Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 24 ottobre 2008

_Easy Rider



l'altra sera ero solo in casa e la tv proponeva i soliti programmi demenziali, quindi, senza manco pensarci, ho acceso il lettore e messo dentro il dvd di easy rider.

non so quante volte ho (ri)visto il film. tante. eppure ogni volta mi piace.

non ho voglia di stare a lambiccarmi troppo il cervello sul perche' mi piaccia. mi piacciono le moto, i paesaggi, la colonna sonora, i dialoghi un po' allucinati e sconclusionati.

e mi piace il messaggio.

anche se in un certo senso ogni volta mi fa male, quando sento george hanson (jack nicholson) ripetere che una cosa e' parlare di liberta' ma essere veramente liberi e' diverso.

se guardo attorno a me vedo segnali preoccupanti: casa, mutuo, macchina (per fortuna non mia), rate, ufficio... sono tutte gabbie in cui mi rinchiudo ogni giorno.

non sono libero. non nel senso proposto dal film, per lo meno.

non posso montare in sella e partire per andare chissa' dove e arrivare chissa' quando.

occupo una casellina piccola piccola in un mondo grande grande, ma se mi sposto altre caselline rischiano di andare fuori posto, come in un micro-domino. e allora me ne sto fermo e incasellato.

pero' la cosa non mi pesa, lo faccio perche' so che e' cosi' che deve essere ed e' cosi' che funziona in qualsiasi societa', umana o animale. ognuno ha un posto. ognuno deve avere un compito.

e sono felice cosi', anche della mia mancanza di liberta'. sara' grave?

forse no.

perche' in fondo se ci pensi il caro george una cazzata l'ha detta. wyatt e billy secondo me non rappresentano la liberta', rappresentano l'anarchia. loro sono fuori dal mondo.

questa e' liberta'? secondo me no. e' semplice rifiuto delle regole.

per essere libero alcune leggi e regole le devi accettare, quanto meno quelle che servono a proteggere la liberta' degli altri.

chissa', forse parlo cosi' perche' non sono libero e cerco di dare un senso a questa mia schiavitu', di razionalizzarla. mah... quante menate.

resta comunque il fatto che e' un bel film. e che mi fa sempre venire una gran voglia di fare un giro in moto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non l'ho ancora mai visto
per timore degli effetti collaterali
come nell'acceleratore di particelle
potrebbero prodursi degli eventi incontrollabili............

Ci vuole padronanza



coolbag

shovel pazzo ha detto...

E' vero Filippo .
La vera libertà , forse , è quella di rimanere UNICI all'interno delle regole della società civile.
Regole non sempre giuste. Non sempre accettate , ma rispettate.
L'uomo libero , secondo me , è quello in cui si riconosce l'individualità , la personalità, la capcità di mettersi in discussione.
Nella capacità di fare scelte e assumersene le responsabilità.

Poi , in fondo , concordo con te che ogni tanto un bel run in moto fa proprio bene..