Non è un forum, non è un portale o un sito è l' embrione di un progetto editoriale, un posto dove parlare delle nostre idee, dove organizzarsi per ralizzarle, e dove condividere con altri le emozioni che queste idee ci regalano.Se tutti i forum si fregiano del titolo di Bar Virtuali, questa realtà vuole essere un brutto garage in fondo al giardino, dove c'è un ferro vecchio, quattro amici e un frigo per le birre.E si parla di moto, di viaggi, di vita.E dove finisce un argomento e ne inizia un altro non è dato saperlo, chè la notte è lunga e quando la birra sarà finita arriverà il Jack-time.




lunedì 14 luglio 2008

_Solo un accenno prima di mercoledì


Oh mamma
stanotte sognando
ho visto il bambino Gesù:
felice quel bimbo che vive
protetto da un angelo pio,
o mamma
quel bimbo son io
quell’angelo mamma sei tu

Mario 1966

parole sbiadite su un foglio ingiallito
che ieri al paese
ho trovato in una vecchia scatola da scarpe
conservata da mia madre come una reliquia
dentro
disegni
fogli scritti con calligrafia incerta
da bambino ,
foto di altri tempi
un ragazzino con ancora tanti capelli
ma tutti sistemati bene con la fila di lato
un grembiulino nero che allora si portava così
e un colletto rigido di plastica
lo ricordo ancora
duro rigido come un tubo ,
ché forse è per quello che ho imparato a tenere alta la testa.

Davanti a mia madre e mio padre
Non sono riuscito a leggere ad alta voce quella poesia,
le lacrime mi sono salite feroci agli occhi
e la gola si è chiusa a groppo
sono passati troppi anni
e troppi errori hanno sporcato il mio quaderno di viaggio,

ho pianto per quel bambino
per l’innocenza che aveva
per quello sguardo puro che si vede nelle foto ,
ho pianto per il volto rugoso di mia madre
per le mani deformate dall’artrite
che sembrano ormai zampe di una gallina
ho pianto per il corpo ormai debole di mio padre
per le sue gambe ormai fragili
come steli di un fiore,
ho pianto per la consapevolezza
di quanto poco tempo mi sia rimasto
da dedicare a loro.

Quest’anno in ferie non sono andato in spiaggia come sempre
il mare ho voluto salutarlo a modo mio dalla punta del porto di Formia,
tutti i santi giorni della mia permanenza
portando con me
mio padre e mia madre

credo siano stati sorpresi , non mi avevano mai visto
per tanto tempo, da tanto tempo.

sono stati giorni importanti per me
di nuovo il colletto rigido
di nuovo bambino
di nuovo
con i miei genitori

Il tempo è passato,
ma si è un poco scusato .

9 commenti:

filippo ha detto...

bello.
e basta.

Morgy ha detto...

ciao Mario e bentornato..... ho letto 3 volte queste tue parole... penso ai miei genitori e ai miei cari... e alle loro condizioni.... e un groppo mi sale in gola... ma perchè l'unica chiave in grado di aprire i nostri occhi è la sofferenza? senza di essa sembriamo spesso ciechi.....

un abbraccio
enzo

Cunan ha detto...

....è l' unico obiettivo della vita che mi interessa ripettare.

"essere il più possibile l'uomo che da bambino avrei voluto diventare "

il resto si che può aspettare.

Saluti

Cunan

shovel pazzo ha detto...

Che nostalgia ........

Anonimo ha detto...

ALBERTOSPRINGER:

E' sempre una forte emozione leggere i tuoi scritti Mario.
Tutti noi abbiamo un bambino che vive tutt'ora in quei tempi.
E' il nostro bagaglio culturale, è la "roccia" su cui posano le nostra fondamenta.
E' quella vocina che a volte ci fa dubitare sulle scelte da prendere, è quella vocina che ti gratifica quando nessuno lo fa piu'.
Fa bene ricordare quel bambino (dolori compresi), ci riattacca alle nostre radici quando pensiamo di averle perse.

... azzo, comincio a diventare troppo sentimentale ahahhah un abbraccio a tutti voi "bambini"

Alberto

Anonimo ha detto...

PAROLE

1+1=3

Anonimo ha detto...

Mario...io non riesco a dire nulla...
solo gli occhi lucidi e il cuore batte. Grazie per la poesia, per le tue poesie.
Mi scaldano l'anima...un abbraccio.

charro ha detto...

grazie a te
exeny

se non hai paura di sporcarti troppo le scarpe
torna presto a trovarci
mi farà piacere


un abbraccio
mario

Anonimo ha detto...

vi/ti leggo spesso charro...soprattutto quando ho voglia di calore, quando mi sento sola, quando ho voglia di ritrovare quella poesia che amo tanto.
insomma quando ho voglia di sporcarmi le scarpe ma di stare al caldo!
un abbraccio exeny