Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




martedì 4 settembre 2007

_Finisterre





Strano mondo il nostro
Strana società,
abbiamo bisogno di idoli
di icone cui piegare la nostra schiena
Santi o laici che siano
Abbiamo bisogno di personaggi che ci facciano sognare,
ed abbiamo bisogno di ucciderlidi distruggerli
godendo poi della loro caduta,
abbiamo iniziato 2000 anni fa sul Calvario
e non abbiamo ancora smesso .

Le ultime settimane giornali e televisioni
Hanno già sentenziato la “fine” del buon Valentino Rossi .
E su tutti i forum
Centinaia di pseudotecnici giù
A sputar veleno e sentenze.

Il pluriosannato ragazzo di Tavullia a sentir loro
ormai è poco più che un pensionato ,
ed anche un poco mariuolo,
e giù a spiegare a sindacare a elaborare teorie le più astruse,
per dire il perché e il percome.
E per di più sembra quasi che gli articolisti ed i lettori ,
ci godano da matti ,
e forse è proprio così
perché vedere cadere un gigante fa molto più rumore
e ci fa dimenticare quanto siamo invece piccoli
ed insignificanti noi che
tanto biaschiamo contro di lui.

Rossi è in crisi , la Yamaha è in crisi,
mi spiace per l’uomo ovviamente, meno per lo sportivo ,
chè è la dura legge delle competizioni:
c’è un ciclo per ogni campione
e non può certo durare in eterno .
Arriva il nuovo e il vecchio appende le scarpe al chiodo.

Ma questa società malata gode del mostro sbattuto in prima pagina
E ama mordere vorace chiunque si accasci un attimo
lungo la strada della vita.
E quando questo accade ci si schiera come
Squadre di ultras,ognuno ad urlare tanto forte
che perde il senso di ciò che sta dicendo,

si urla l’un contro l’altro
e nello sforzo si perde la capacità di ragionare
di valutare criticamente
l’azione in quanto tale.
Si perde la qualità di Uomini
Si diventa irrazionali come bestie in preda al parossismo.

Rimettere ogni cosa al giusto posto
Pesare uomini e parole
Per quello che valgono
E non per quello che appaiono

Io provo a fare così
E fermo qui a Finisterre,sulla punta estrema della terra ,
laddove termina la conoscenza umana ,
là dove l’animo di Ulisse si può fermare a riposare davanti all’oceano .
guardo il mondo ,
osservo gli uomini che come lemmings
corrono vedendo solo il culo di chi hanno davanti
portando sulle spalle il fiato di altri stupidi
veloci veloci
corrono verso la scogliera
giù verso il mare della barbarie.

Suerte
Charro

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che dire.... molto di quello che scrivi è (dal mio punto di vista) vero.
E per dirla tutta anch'io nel mio piccolo "ci godo" a vedere cadere i giganti, siano questi dello sport, dello spettacolo o del mondo MC.
Forse... anzi sicuramente è invidia allo stato primordiale che se ne esce cammuffata da qualcos'altro ma.... ci godo proprio ahahhah

Adesso come solito burlone che sono sto esagerando un po' ma in fondo in fondo qualcosa di vero l'ho scritto in questo scantinato polveroso. Nella realtà è piu' facile godere degli insuccessi degli altri che mettersi in prima linea sotto il fuoco del nemico che è la vita.

Qualche volta ci sono stato in prima linea, mi sono fatto male, sono retrocesso e mi sono curato.

Ora faccio il cecchino.... One Shot - One Kill.

Anonimo ha detto...

Stiamo pagando lo scotto di un periodo storico che vede l'umanità intera deviare la propria motivazione culturale.
Si sta affrancando sempre più, purtroppo, la cultura dell'apparire a discapito di quella dell'essere.
E tutte le nefandezze che si stanno verificando in quest'epoca tanto moderna quanto maledetta, ne sono la conferma.
Chi è riuscito, come Valentino, a diventare un'icona, non appena ha un momento di crisi viene denigrato sino a quando non riesce, se vi riesce, a risollevarsi, altrimenti lo si guarda crollare a terra senza nessuna pietà.
Unica alternativa per chi è arrivato al successo sembra rimanere solo quella di morire non appena si tocca l'apice.
Nella speranza che ci si renda conto che tale atteggiamento non può che portare all'estinzione, mi auguro, per il futuro del genere umano, che si ritorni a deviare il cammino verso la cultura dell'essere.

Vinicio.

|wolverine| ha detto...

In particolare riferimento agli sportivi Italiani nel nostro piccolo paese siamo davvero unici...
Prima Pantani, ora Valentino, domani chissà chi,si porta qualcuno alle stelle e poi si gioca a distruggerlo.
siamo l'unica nazione incapace di difendere i suoi campioni, anzi, proprio come dici Tu charro, sembra proprio che ci godiamo a massacrarli e a inventarci pubbliche gogne mediatiche, guarda se gli altri stati lo hanno mai fatto con gente come Indurain, Armstrong, Shumaker & c... questo atteggiamento mi sembra davvero tutto nostro,siamo davvero così invidiosi di natura? Perchè gli stranieri devono essere sempre i più bravi? Perchè l'erba del vicino è sempre più verde?
E' da una vita che sogno di vivere in un paese dove impariamo ad essere orgogliosi di noi stessi e a valorizzarci realmente per quello che valiamo invece di idolatrare sempre e obbligatoriamente qualcosa di alieno...

filippo ha detto...

Non sono completamente d'accordo con quanto detto. Guardando alla storia, ci si puo' facilmente rendere conto che la mania di denigrare e infangare i Giganti caduti e' tipica dell'uomo. Non e' quindi una moda del momento o una aberrazione della nostra societa'. Se di aberrazione si tratta, bisogna avere il coraggio di ammettere che e' molto piu' radicata di quanto sembri. E che evidentemente non e' per moda o deviazione che adesso ci comportiamo da figli di buona donna, ma per eredita' genetica.

Forse il problema non e' il periodo storico o l'eredita' culturale (come dice Ghost18) ne' un problema di mancanza di orgoglio nazionale (Wolverine). Forse il fatto e' che, come dicevano gia' i nostri progenitori, la maggior parte degli uomini sono cattivi. Per natura o per necessita'. Ma e' cosi'.

E allora finche' uno ha il potere (una volta c'era il potere militare, poi e' arrivato quello economico, poi quello politico, ora a tutti questi si e' aggiunto quello mediatico) lo temiamo, ci facciamo piccoli piccoli e lo aduliamo, sperando di raccogliere le briciole. Ma appena cade o anche solo inciampa, allora dagli all'untore!!

Senza fare discorsi politici, basta analizzare quello che e' successo nel nostro Paese nel 1945. prima tutti ai raduni del fascio, poi siamo diventati per magia un Paese di antifascisti, in cui tutti si guardavano dicendo "chi io?? ma guarda che ti sbagli, era uno che mi somigliava, figurati io a quel pelatone non lo potevo vedere....".
Esempio forse "forte" e che spero non generi una querelle politica, ma sicuramente calzante.

Non penso ci siano cure. Succede in tutti i branchi. In quelli di leoni (quando il maschio dominante diventa vecchio i giovani si fanno avanti esiliandolo o uccidendolo), in quelli di lupi, e in tanti altri.
Il maschio dominante viene cacciato od eliminato appena perde un po' del suo smalto.

In questo dimostriamo solo di essere animali e di conservare un po' dello stesso sangue di Otzi, la mummia di Similaun, vissuto 5300 anni fa sulle nostre montagne in Alto Adige.

Con buona pace del sig. Valentino Rossi, a cui comunque auguro ogni fortuna, che stimo immensamente come pilota e su cui (non conoscendolo) non mi azzardo ad esprimere pareri.

Filippo

Anonimo ha detto...

si l uomo si comporta come la natura insegna
ma la natura non insegna a difendere il piu debole
perche alcuni di noi cercano di ralizzare atteggiamenti non peoprio in linea con il codice naturale della natura
sono comportamenti che non riesco a incastrare nel mosaico naturale della vita universale
perche bene o male nel ciclo della natura tutto si puo spiegare
basta osservare e ragionare
ma nel comportamento dell uomo
non riscontro codici ben stabiliti
e varia molto
tutta questa diversita personale che la societa cerca in tutti modi di eliminarla
da dove viene e in fondo cosa è
finche non riusciremo a capirla non potremo mai realizzare o criticare a fondo qualsiasi societa
quello che voglio dire e che da secoli si costruisce sempre senza conoscere le nostre radici
con conseguenze che la storia insegna
io credo di aver capito una cosa non devo focalizzare la societa ma
l uomo
compreso me stesso
ciao