Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




mercoledì 9 luglio 2008

_La vedo nera.......


Io non so voi “ma la vedo nera “( come disse la negra allo specchio ) !

Ogni tanto , lo so non dovrei , mi ritrovo a leggere un quotidiano e quello che leggo è sempre peggio.
Non nascondo un leggero velo di ansia , nel leggere di economia zero , di prezzi aumenti del 300 % , di nuovi poveri , di fame , di gente che ruba per mangiare.
Non sono mai stato troppo allarmista , ma ultimamente , un po’ sono preoccupato.
Forse sarà che , con la vecchiaia , i problemi , fino ora risolvibili , diventano macigni da evitare a tutti i costi.
Forse sarà che inizi a sentire di essere più debole , più indifeso , più vulnerabile e che le tue energie di reazione sono più vaghe.
Mi spavento per poco . Sono preoccupato della situazione sociale in cui vivo .
Della svalutazione in picchiata che hanno avuto valori come , l’etica , la serietà , il rigore , la moralità.
Tutto è indirizzato verso l’accumulo .
Tutte le energie sono convogliate nei progetti che confermino l’assioma “mors tua vita mea “.
La società e la quotidianità sono diventate un colosseo dove la sopravvivenza è una lotta all’ultimo sangue.
Si potrebbero interpretare questo momento e queste situazioni , come una legge della giungla dove , per rafforzare la razza , sopravvivono solo i più forti .
Ma , siccome la lotta non è una questione di forza o coraggio , ma solamente una guerra di scaltrezza , di sotterfugio , di crudeltà verso i deboli e gli indifesi , sopravvive solo chi detiene le peggio qualità , perdendo quella prerogativa di miglioramento che giustificherebbe il tutto.


Come contr’altare , abbiamo invece , un mondo soft e gaio . Un paese dei balocchi dove siamo tutti Lucignoli .
Dove comunque ogni week end devi fare kilometri di coda per andare al mare e quando arrivi , nonostante i prezzi non c’è mai un cavolo di posto.
Locali pieni e strapieni . Locali dove ogni sabato sera , la maggior parte dei nottambuli spende centinaia di euro .
Non capisci le code all’inizio dei saldi , per comprare a tutti costi qualcosa che abbia una firma . Qualcosa che faccia capire alla massa “ guarda io appartengo a questa casta “.
Fare la coda per comprare a tutti i costi qualcosa che , comunque costa il doppio del suo valore.
Ma l’illusione degli sconti acceca tutti e pur di aver timbri addosso che connotino , illusoriamente , il tuo status , ecco che le code si formano all’alba.

A allora i conti non tornano . Siamo in recessione , crescita zero , impoveriti . Io stesso che non mi ritengo uno che guadagna poco , faccio difficoltà a fare due spese lo stesso mese.
E non capisco.
Non so quale sia la vera verità.
Se la situazione è nera o sono io che non ho aperto gli occhi……!!!!!!!!!!!!!!!!!!

3 commenti:

filippo ha detto...

non penso che sia una tua percezione. secondo me e' una situazione di fatto.
ormai viviamo in una societa' schizzofrenica, in cui la gente non riesce ad arrivare a fine mese e se si rompe il frigo non ha i soldi per cambiarlo, pero' non rinuncia al telefonino di ultima generazione e per comprarlo fa i debiti con le finanziarie.
siamo troppo abituati all'equazione "spendo quindi esisto". ci hanno abituato cosi'. non tanto i nostri genitori (non tutti almeno) quanto la tv, la radio e i giornali.

mi torna in mente il grande giorgio gaber ("la mia famiglia"):

Vi ho presentato la mia famiglia
non si trucca non si imbroglia
è la più disgraziata d'Italia.
Il bel paese sorridente
dove si specula allegramente
sulle disgrazie della gente.

Come ti chiami, da dove chiami,
stiam diventando tutti scemi,
pronto, pronto, pronto stiam diventando tutti coglioni,
pronto, pronto, pronto con Berlusconi o con la RAI.

filippo ha detto...

aggiungo un titolo preso dal corriere di oggi:
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Stanno arrivando anche da noi i primi show sulle «imprese» di chi fatica duramente per vivere
Ecco i reality proletari
Taglialegna, camionisti e pescatori: la tv Usa, stanca di programmi frivoli lancia i «divi» della classe lavoratrice
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non so se questo possa portare a rispolverare qualche valore sano, come l'etica del lavoro, ma non mi dispiacerebbe se i miei figli invece di avere come modelli i calciatori e le veline prendessero d'esempio chi si fa un paiolo quadro per portare a casa lo stipendio.

KAISER ha detto...

Vabbè, una volta era il mio lavoro...lo Strategist. Poi mi sono evoluto (...) e grazie alla mia razionalità, senso della logica ed aderenza alla realtà sono riuscito a "vederci sempre bene"..in casa d'altri. Ed ho guadagnato. E tanto, anche.

Ora, che la "casa" è la mia (ed è quello che volevo..) mi rendo conto che mi sono messo in campo nel bel mezzo della terza guerra mondiale. Quella MAI dichiarata.

Bene.

In fin dei conti, alzo soldi da quando ho 12 anni...e chi mi ammazza ?

Presunzione.

Bisogna restare vivi ed a galla, ragazzi. Resta sempre meno, per sognare, in un mondo che ragiona col codice binario...e la partita iva.

Non è nera. E' nera opaca,questa realtà.