Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




martedì 1 aprile 2008

_1° aprile

1° aprile ,Sant’Ugo

auguri a mio figlio e a mio padre
è cosa ovvia e giusta
tanto da essere banale
soprattutto se scritto su un forum o su un blog

ma la parola Ugo merita un pensiero in più da parte mia
ugo mio padre
ugo mio figlio
vengo da una terra in cui rinnovare
il nome del padre è segno di rispetto
voluto e non dovuto

entrambi sono persone che non capisco fino in fondo
le amo come non potrei mai spiegare del tutto
ma ne avverto la profonda differenza
da quello che io sono

eppure in questo sta la meraviglia
di ciò che sono
di ciò che è nel mio cuore
mio padre è stato artefice e fabbro
così come io con mio figlio
ognuno di noi ha creato una catena
con ogni anello profondamente
diverso dal contiguo

sarà per questo che se stiamo a contatto
dopo poco sono scintille e tensione
battibecchi o chiusure a riccio
non so per loro
ma per me il rapporto con mio padre o con mio figlio
è nello stesso tempo
fallimento e trionfo

fallimento perché l’avrei voluto diverso
l’avrei voluto costruire con meno errori
con meno zone d’ombra
eppure trionfo,perché quando li incontro
quando magari li vedo insieme
che scherzano tra loro
annichilendo più di settantanni di differenza anagrafica
mi rendo conto che sono due persone
stupende
e di questa meraviglia
un poco ne faccio parte anche io

ecco che il giorno del loro onomastico
per me diventa il giorno in cui
festeggio il mio “lato” migliore

Auguri

5 commenti:

Anonimo ha detto...

1° Aprile,
Auguri a tuo padre, auguri a tuo figlio. Hai avuto la fortuna di averli entrambi, per tanto tempo.

1° Aprile,
ho letto il tuo editoriale.
Il mondo è fantastico. Le albe esistevano prima di noi, i tramonti esistevano prima di noi. Quando noi non ci saremo più, loro continueranno a scandire passare delle giornate, in eterno.
E' questo che rende il mondo fantastico.
Noi non possiamo cambiarlo, possiamo solo cercare di lasciarlo un poco migliore di come lo abbiamo trovato, ma non è detto che ci riusciremo.

Flavia

filippo ha detto...

APRIL is the cruellest month, breeding
Lilacs out of the dead land, mixing
Memory and desire, stirring
Dull roots with spring rain.
Winter kept us warm, covering
Earth in forgetful snow, feeding
A little life with dried tubers.
T.S. Eliot

Cowboy Bebop ha detto...

Cavolo Filippo che supercitazione.

Aprile è il più crudele dei mesi, genera
Lillà da terra morta, confondendo
Memoria e desiderio, risvegliando
Le radici sopite con la pioggia della primavera.
L'inverno ci mantenne al caldo, ottuse
Con immemore neve la terra, nutrì
Con secchi tuberi una vita misera.

Charro stiamo diventando una sorta di "circolo pickwick" per motociclisti.

un caro saluto a tutti
Memphis

charro ha detto...

flavia che dirti ,
hai perfettamente ragione
solo la presunzione degli uomini può metetre se stessi
al centro dell'universo
siamo stati poco più che un incidente nella vita di questo pianeta.
passati noi
lui continuerà a vivere
e probabilmente pian piano
guarirà
dalle ferite che noi gli abbiamo procurato

l'unica cosa che potremo veramente
far finire e distruggere
è la nostra società

non abbiamo altro potere che su noi stesis
e a volte neanche quello

memphis e filippo
sì è vero
una piccola accademia della crusca

La questione è che non serve
addobbarsi di paramenti sacri
per essere più vicini agli Dei.

ma questo sembra che
lo pensiamo in
pochi

Anonimo ha detto...

Sì Charro lui, il pianeta, continuerà a vivere, ma non credo che noi siamo stati poco più di un incidente nella sua vita.
Io preferisco pensare che siamo la ragione per cui il pianeta esiste, per quale altro motivo altrimenti?

Flavia