Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 19 settembre 2008

_Vintagemania

Ok , come al solito si parla tanto del proprio ombelico ,si discute in punta di fioretto , si dice e non dice, si parla per aforismi e sillogi, bene bene bene.
Allora siccome è inutile discutere su scettri di comando su ruote di timone e roba similare , ed è inutile perché finche si guarda il serbatoio la moto non cammina.
Cambio marcia e parlo d’altro , senza minimalismi poetici , senza giri di verbali e mezze verità nascoste nelle parole.
Pensavo qualche giorno fa al grande ritorno dello stile retrò, all’affermarsi del vintage in tutto ciò che ci interessa e circonda. Elettro domestici , vestiti , auto e last but not least moto .
Ho incrociato ieri una Guzzi V7 nuova, stesso serbatoio di quella che mi faceva impazzire a vent’anni, stessa architettura di motore, e tante piccole ruffianerie per convincere chi c’era sopra di stare guidando un pezzo di storia.
Ho pensato che in fondo è un poco quello che facciamo noi poggiando il culo sui “vecchi” V-Twin di Milwaukee. Cavalchiamo la storia no?
Credo che la moda del vintage porti dentro una motivazione più profonda che quella di soddisfare un semplice gusto estetico, è il tentativo di permettere a persone “qualunque” di fare propri valori e traguardi che non sono stati in grado di raggiungere nella realtà , perché nati troppo tardi oppure perché incapaci di meritarseli.
Ma quello che rendeva fantastiche e sognabili quelle Icone era proprio la difficoltà di poterle avere, la loro contestualizzazione in un determinato periodo storico e sociale . Estrapolati da tutto ciò quegli oggetti , le linee da loro suggerite non sono altro che segni banali , plastiche e lamiere che non dicono nulla di più di “nulla”.
L’elenco è lungo tanto quanto la fantasia dei designers, degli stilisti , dei D&G dei poveri , pensate alla vecchia Vespa e alla nuova , alla Mini e a quel coso a 4 ruote che gira in mano a fighetti e giovani rampanti e potrei continuare con appunto la vecchia V7 sport, oppure la Bonnie d’antan rispetto alla nuova ,e poi …., bhe la lista sarebbe troppo lunga , certo ci sono anche i nostri “ferri” in tutto ciò , anzi per qualcuno potrebbero essere la massima espressione di questo ammiccare ruffiano a ciò che altri erano e noi saremmo voluti essere, senza la fatica di avere il culo a 10 cm dall’asfalto come nella vecchia mini , oppure senza la difficoltà di guidare con il motore dissassato a destra come nella vespa, senza avere le rotture di coglioni di un vecchio shovel .
Penso invece che guidare un softail springer oppure uno street bob o un dyna non ha nulla di vintage, chi sceglie queste moto può sceglierle per il rumore per il “torque” che prende le budella e te le gira ogni volta che fai battere in testa i cilindri, per il piacere di stare seduto raso terra, per la linea , insomma per cose che non c’entrano nulla con il far vedere, con il dimostrare .
Il patologico viene fuori quando si tenta di trasformarle in statue di moto che non esistono più , selle con le molle su moto con iniezione, borse con le frange su moto raffreddate a liquido , accensioni a pedale su moto con compressioni da camion.
Oggi guardavo Esmeralda , bella è bella, mi piace la linea mi piace la forma il rumore, ma è solo una bellissima moto . Non vuole essere nient altro , non vuole essere una leggenda, non vuole diventare una duoglide, vuole portarmi in giro , vuole fare il suo semplice lavoro di farmi godere la strada. Io amo le vecchie moto , i vecchi giradischi, i vecchi motoscafi, le vecchie lampade, i vecchi divani in pelle,i vecchi giubbotti , le vecchie auto , adoro i vecchi libri , i vecchi elettrodomestici , le cucine economiche, adoro tutto ciò che ha una storia, tutto quello che mi riporta a un periodo in cui per aprire una scatola di fagioli non avevo bisogno di leggere le istruzioni o chiamare un ingegnere. Adoro queste cose, ma non amo camuffare quelle attuali per farcele assomigliare.
E quando vedo gente che con l’occhio languido parla di vintage su una Cross Bones my 2008, bhe penso che passerò ad una Ducati .

3 commenti:

filippo ha detto...

sacrosanto.
le imitazioni sono decisamente squallide. e lo dice uno che ha la moto piu' finto-vecchia di tutto l'emisfero boreale.
con la forcella springer e il freno a disco. con i fishtail stile "ho visto easy rider un casino di volte quindi sono un vero biker" e le manopole in stile anni 50.

fasulla, la mia aquilante.

pero' che bella. non la cambierei con nessuna.

Cunan ha detto...

...una Ducati?
Si, proprio una Ducati.

Se la motocicletta è un ferro davvero, che importa il suo nome?
Come frena o come si accende?
Purchè lo faccia a dovere.

E' un cavallo? O è un buon cavallo o non è un affatto buon cavallo.

Se anche, invece, ami la meccanica, e godi solo del sapere cosa accade nel motore quando dai gas. Se ti piace sentire ad orecchio i dischi che si saffreddano, o.... il motore.
Se ti accorgi della differenza da pneumatico a pneumatico,...ancora: Che importa queste cose come si chiamano?

La verità è che la moto è un emozione,...un sogno.
O dovrebbe esserlo.

E le emozioni hanno ciascuna un mome, e non un altro.

Purchè sia un' emozione onesta, non la fotocopia dell' emozione di qualcun altro.

Possiamo anche dircelo, amici, che, prima di comprare ferro,gomma, plastica, fibra di carbonio ecc. abbiamo comprato il sogno più simile al nostro,trovato nella vetrina di qualcun' altro.

Di qualcuno che i sogni li vende per mestiere.

Solo dopo, solo se il tuo cuore lo porti fuori con la oramai "Tua" moto, invece di dimeticarlo nel negozio vicino al Brand e al contante, quella moto diventerà il Tuo sogno.

Allora, da lì in avanti, chiamala pure come vuoi..., perchè davvero, non cambierà nulla.

Lei sarà sempre lei.

Saluti.

Cunan

Stp999 ha detto...

Ciao Charro

Sono nato nel 1979. Un po tardi per certi eventi.
Ma ho avuto la fortuna di giudare fin da piccolo un vecchio Benelli Fireball del 1969, che mio nonno pacheggiava vicino ad un altrettanto vecchio Mondial, in un vecchio granaio. La penso pressochè come te su tutta qesta storia del vintage. Il nuovo v7 l'ho guidato ed è un vero giocatolo. Nulla a che vedere con le vecchie Guzzi. Ma è stato comunque piacevole farci un giro. Ovviamente siamo figli del nostro tempo ed il mercato ci invade di repliche. Io aspetto che passa anche questa. Perchè il mercato è anche una marea che prima o poi si ritira. E lascia sulla spiaggia i pezzi da 90. Quelli che sono, erano e saranno se stessi.

E magari torneremo a smontare ed elaborare vecchi motori di vespa pagati 2 soldi, e non mille euro perchè qualche stronzo industriale ha deciso che deve andare così.
Lamps