Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




giovedì 18 settembre 2008

_Il timone


un atto di amore o di coraggio
non ha bisogno di testimoni
per esser tale

ma quanto male fa essere soli
dietro la ruota di un timone

l’onda avanza e oscura le stelle
e scrive di paura
sul pur vecchio marinaio

5 commenti:

shovel pazzo ha detto...

Si è sempre soli in questo mondo.
Ci sono solo due momenti , in cui abbiamo gente intorno.
Il giorno in cui si nasce .
Il giorno in cui si muore.

Quello che c'è in mezzo è sempre una navigazione in solitaria .
Dietro un timone , a gurdare l'orizzonte , a cercare una costa.

Il capitano , nelle sue decisioni è sempre solo , ed è l'ultimo ad abbandonare la nave quando affonda.

La consapevolezza di ciò , nella sua amara realtà , fa comunque assaporare il sapore del vento e del mare.
E se per navigare bisogna essere soli.....bè non è un grosso sacrificio in fondo.....

Anonimo ha detto...

Gigi, Charro,
non riesco a condividere il vostro pensiero.

Nei momenti importanti della vostra vita sicuramente qualcuno vi è stato vicino, non posso credere che non sia così. E le vostre parole sono anche un poco ingiuste nei confronti di queste persone.

Se invece siete davvero sempre stati soli........ beh, forse questo merita una riflessione diversa.

Flavia

Anonimo ha detto...

strano ma sono daccordo con Africa

ciao Mario ricordati sono sempre scelte nostre

shovel pazzo ha detto...

E' ovvio che è una estremizzazione.
Sono d'accordo che , tutti , in tantissime occasioni , abbiamo avuto persone che ci sono state vicino.

Ma è anche vero che , in alcune decisioni , almeno per me , si è sempre soli.

Decidere di prendere una rotta , piuttosto che un'altra , è un libero arbitrio comunque affettuato in solitudine.

Nelle conseguenze di questa scelta , ci sono appoggi , non nei motivi.

Comunque tutto questo per dire che , su una nave come nella vita , chi è al timone è responsabile di se , delle sue scelte e degli altri .

Che , poi il tuo equipaggio ti segua o ti abbandoni è comnque in preventivo e in nessuno dei due casi ci si aspetta di più.

Nel bene o nel male decidere è un atto di libertà e la libertà si paga con la solitudine.

Anonimo ha detto...

Sono ormai molti anni che mi trovo a dover governare il timone.
Ed ho oramai imparato quale sia la differenza tra autorità e autorevolezza.
Ed oggi, anche tra colore che dalla mia nave sono dovuti scendere o da coloro a cui ho dovuto governare la nave perché senza "capitano", continuo a ricevere messaggi di stima ed ammirazione.
Ma forse questo dipende solamente dal fatto che nella mia "ciurma" ci solo solo uomini di valore.