicono niente . Sono figure senza dimensione , senza anima , senza significato.

Tutto perde di significato.
Tutti in un agitarsi frenetico . Girare in tondo . Rincorrersi . Come foglie secche nel vento.

Sono tutti in un gigantesco mulinello che li fa girare il tondo senza una meta precisa. Attori diligenti di una austera regia .
Siamo così. Polvere nel vento. Coinvolti in qualcosa a cui non ci possiamo ribellare .
Spinti da qualcosa più forte e più grande di noi. Che ci sovrasta . Che ci condiziona . Che condiziona le nostre scelte.

Siamo obbligati a seguire la corrente . Quella del vento . Senza possibilità di ribellione.

Siamo polvere nel vento . Nel vento prigioniera.
Siamo polvere nel vento . In attesa che il vento si calmi. Per fermarsi un attimo . Per riflettere. Per capire dove siamo finiti.

Riaccendo l’audio e mi ritrovo nella vita reale. Le voci e i rumori mi ridanno un senso .
Questo film riprende una sua reale dimensione.

Cammino nel vento tagliente e volutamente mi ritrovo a camminare sul bordo della strada. Dove l’asfalto finisce e una striscia sottile di terra ne prende il posto.
Cammino volutamente sulla terra . Calcando il passo . Spingendo con i piedi.
Questa mia irresponsabile volontà di lasciare un’orma nella terra . Questa presunzione che rimanga un passaggio di me .
Illusione forse vana. Il vento insensibile , si affretta a cancellare quanto di forza avevo impresso. Cancella il mio passaggio con la polvere nel vento.
Mi giro indietro sorrido . Del mio passaggio nessuna traccia…..ma per questo perché dovrei perdere la speranza ?

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