Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




venerdì 16 novembre 2007

_Ne abbiamo di strada da fare.........

Strada da fare……
Ho messo nella nostra RADIO SHOVEL , un vecchio pezzo di Nancy Sinatra “This boots are made for walking “ . questi stivali son fatti per camminare.
Ho messo questa trash track degli anni sessanta , per vari motivi : Rappresenta gli edonistici anni del rock , dei trip selvaggi ,dei run on the road , della presunta libertà.
Ma ho messo questo pezzo perché , gli ultimi avvenimenti dei giorni passati , mi hanno fatto pensare che noi , la razza umana , ne abbiamo ancora da fare tanta di strada……..!!!!

Dagli anni di quella canzone , circa 40 , ad oggi , a parte il contesto sociale e culturale , non è poi cambiato molto.
Io pensavo , mi illudevo , che la maturità dell’essere umano , il suo naturale evolversi , facesse tesoro dei suoi errori . Metabolizzasse tali errori e che prendesse , questi errori , come un punto di partenza per migliorarsi.

Invece così non è stato .
Invece così non è.

Oggi come allora , per molte cose , niente è cambiato , gli scenari non si sono evoluti .
Dopo 40 anni non abbiamo imparato niente.

Si muore come allora . Stupidamente .
Si muore sulla strada , seduti in un auto , magari mentre leggi il tuo giornale . Si muore sulla strada come Billy Bob in sella al suo chopper.
Billy Bob ucciso in nome di chi , si eleva a guardiano dei valori morali della società .
Billy Bob ucciso solo perché voleva essere libero .
Una morte forse più romantica dello stare seduto in una renault , ma sempre morte . E di fronte alla morte siamo tutti stupidamente uguali.

Si muore per niente .
Per fame , per sesso , per soldi .
Si muore e si uccide perché non sopportiamo la diversità . Non sopportiamo chi la pensa diversamente da noi.
Oggi come allora .
Oggi sono i rom , gli stranieri e la polizia
Allora erano i coloured , gli Hippy e sempre la polizia , unico denominatore comune.

Non sono un filosofo e non mi piace la retorica da bar.
Scrivo quando sono ispirato . Quando ho voglia di dire . Quando non ce la faccio più.
Scrivo perché ho paura . Perché non so dove stiamo andando . Perché non so dove sto andando.

E costruisco uno scudo , una fortezza intorno a me . Mi metto i paraocchi e mi concentro su me stesso , sulle poche cose che ho . Sulle poche persone che amo.
Chino su me stesso ….mi incammino …ne ho di strada da fare ….

5 commenti:

charro ha detto...

la delusione è maggiore
tanto più grande è l'aspettativa
in chi abbiamo di fronte

anche se questo non rende il "fatto"
nè più nè meno grave.

il fatto è sempre lo stesso
siamo noi che lo vediamo con occhi diversi
spesso stoltamente
"storti"

ciao gigi

shovel pazzo ha detto...

Ho deciso di non aspettarmi più niente .
Ho deciso di essere più selettivo . Più rigoroso , forse , più ignorante.

Il mio istinto di sopravvivenza prende il sopravvento.

Questo non significa che smetterò di sognare .
Che smetterò di sperare .
Che smetterò di illudermi.

Continuerò ad andare avanti per la mia strada . Forse con uno zaino più leggero , svuotato di cose inutile e peino solo delle cose che hanno valore.

La strada è lunga e io ho stivali buoni per camminare , tanto so , che per strada , qualche vagabondo come me lo trovo sicuro .
Qualcuno con cui condividere sogni e disagi.
Con cui dividere pane e companatico.

La strada è lunga ma io ho buoni stivali e bone gambe .

Ci sentiamo presto Mario ....

AlbertoSpringer ha detto...

Io invece me ne vado controcorrente.
Ho deciso di aspettarmi dagli altri quel che mi è dovuto (ne piu' e ne meno).
Di aspettarmi quel che meritlo perchè come io rispetto e do merito a chi se lo merita (mamma che giro di parole), è giusto che sia anche verso di me.
Fino a qualche tempo fa non mi aspettavo niente dagli altri (ringraziamenti, elogi per meriti ecc..) perchè mi ero rassegnato che tanto forse non valgo poi così tanto.
Invece no! magari poco ma quel poco voglio che sia riconosciuto, lo devo a me ed a quel bambino che da piccolo a dovuto subire un'infanzia con regole piu' grandi di lui che non gli permettevano di giocare come gli altri bambini. Ora sono grande, niente sconti a nessuno.

So che puo' sembrare arrogante come discorso e chi mi conosce faticherà ad accollarmi la paternità di questo discorso ( che tra l'altro sembra anche delirante) ma forse a cavallo di una scia emotiva che sto vivendo in questi giorni mentre aspetto la nascita del mio secondo figlio, mi aiuta ad esorcizzare quell'indiferenza che anche mio figlio si troverà a combattere.

Ciao

Alberto

shovel pazzo ha detto...

Nessuna arroganza Alberto .
Hai espresso i tuoi sentimenti e ne sono contento.
Nessuna ricriminazione per chi sottolinea le proprie qualità e le proprie esigenze.

Grazie

Anonimo ha detto...

Non lo so, non so quale sia la strada giusta da percorrere con quegli stivali.

Gli esseri umani non hanno imparato nulla,
ma non negli ultimi 40 anni,
non l'hanno imparato in tutta la loro storia.
Oggi non mi sembra diverso da quello che leggo di mille anni fa,
è però tutto più esasperato.

Io continuo ad aspettarmi qualche cosa di buono, so che c'è. Non potrei affrontare ogni giorno se non pensassi così.
Ho imparato che questo qualche cosa arriva quando non lo cerchi, arriva proprio quando non hai investito in aspettative e da chi non ti aspetti.
E spesso è nascosto dietro una maschera, perché abbiamo persino disimparato a mostrarci per quello che siamo.