Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




lunedì 8 ottobre 2007

_20 metri verso il cielo

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Mio figlio è andato via di casa da quasi un mese ormai ,
In effetti è a poco più di 20 metri da me ,
20 metri in verticale
20 metri più vicini al cielo
20 metri sopra la sua fantasia ,.
solo 20 metri ,pochi piani separano la sua vecchia cameretta
dal microscopico monolocale
che condivide con la sua compagna.

E ieri pomeriggio,Il resto della famiglia uscito per faccende,
io solo in casa seduto sulla vecchia poltrona di cuoio
nella penombra della sua ex-camera riflettevo su quanto vuoto lasci un figlio
nell’anima di un padre ,quando spicca il volo ,
e di quando ridicolo ti rendi a corrergli affianco,proteggendolo .
come a voler scacciare qualunque pericolo qualunque intoppo
possa intervenire nella sua vita.
Ma lui non ne ha bisogno e spesso chi ti osserva
Vede solo un povero vecchio
Che agita le braccia , nel vuoto ,
come uno spaventapasseri.

Separazione da un figlio,
La donna è già abituata a questo ,quando lo porta alla luce
Quando si separa da lui dopo nove mesi di vita condivisa .
Condivisa come io non potrò mai capire.
Ma io padre , no, non ero preparato ,
per nove mesi estraneo o poco più ho elemosinato frange di emozioni,
e dopo per tanti ,troppi , anni ho interpretato male quello
che nessuno mi ha insegnato .

E ora provo nostalgia di quel poco che ne ho goduto
E rimorso per quel tanto che ho tralasciato .
Mi bruciano le mani per le carezze che non gli ho fatto ,
mi lacrimano gli occhi per le volte che non l’ho guardato crescere.

Ma il tempo è passato ,e il Jack’s time è arrivato ,
sprofondato nella poltrona, avrei voluto chiamarlo al telefono,
ma non avrei saputo nemmeno come dirgli :ti voglio bene.
Pazienza quello che è perso è perso
E non ti laverai mai due volte nella stessa acqua.

Mi sono alzato ed affacciato alla finestra,il sole scendeva piano dietro le colline
nel cielo azzurro un uccello disegnava pigro cerchi sempre più ampi e lontani ,
mi sono accorto che stavo sorridendo
Ieri pomeriggio , lassù sul davanzale ho messo la testa sotto l’ala
e mi sono addormentato ,

Testa dura, non imparerò mai a vivere,
ma sono felice
di essere riuscito ad insegnarlo almeno .
Suerte

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il vuoto che lascia un figlio quando se ne va è incolmabile.
Solo il rapporto di affetto e stima che un padre ha saputo creare con suo figlio, potrà colmare con altre soddisfazioni quel vuoto.
Mio padre non ne è stato capace e quel vuoto si fa sentire pesante come un macigno.
Io spero di riuscire a non creare mai quel vuoto con i miei figli, spero di non fare gli errori che ha fatto mio padre con me, nella speranza di lasciare sempre l'animo colmo di amore paterno.
Quante più volte un padre è capace di gridare in faccia ai suoi figli tutto il suo amore, tanto più quel vuoto si riempirà.
Esci sul davanzale, Mario e grida forte a tuo figlio quanto lo ami.

AlbertoSpringer ha detto...

Al vuoto che lasciano i figli mi fa male solo al pensarci.
Ho una bimba di 4 anni e mezzo e fra un mese ci sarà anche il maschietto.
Spero tanto di creare un bel rapporto con loro anche se me la vedo dura guardando come si stanno evolvendo costumi ed abitudini al giorno d'oggi (figuriamoci fra una decina d'anni... aiuto!!!).
Comunque capisco bene quanto dice Gost81 e come lui cercherò di non ripetere l'errore di mio padre, troppo orgoglioso per mostrarsi affettuoso.
Il tempo vedrà.

Alberto

Anonimo ha detto...

Albertoooooo!!!!

Ho scritto Ghost18, chè è sostanzialmente diverso se non l'inverso di Gost81, mannaggia, non sono e mai sarò 81.....

Comunque, ti scuso, Vinicio.

AlbertoSpringer ha detto...

... ops.... sai com'è, la fretta nello scrivere.
non ci avevo fatto caso dell'errore, prometto che mi frusterò a sangue in mezzo alla piazza del paese... ahahhahaha

scherzo, scusa ancora dell'errore, spero non abbia generato qualche polemica.

Ciao

Alberto

shovel pazzo ha detto...

Io non ho figli .
Sono stato , forse , troppo egoista per averli.
Quando hai un figlio la tua vita è sua.
Quando hai un figlio le tue priorità passano in secondo piano.

Io non ho figli , però un pò mi dispiace…
La consapevolezza della continuità .
La consolazione , in vecchiaia , dia vere qualcuno ha cura di te.
La gioia di avere trasmesso valori e principi con la speranza che , essi , possano essere trasmessi a loro volta..

Io non ho figli , ma sono stato figlio.
Ho perso mio padre a 24 anni e mi sono accorto della sua importanza quando non c’erà più.
Mi sono accorto di quanto fosse importante solo quando non potevo più ridere con lui.
Mi sono accorto di non avergli detto tante volte ancora “ti voglio bene “

Mi dava fastidio quando mi trattava come un bambino e io a 20 anni mi sentivo già grande.
Ora sono grande e quanto vorrei sentire ancora un suo abbraccio…..

Ho 48 anni e ancora mi manca tanto…………..

charro ha detto...

never mind gigi

i figli costano tanto
in emozioni e fatica,
ma se hai voglia di spendere

l'amicizia
è un buon succedaneo

pensaci bene
un abraccio
m

shovel pazzo ha detto...

Si da spendere ho tanto , acnhe se mi hanno rubato altrettanto...
Ma non dispero...ho sempre tanto da spendere e per fortuna tanto da comprare.......