Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




mercoledì 10 ottobre 2007

_Questa è la mia moto

Questa è la mia moto…
Ce ne sono molte come lei , ma questa è la mia moto…
E’ qualcosa di più . E’ un ‘appendice . Una parte di me .Una protesi.
Una vita in simbiosi.
Non riesco a dargli un’etichetta . A dargli un valore , un’identità.

So poche cose di lei. Che fa rumore , che vibra , che mi fa dannare ogni volta che devo partire , ma non posso rinunciare.

La mia moto è una purificatrice. Una lavatrice dove lavo il mio animo bistrattato e maltrattato.
Quando sono seduto e il vento mi punge il naso , avviene dentro me un processo di mutazione , di pulizia.

Salgo in sella e dopo aver maledetto ogni calcio per avviarla , avviene come un incantesimo.
Magic alchimia di laboratori di fantasiosa memoria.
Sono seduto e partendo dalle vibrazioni alle mani è come se un frullatore prendesse tutte le mie paure , le mie delusioni , le mie amarezze e le tritasse.
Attraverso il borbottio e lo sferragliare dei pistoni , tutto il mio malessere arriva nel motore dove viene bruciato insieme a benzina ed aria.

E quello scoppio nelle teste , a volte , ho l’impressione che non sia carburante ma mi sembra di sentire le voci delle discussioni , delle litigate , il peso di una vita troppo approssimativa , che bruciano e nello scoppio si polverizzano..

Il mio corpo dalle mani e dai piedi , viene purificato in questo viaggio che poco ha di materiale .
Poco ha a che fare con Kilometri , percorsi , itinerari.
Sono passato in lavatrice e pulito .
E mentre vado e come se il vento portasse via dalla mia pelle la polvere della malinconia e tornassi a rivedere , tolta la polvere , i colori della mia natura.
I veri colori del mio essere.

E mentre vado , le marmitte , sputano via quei residui di dolore che bruciati oramai si dissolvono nel vento .

E mentre vado , mi sento leggero , pulito , fresco….

Questa è la mia moto
Ce ne sono molte come lei , ma questa è la mia moto..
Ecco perché ne ho bisogno….

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Maaaaaaa......... da dove comincio?
Ah sì, ora mi sovviene, parto con una domanda:
Ma ora "Questa E' la tua moto" ed E' anche dove dovrebbe essere?
Spero che sia così.............


Ps: questo blog è maschilista: esistono gli "Anonimi" ma non lE "AnonimE" :-)

Anonimo ha detto...

Maaaaaaa......... da dove comincio?
Ah sì, ora mi sovviene, parto con una domanda:
Ma ora "Questa E' la tua moto" ed E' anche dove dovrebbe essere?
Spero che sia così.............


Ps: questo blog è maschilista: esistono gli "Anonimi" ma non lE "AnonimE" :-)

AlbertoSpringer ha detto...

Gran bel ferro.
Da come lo descrivi sembra essere una parte della tua anima, magari lo è veramente.

Buona strada shovel

Alberto

Unknown ha detto...

Beh che dire Luigi, leggendo i tuoi articoli su Freeway ho provato ad immaginare più volte come potesse essere la moto che descrivevi con tanta passione. Devo dire che a vederla così comprendo tutto "l'amore" che provi per lei...è davvero fantastica! un pezzo di storia, libertà allo stato puro, qualcosa di difficile da descrivere con semplici parole...e poi quel verde ramarro...
Buona strada
Luca