Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




lunedì 5 novembre 2007

_La pecora nera


Avevo voglia di capire,avevo voglia di spiegare
a me prima che a voi .
Ho sempre amato la moto ,ci sono andato
al freddo e al caldo,in mutande o in fresco di lana,
ci sono andato e basta
ed ora non ci vado più.

Lei è lì ferma nel box, orfana di attenzioni
Ed io non riesco nemmeno a metterci una mano su
Passata la “buriana”? , superata la crisi della mezza età?
Cambiato gusti?
Avevo voglia di capire
Perché avevo scelto un vecchio shovel?Fermo una volta sì ed una ancora?
Perché dipendeva da me,riuscivo a comprenderne il funzionamento ,
a risalire le logiche meccaniche che stanno dietro
quegli scoppi asincroni,
insomma mi sembrava di avere autonomia nella mia vita.

Autonomia
Non libertà
Perché questa è un qualcosa di sociale, qualcosa che riguarda gruppi etnici,popolazioni
ed il rapporto che hanno tra di loro .
No io bramavo autonomia,quella che in questi tempi non esiste più
Altri ,non noi decidono cosa dobbiamo comprare, quanto dobbiamo pagarlo,
decidono come deve andare la nostra vita
quello che dobbiamo vedere
come dobbiamo vestire, quello che per noi è giusto e quello che è sbagliato ,
ci governano e ci insultano .
Noi non abbiamo più autonomia,senza quasi rendercene conto
seguiamo il gregge ,e ci illudiamo spesso di essere la pecora nera,quella figa.

The black sheep,
ma se tutti si vestiranno da pecora nera,
non sarà libertà davanti ai miei occhi,
ma solo un gregge scuro invece che candido.

Gregge , ma forse il paragone non è giusto ,sono parte del popolo bove
chino la testa ,curvo le spalle e cammino un passo avanti l’altro ,
aspettando di vivere domani ,mentre l’oggi è già dovere .

ecco volevo uscire da questo ingranaggio
guardare da fuori la politica, il marketing, il politically correct,
perché ero contro,
perché vedevo che anche chi faceva del contro la sua bandiera,
era più vecchio e reazionario di coloro stessi che combatteva,
il gattopardo è un animale che non rischia l’estinzione.

Allora la mia vecchia moto,
allora le serate passate insieme a lei in officina
il jack, la birra ,momenti di pensiero fatto ghisa

e poi ti accorgi che proprio lei è il tuo più grande vincolo,
perché ti lega a simboli e situazioni
che sono di maniera,
che sono vecchie.
Ti lega e vincola , perché ti costringe a sottostare
A chi o cosa
Non vorresti più,

Allora un poco la detesti
E aneli qualcosa di meno personalizzato , di meno umano ,
qualcosa che sia una banale macchina
e non una parte di te,

la detesti o forse detesti solo te stesso
perché l’hai usata male
perché le hai dato un anima
ma quell’anima era solo la tua
che cercava
un piccolo rifugio dal mondo.

Ma quel rifugio non esiste,
e forse è il caso
di salpare le gomene.

6 commenti:

shovel pazzo ha detto...

Io sono molto legato alla mia moto .
Per quello che mi da e quello che mi toglie.
Per le sensazioni che mi trasmette e per i vincoli che mi impone…

Ma è sempre una moto…
Un pezzo di ferro .
Un pezzo di ferro inanimato.
Sono solo io che faccio la differenza.
Sono io che le do vita e non il contrario.

Sono io che decido dove e quando e non lei.

Io sono molto legato alla mia moto .
Ma troppo spesso la identifico di valori esagerati.
Troppo spesso la carico di significati che non sono propri alla sua natura.

La libertà , l’essere outsider …è una cosa che ho dentro…
Indifferentemente dal fatto che abbia un Pan o che giri in vespa..

La libertà è un dono che si paga a caro prezzo…E’ un dono che si paga con la solitudine..

Io sono molto legato alla mia moto .
Ma essa non condizionerà mai la mia vita.
Continuerò ad essere un romantico sognatore anche a piedi nudi.
Continuerò a rincorrere i miei ideali dovessi farlo per chilometri..

Lei , la mia moto è solo una trasmittente per parlare con le anime di chi , come me , anela ad un mondo migliore.

Avrò sempre sogni da rincorrere e persone con cui condividere.

La moto è una trasmittente che trasmette quello che ho dentro , am che riceve quello che hanno dentro gli altri...

E quando quello ceh gli altri hanno da dire non mi interessa.....Spengo la moto così come spengo una trasmittente e rimango nel silenzio migliore di mille parole ....

AlbertoSpringer ha detto...

Non so se ho capito bene il discorso di Mario (il che è probabile al 99% ahahahh) ma anche per me la moto mi ha tenuto troppo legato ad un certo mondo e modo di essere. Il mio "cambiamento" l'ho fatto quando non ho caricato la mia moto con idee, aspettative ed emozioni piu' di quanto lei potesse ritrasmettermi. Vedevo in lei il portale per un mondo libero, corretto, seminato di regole non scritte, rispetto ecc... ecc...
Poi qualcosa, o meglio, qualcuno mi ha fatto vedere la moto per quello che è... un gran bel pezzo di ferro, bella si ma senza anima. Sciocco lo so ma in quel momento ho scoperto che l'anima ce la mettevo io.
Adesso uso la mia anima in diversi campi, la musica, le auto storiche americane e sempre la mia moto. Nuovi incontri, nuova gente, diverse regole, diverse aspettative.
Tutto questo m'ha fatto bene, vivo meglio e mi sento piu' libero di prima. Forse il mio essere ha bisogno sempre di stimoli nuovi oppure è qualcos'altro ma a me funziona.

Magari sono andato fuori tema, magari no. Non me ne preoccupo, Malavidas è anche "discorsi senza senso".
Ciao Ragà

Alberto

Anonimo ha detto...

Mario i nostri sogni e desideri sono bellissimi
e non trovo giusto che
anche se quello che dici è una parabola per dire indirettamente quello che vedi
e non accetti
non cercare di addorcire la pillola per gli altri
se le cose che noi crediamo vengano usate perfutili motivi
non vuol dire che non sono vere
non condaniamo le idee ma chi le applica male
non cadiamo nella solita trappola sociale che tutto diventa moda e viene abbandonato
in culo noi dobbiamo vedere sempre quello in cui crediamo
bisogna solo aver il corraggio di dire quello che pensiamo anche a chi si vuole bene
il nostro compito è esistere anche se questo ci portera a essere soli
ricordati la figura del errante
non si puo cancellare

ciao

Anonimo ha detto...

condivido il tuo pensiero mario,ho abbandonato il mio ultimo ferro un paio di mesi fà...ormai era solo un peso e un legame a pensieri oramai distanti.

forse un giorno ne prenderò un'altra,anche se non credo,come ha detto shovel cmq "..sarà solo un pezzo di ferro,un pezzo di ferro inanimato"...e quindi forse non ne varrà la pena.

"...è facile tornare con le tante stanche pecore bianche,scusate,non mi lego a questa schiera,morrò pecora nera!"

un saluto
Memphis

Anonimo ha detto...

La tua moto e' un pezzo di ferro...ma di quello di valore....non economico ma di quello che gli diamo noi....che sia americana, che sia inglese ,italiana o giapponese.Non gli do' nessun onere...non deve dimostrare agli altri quanto io valgo..tempo fa volevo mollarla,perche' ora il sistema impone di essere per forza vintage...ma ogni tanto si cerca di resistere per far si che ALTRI come hai scritto tu NON decidano per noi..Lei non ti lega a niente, ne simboli ne stili di vita..siamo solo noi a farci condizionare da queste cose..e allora giro poco e tante volte da solo.....forse sarebbe meglio ricominciare da capo.....o come dicono i moderni e' meglio resettare...ciao sanny!

Anonimo ha detto...

Mi mettono sempre un po' a disagio questi pensieri. Mi mettono a disagio perché parlano di delusioni, di aspettative disattese, di oggetti e situazioni troppo caricati di significati che non hanno.

Le donne sono più pragmatiche da questo punto di vista. Forse la loro storia le ha plasmate, le ha rese meno dipendenti da certi meccanismi. O forse semplicemente si difendono per non rimanere troppo deluse, per non rimanerne schiacciate.

Vivono le emozioni ma non ne diventano schiave.

Perdonatemi se sembra che generalizzi, non è questo che voglio.
Mi piace leggere chi scrive
"Lei non ti lega a niente, ne simboli ne stili di vita..siamo solo noi a farci condizionare da queste cose.."

Non voglio caricare gli oggetti di significati. Non voglio essere schiava di un sistema, non quando posso farne a meno.

Liberiamo la nostra moto da quella responsabilità che lei non ha chiesto. ......