Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




giovedì 17 aprile 2008

_Preghiera dell'alpino


Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai,

su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza

ci ha posto a baluardo delle nostre contrade,

noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto,

eleviamo l'animo a Te, o Signore,

che proteggi le nostre mamme, le nostre spose,

i nostri figli e fratelli lontani,

e ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.

Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,

salva noi, armati come siamo di fede e di amore.

Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta,

dall'impeto della valanga;

fa che il nostro piede posi sicuro su le creste vertiginose,

su le dritte pareti, oltre i crepacci insidiosi;

rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci

la nostra Patria, la nostra bandiera,

la nostra millenaria civilta' cristiana.

E Tu, Madre di Dio, candida piu' della neve,

Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza

e ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti.

Tu che conosci e raccogli ogni anelito e ogni speranza

di tutti gli Alpini vivi ed in armi,

Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni

alle nostre Compagnie, Cosi sia.
_________________________________

ieri ho sentito per la prima volta questa preghiera ad un funerale. non ho voglia di raccontare chi fosse il morto ne' perche' mi trovassi li. ci sono alcune cose che devono restare private.
va da se' che il morto era un alpino. classe 1920. nel '42, dopo la francia, la grecia e l'albania, fu spedito sul fronte russo. e da li miracolosamente riusci' a tornare vivo, dopo essersi guadagnato una medaglia al valore.
un ufficiale degli alpini in congedo ci ha raccontato tutte queste cose, con la voce rotta dall'emozione e versando qualche lacrima.
e io ho pensato a come noi, che ci riempiamo la bocca di parole come fratellanza, rispetto, onore, dovere, senso di appartenenza, sappiamo veramente poco di tutto questo.
una volta, mettendomi in mano un libro che parlava del mondo MC, mi e' stato detto "leggilo e capirai che cosa vuol dire appartenere ad un club e portare i colori".
l'ho letto. e non l'ho capito.
poi ho letto la biografia della persona al cui funerale sono stato ieri.


ed ho capito tanto.

10 commenti:

charro ha detto...

Filippo

mi saresti paiciuto anche su una
apecar

oggi parliamo spesso
di cose di cui visualizziamo
solo le pallide icone
delle nostre fantasie

una volta eravamo giganti
ora solo piccoli
nanetti

shovel pazzo ha detto...

E' un po come quelli che parlano d'amore e sono innamorati , più dell'idea dell'amore che della persona a cui rivolgiamo amore.

Lo stesso è per gli altri sentimenti.Ne parliamo tanto perchè non sappiamo cosa siano.
Ne parliamo tanto perchè sono sconosciuti e come tali idealizzati ed enfatizzati.

Ne parliamo tanto perchè , nel nostro io , abbiamo bisogno di provare tali sentimenti . Anche se non li conosciamo.

charro ha detto...

sì forse è vero gigi

ma ho imparato
a non paludare di abiti non loro
le persone che ritengo amiche

ho imparato che caricare di aspetattive persone
oggetti
e situazioni

predspone solo l'animo
alla delusione
e al malcontento

per quanto mi riguarda ho fatto un poco marcia indietro
non provo più a forzare le cose affinchè
vadano come io spero
aspetto sereno davanti al mare
l'onda amica
arriverà

prima o poi

Anonimo ha detto...

Filippo mi hai commossa.

Volevo scrivere tanto,
ma credo che il silenzio sia la cosa migliore.

Flavia

Anonimo ha detto...

non tutto ciò che fa male
è male
ma tutto ciò che fa bene
è bene



Non lo dice il saggio
lo dico io
accontentiamoci......

coolbag

Anonimo ha detto...

Conosco quella poesia.
Conosco quegli Alpini.
Il 25 aprile prossimo lo dedicherò a loro.
Un'altra lacrima scenderà dal mio cuore.
Un'altro sorriso illuminerà i loro volti, sicuri che molti non li dimenticheranno mai.
Ancora compassione e non più rabbia , proverò per coloro che non sanno minimamente che cosa voglia dire sacrificarsi per una bandiera.
Fratellanza, rispetto, onore, dovere, senso di appartenenza, tutti sentimenti di cui oggi molti ne hanno dimenticato il vero valore.
Grazie Filippo per avermi riempito il cuore.
Viva l'Italia, viva gli Alpini!

charro ha detto...

una strada del mio paese
è intitolata
alla Divisione Julia
chi conosce la storia degli Alpini
sa che è quella delle
centomila gavette di ghiaccio
quella della ritirata
tremenda
dalla Russia
nel gelo e nella neve.

Strana denominazione
per una strada che si affaccia
su un mare azzurro e limpido
chissà quante volte
se lo sono sognato quel mare
alcuni di quegli alpini,

uno di loro era mio zio
arrivò dalla Russia
in condizioni pietose,
mio papà llo andò a prendere a Trieste
aveva salutato la partenza di un ragazzo bellissimo
si andò a riprendere
una povera larva
nel corpo e nella mente.
morì poco dopo ,
ora riposa nel cimitero di Formia
e fissa da un afoto quel golfo
che sicuramente
tanto aveva sognato
nel freddo e nel fango.

eppure non lo abbiamo mai pensato come un eroe
mio padre i miei zii lo hanno visto sempre
come un ragazzo che aveva fatto il suo dovere.
ecco , quella generazione aveva la capcità di dare il giusto peso alle parole,
l'amor patrio,
il sacrificio
l'onore
erano valori tanto "normali" per loro
che disprezzavano chi non li aveva
piuttosto che onorare
chi ne era provvisto.

Oggi eroe è anche chi , in carcere per omicidio, non confessa i suoi complici.

eravamo giganti ora siamo solo
piccoli nani

shovel pazzo ha detto...

7° 82
Era il mio scaglione .
1 Compagnia - BCS - 4 ° corpo d'armata alpino a TRENTO.
Caserma Pizzolato.
Uno degli anni più belli della mia vita.
A giugno , prima del congedo , ho fatto 20 giorni di campo nel parco nazionale d'Abruzzo.
La sera uscivamo , in libera uscita , per Sulmona , in mimetica ,s carponi e cappello alpino.
Dalle case , ci invitavano a cena , quando chiedavamo un buon ristorante o una pizzeria.
Meraviglioso

Anonimo ha detto...

..quando il valore
era intrinseco
..e non aggiunto..


coolbag

Unknown ha detto...

ciao, mentre facevo un po' di navigazione a caso, sono entrata in questo tuo post. Posso solo ringraziarti, perchè sei la conferma di come gli Alpini siano un esempio. Grazie. Sei sul mio blog. un abbraccio, Daniela