Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




martedì 25 settembre 2007

_Una strana sensazione..

Ci sono quelle giornate che ti senti pesante come un blocco di granito.
Quella strana sensazione di essere fuori posto , di essere un estraneo.
Estraneo a tutto quello che ti circonda.
Senti la gente parlare o piuttosto muover le labbra e tu non senti quello che dicono , non ti interessa quello che dicono.
Sono parole di plastica dette da facce di plastica .
Tutte uguali , tutte appartenenti alle stesse persone .
Persone in caccia frenetica , come animali notturni . In caccia di qualcosa che li faccia emergere . Che li faccia notare , che , per un attimo , offuschi la loro mediocrità.

Persone che hanno fatto della società , una foresta .
Una foresta nella quale si caccia , nella quale vivono le prede.
Una foresta cove c’è sempre un debole di cui approfittare...

E il valore non ha più valore.
L’onore non ha più onore .
Il senso non ha più senso.

Tutti troppo concentrati a prevalere .
Impossibilitati ad emergere per le proprie qualità , indaffarati e meschini nell’abbassare le qualità del prossimo.
Non vale più emergere perché si è i meglio , vale affondare chi è più debole .
In questo si diventa i migliori.

E per raggiungere questo tutto è lecito.
Tutto è concesso.Tutto è sacrificabile sull ‘altare dell’egocentrismo.

E per raggiungere questo si abusa dei sogni del prossimo.
Si abusa delle fragilità degli altri.
Ci si nasconde dietro la facciata dell’amicizia e dell’amore.

Ci sono quelle giornate che ti senti pesante come un blocco di granito.
Quella strana sensazione di essere un mezzo , una pedina , un tramite…

2 commenti:

charro ha detto...

gigi

i poeti sono tristi

forse perchè la poesia permette loro
di vedere il mondo
senza veli

e se questo è il prezzo da pagare
lo pagherò volentieri.

Fanculo al mondo
gigi

esiste sempre
un sogno per cui lottare
un amico con cui lottare

suerte

Anonimo ha detto...

Il mondo " E' " una foresta, lo è sempre stato. Una foresta dove il più forte è sempre sopravvissuto al più debole.
E per più forte non intendo il più forte fisicamente ma chi sa riconoscere ed affrontare gli attacchi subdoli e meschini di chi di lui vuole approfittare. Chi accetta i compromessi senza esserne schiacciato.

C'è sempre un perdente,
ma non è detto che sia chi non è illuminato dalle luci della ribalta.