Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 12 ottobre 2007

_L'urlo



L’urlo è la didascalia di tutto il nostro tempo,
urlano i giornali e le tv
per contentare la sete di mostri del pubblico
urlano i politici
vomitando orrido su ciò che è diverso da loro
urlano gli intrattenitori in radio e dagli schermi
inanellando volgarità già viste,
in un granguignol di cui ride solo chi ne partecipa lo schifo ,
urla chi si veste coperto di spille
come le squame di un coccodrillo
urla chi sulla grande rete
si spaccia per ciò che non è
tranquillo in un anonimato che lo rende
più vuoto di un fantasma.

Urla
Urla
Tutto il mondo urla

Ma il mondo è solo l’espressione di se stesso
L’espressione di noi che lo
realizziamo ogni istante con la nostra vita
e i nostri comportamenti .

Ed allora siamo noi che urliamo
siamo noi che violentiamo ciò che ci circonda
violentati a nostra volta da ciò che ci circonda ,
un leviatano che ormai ha vita propria.

E più si urla e più ci facciamo urlo noi stessi
costretti ad una corsa verso il vuoto,
nel vuoto
come lemmings impazziti.

Allora abbasso la voce, e mi dico:- parla piano -,
scelgo le strade meno trafficate da far vibrare con il mio motore
rifuggo i bar con tanta gente e calici levati ,e scendo in osterie con pane e salame,
smetto di scrivere proclami
e mi contento di vecchi tazebao
mi tolgo il nero ormai divisa di ciò che non si riconosce
e riscopro colori cui non attribuisco altro che l’appartenenza
ad uno spettro cromatico .

Poca gente leggerà queste parole,
macchissenefrega .
la gente si dovrebbe pesare e non contare,
se per avere compagnia dovrò mettermi a urlare
allora resterò solo


che tanto la mia moto ha solo un posto
e niente regole per viaggiare in gruppo




4 commenti:

Anonimo ha detto...

chissenefrega se nessuno mi ascolta
importante è che io ascolto quello che dico
e che riasca a viverlo

perche la mia esperienza mi dice
come anche te scrivi
è nelle strade secondarie e solitarie che si trova persone che si fermano ad parlare e ascoltare senza essere prigionieri
di qualsiasi etichetta

sono felice per te
perche i tuoi pensieri sono liberi

ciao

AlbertoSpringer ha detto...

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!

M'hai fatto venir voglia di urlare! ahahha ;-)

E' da un po' che ho smesso di urlare nella rete, tempo perso.
E pensare che come urlatore c'ho dato dentro e me ne vantavo pure ma si sà, l'esperienza aiuta a crescere.
Concordo sulle strade secondarie e meno trafficate, meno quantità di gente ma con piu' qualità (naturalmente secondo l'esperienza che sto vivendo, di sicuro la fuori ci sarà chi la vede esattamente all'opposto).

Anonimo ha detto...

Non ho più voglia di gridare.
Non serve a nulla, tanto la gente è sorda.
Vinicio.

shovel pazzo ha detto...

Urlare ui un mondo di sordi...E' questa la realtà..Come dice Vinicio.

Tutti troppo concentrati sull'intensità di ciò che si urla..
Nell'urlo si confondo le parole..
Il loro significato si perde..

Io preferisco i sussurri..
Le parole comprese...

Al diavolo la massa e la loro necessità di emergere...
Che urlino pure come un branco di gabbiani in mezzo al mare che si contengono gli scarti del pesce...

Io sono il pescatore in silenzio..